Roma - "I tesserati UDACE – ACSI non possono partecipare alle attività sportive aperte alla reciproca partecipazione e concordate dalla FCI e dagli Enti facenti parte della Consulta Ciclistica Nazionale. La partecipazione di tesserati FCI e degli Enti facenti parte della Consulta a gare organizzate dall’UDACE, non sono garantite dalle polizze assicurative che si applicano ad attività svolte nell’ambito delle manifestazioni della Consulta Ciclistica Nazionale". Questo quanto determinato dalla Consulta Nazionale Ciclismo durante la riunione del 28 Febbraio. Noi non esprimiamo giudizi in merito e lasciamo il lettore alla lettura dei documenti che seguono. Vogliamo soltanto sottolineare lo status dei vari comitati organizzatori di manifestazioni che, qualora quanto determinato dalla Consulta sia attuato, verranno pesantemente penalizzati senza aver l’opportunità di poter correre ai ripari e non avendo alcuna colpa in merito.
Il verbale della riunione della Consulta Nazionale Ciclismo
L'anno duemiladodici, il giorno 28 di febbraio, dietro regolare convocazione, si è riunita la Consulta Nazionale Ciclismo, presso la sede dello CSAIn, in Via Pasteur 10 a Roma per discutere e deliberare sul seguente o.d.g.
1) Situazione definitiva ACSI – UDACE
2) Aggiornamento calendario Campionati della Consulta
3) Aggiornamento calendario Arti e Mestieri
4) Varie ed eventuali
Sono presenti: Ciofini (Aics), Vignati ( ASI), D'Aprile ( CSEN ), Rosini (CSI), Rossi (Endas), Pavoni e Ciancetta ( FCI ), Milardi (Libertas), Saccoccio ( CSAIN ), Ceccaroni e Menegatti ( UISP ), Buratto ( US ACLI ).
Assente giustificato Vicini (Acsi)
Funge da segretario verbalizzante Enzo Martino
Punto 1) Situazione definitiva ACSI – UDACE
Il segretario Martino prende la parola e informa i delegati che non essendo pervenute comunicazioni da parte dell'ACSI, nei termini previsti dal verbale del 23 gennaio, e dovendo convocare la presente riunione, si è attivato con la Direzione nazionale ACSI al fine di avere elementi utili a chiarire la posizione di UDACE nell'ambito delle attività condivise tra EPS/FCI, i cui aspetti sono stati declinati nella precedente riunione dal delegato ACSI Sig. Vicini. Quindi, a seguito di ripetuti solleciti, in data 25/02/2012 è pervenuta tramite posta elettronica l'allegata lettera del Presidente ACSI dott. Antonino Viti, lettera di cui Martino ne legge il testo e ne pone copia alla visione dei delegati.
Segue il dibattito dei delegati e da cui in modo unanime emergono forti perplessità da parte di tutti, dato che quanto asserito dal Dott. Viti oltre a non dare risposta a quanto richiesto, appare in netto contrasto con la normativa CONI, evidenziando la mancanza di vincoli di subordinazione tra le due struttura, soffermandosi anche in aspetti lesivi per l'onorabilità della Consulta e dei suoi delegati.
Saccoccio pone in evidenza che gli aspetti interni ai due organismi non sono mai stati posti dalla Consulta nazionale e poco interessano alla stessa, quindi il Presidente Viti fa un raggiro di parole sottraendosi alle specifiche richieste formulatogli. Però alla stregua dei fatti non si può non far rilevare che il CONI aveva imposto a CSAIn il rispetto della normativa tramite imperativi atti, e da cui UDACE si era sottratta con la volontaria interruzione del rapporto. Normative CONI che con le dichiarazioni del presidente Viti appaiono palesemente violate.
Ceccaroni conferma che già negli anni precedenti ci si era posti seri dubbi sulla posizione di UDACE in ambito CSAIN, cosa poi appiana e garantita da CSAIn a seguito con l'intervento del Coni. Ceccaroni evidenzia che hanno diritto di riconoscimento solo le Federazioni Sportive e gli Enti di Promozione Sportiva, e che non possono sussistere adesioni di 2° livello. Pertanto è inaccettabile quanto asserito dalla lettera del Presidente ACSI che, da una parte parla di adesione dell'Udace all'ACSI e da un'altra parla di autonomia di gestione da parte di Udace.
