Bye bye Abruzzo! Lasciamo questa regione con un terzo, un settimo del mio amico e compagno di squadra Paolo Di Leonardo, un undicesimo di Pio Calò e tanta rabbia mista a delusione. Deluso perché questo terzo gradino del podio mi và davvero stretto. Partiamo dalla mattina quando apriamo le finestre dell’albergo e la frase che ci è venuta spontanea è stata: “Ah, che bel sole che ce!! E’ una giornata ideale per correre la più bella Gran Fondo abruzzese...”
Tanta salita, cadute, rientri e nervosismo hanno caratterizzato questa corsa che ha visto alla partenza un migliaia di ciclisti provenienti da tutta l’Italia con a capo l’Acqua e Sapone di Danilo di Duca e tanti, ma proprio tanti professionisti che sono venuti a onorare questa bella manifestazione sfruttando queste strade stupende per portare a casa un buon allenamento.
La gamba e la condizione devo dire che mi soddisfano a pieno, sento che pedalo veramente forte anche se mercoledì tutto questo non è stato sufficiente per portare a casa questa tripletta in dieci giorni (dopo la Gran Fondo di Sorrento e quella di Canosa) che in tanti si aspettavano, ma purtroppo non sono riuscito ad ottenere. La mia non vuol essere una scusa, ma l’andamento della corsa è stato in parte condizionato proprio dal comportamento dei professionisti presenti che non si sono sempre limitati a pedalare al nostro fianco e sono convinto che senza tale intervento oggi staremo qui a raccontare una gara diversa, ma va bene cosi. A qualcuno tutto cio, dovrebbe servire per far capire che se si invitano degli ospiti, questi dovrebbero farlo a 360° altrimenti sarebbe meglio non farli partire proprio.
Ora guardiamo avanti ai prossimi appuntamenti, perché la stagione è ancora lunga e tempo per portare a casa altre belle vittorie ce ne sarà.
Tommaso Elettrico
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