Rosini concorda con quanto asserito da Ceccaroni e specifica che la lettera del Presidente Viti è anche offensiva nei nostri confronti, perché è proprio dalle “virgole e virgolette” che emergono le improprietà del rapporto tra i due organismi. Ricorda inoltre che l'ACSI, per voce del suo rappresentante in Consulta Nazionale Ciclismo Sig. Mario Vicini, fino a dicembre 2011 ha sempre stigmatizzato l'UDACE ed i suoi comportamenti non rispettosi del regolamento della Consulta. Sembra strano quindi che ora il Presidente Nazionale ACSI non tenga ciò in debita considerazione. Ponendo anche risalto all'aspetto singolare che vede nello stesso Ente con due concezioni contrastanti per la stessa disciplina.
Buratto concorda con quanto asserito finora, ma precisa che la cosa produce un forte imbarazzo, in quanto ormai l'attività è in pieno svolgimento e ci sono numerose gare, nelle quali gli organizzatori hanno già acquisito le iscrizioni degli atleti Udace. Forse la Consulta non è in grado di far fronte a detto problema, cosa che dovrebbe essere competenza del Coni e propone di coinvolgere anche il Coordinamento nazionale degli EPS.
Ciancetta condivide quanto espresso dai colleghi e ribadisce che bisogna operare nella direzione intransigente a tutela delle norme che ci si è dato. Dalla lettera traspare evidente che Udace è un altro organismo, con il quale non si hanno, da parte di ACSI, rapporti di subordinazione e noi non possiamo avallare questa situazione.
Pavoni evidenzia che, presumibilmente, l’adesione dell’Udace all’ACSI è stata concordata anche con il CONI, che non può non seguire la collocazione di decine di migliaia di praticanti. Ma sicuramente l’attuale modalità seguita dall’ACSI non può rappresentare una soluzione in linea con la normativa del CONI e pertanto ribadisce come attualmente l’UDACE non è un Ente da ammettere in Consulta.
Ciofini fa proprie le perplessità di Buratto e si chiede se i nostri tesserati possono prendere parte alle gare organizzate da Udace, nel rispetto delle norme assicurative. Milardi, D'Aprile e Rossi esprimono anche loro perplessità sul contenuto della lettera del Presidente ACSI e concordano che è necessario un intervento del Coni.
Vignati sottolinea che bisogna dare risposte immediate al territorio e sottolinea il grande lavoro fatto dai componenti la Consulta verso l'uniformità e l'unità di intenti; nella situazione attuale la Consulta può riconoscere solo l'attività dell'ACSI.
Tutti i componenti il tavolo della Consulta concordano sulle serie preoccupazioni per il prosieguo delle attività già programmate ed in essere sul territorio, come sulle lecite aspettative di tutti i praticanti, associati UDACE compresi. Ciò nonostante con fermezza ribadiscono che non si può derogare dal mancato rispetto delle normative e dal contraddire delle regole dell'ordinamento sportivo, pertanto tutti i delegati concordano all'unanimità per un intervento chiarificatore del CONI.
Raccolte tutte le opinioni, e constatato che con la sua lettera il Presidente dell'ACSI non ha dato risposta a quanto espressamente richiesto nella seduta del 23/01/2012 a tutela dei deliberati di Consulta e cioè: "l’assemblea di consulta richiede al Presidente nazionale ACSI di formalizzare, entro il termine di giorni quindici, l’assunzione della rappresentanza dell’UDACE in adempimento agli oneri derivanti dal ruolo ufficiale di organismo riconosciuto dal CONI e quindi garante anche delle attività delle proprie organizzazioni associate".
Gli Enti/FCI componenti la Consulta Nazionale deliberano di comunicare al dott. Viti le determinazioni assunte (allegate al presente verbale) e di renderle pubbliche tramite comunicato ufficiale. Inoltre si decide di trasmettere tutta la pratica alla Segreteria Generale del Coni, al Coordinamento degli EPS, alla Direzione Territorio e Promozione Sportiva, all'Ufficio Riconoscimento Organismi Sportivi DSA e di renderlo pubblico sul sito della Consulta.
Si determina altresì che:
- i tesserati UDACE – ACSI non possono partecipare alle attività sportive aperte alla reciproca partecipazione e concordate dalla FCI e dagli Enti facenti parte della Consulta Ciclistica Nazionale
- la partecipazione di tesserati FCI e degli Enti facenti parte della Consulta a gare organizzate dall’UDACE, non sono garantite dalle polizze assicurative che si applicano ad attività svolte nell’ambito delle manifestazioni della Consulta Ciclistica Nazionale.
Alle ore 16,50 approntati i relativi documenti ed approvati all'unanimità dai presenti si stabilisce, altresì, di i porgerli alla urgente visione anche a coloro che, per motivi di viaggio, avevano dovuto lasciare la riunione (Rossi Milardi e Buratto), con preghiera di far pervenire nelle 24 ore successive eventuali precisazioni o integrazioni.
Punti 2) e 3) Aggiornamento calendari.
Causa l'orario avanzato si acquisiscono agli atti le richieste di UISP per il Campionato Nazionale di Consulta a squadre, quella del CSI per il Campionato di Consulta di MTB, e del Campionato di Consulta della montagna a CSAIn, mentre per la sezione Arti e Mestieri, la UISP richiede il campionato su strada per i geometri; si chiede comunque di far pervenire quanto prima una documentazione scritta delle richieste suddette.
Punto 4) varie ed eventuali.
Martino presenta la richiesta dell'EPS OPES a far parte della Consulta Nazionale Ciclismo. Si rimanda la deliberazione alla prossima riunione a seguito di verifica dei requisiti assicurativi e della formalizzazione di tutti gli atti di adesione (nominativo del rappresentante e del versamento della quota per spese di funzionamento).
Si stabiliscono i dettagli per la riunione da tenere a breve termine con il Procuratore Federale Avv. Santilli Gianluca, riunione utile la codifica di una commissione mirata ad uniformare le procedure degli Organi di Giustizia e di cui nella mattinata ci si era intrattenuti per tracciare gli aspetti generali.
Alle ore 17,25 esauriti gli argomenti all'O.d.G. la seduta viene tolta.
Il Segretario Verbalizzante Enzo Martino
Allegati al suddetto verbale:
Lettera Presidente ACSI
Comunicato della Consulta
LETTERA PRESIDENTE ACSI
Ente Nazionale di Promozione Sportiva (Riconosciuto dal CONI ai sensi del D.Lgs. n.242/1999
Ente Nazionale con Finalità Assistenziali (Riconosciuto Ministero Interni decreto n.559/C5730/12000/A)
Associazione Nazionale di Promozione Sociale Iscritta al Registro Nazionale n. 45 ai sensi Legge n.383/2000 Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero
1960 – 2010 cinquanta anni di sport per tutti
DIREZIONE NAZIONALE
Il Presidente
Al Segretario della Consulta Nazionale Ciclismo Enzo Martino c/o Polisportiva Icaro Via Tormarancia,11 00147- Roma
Caro Martino,
è noto il rapporto che si è istaurato fra l’ACSI e UDACE di reciproca collaborazione per le attività sportive cicloamatoriali. Collaborazione giovane, ma alla stregua delle tante esistenti, riguarda unicamente il rapporto associativo e organizzativo senza vincoli di subordinazione, nel rispetto delle reciproche autonomie, che dovrà essere sperimentato e realizzato un giorno dopo l’altro con programmi e comuni obiettivi in favore dello sport del ciclismo.
L’Udace è un’organizzazione a tutti nota con un proprio statuto, propri organi dirigenti e con l’autonoma facoltà di organizzare, secondo le vigenti disposizioni legislative le attività previste dai propri scopi statutari. Nell’anno 2012 l’Udace ha espresso formalmente la volontà di aderire all’ACSI. Tale adesione non può avere valenza ai fini delle regole dell’ordinamento sportivo e non può attribuire titoli e/o requisiti che lo stesso ordinamento prevede a soggetti diversi, né per induzione né per esplicita concessione.
Le società sportive di ciclismo del circuito Udace si affiliano direttamente all’ACSI, secondo la modulistica predisposta dall’ACSI e con l’immissione di tutti i dati necessari nel sistema telematico on-line con espressa richiesta, per le ASD, d’iscrizione al Registro delle Società Sportive. Queste società sportive hanno una tessera ACSI integrata con cartellino che il circuito Udace richiede e con copertura Assicurativa autonoma.
Le società sportive di ciclismo dell’ACSI hanno la tessera ACSI come per gli altri sport. La procedura interna dell’ACSI, attraverso l’iscrizione telematica conferisce a queste tessere un valore assicurativo diverso, secondo le polizze contratte dall’ACSI a voi note. Pertanto due diverse polizze. Quanto alle questioni che più ci interessano, siamo a confermare l’interesse dell’ACSI e dell’UDACE di operare all’interno della Consulta con propri rappresentanti come già segnalato con lettera ufficiale, attraverso il conferimento del mandato di rappresentanza.
La partecipazione alle gare, secondo gli specifici regolamenti, in adesione anche alle norme generali della Consulta, potrà essere chiusa o aperta come avviene in tutti gli sport per specifiche esigenze associative. Segnalando che queste ultime sono talmente singolari e rare da non poter essere considerate come un problema. Quanto alle situazioni che si possono verificare, (in questa fase, per noi, di assestamento) a livello locale, e per singolo evento, rappresentano piccole patologie che sono spesso rese altisonanti, non si sa perché, anzi… lo sappiamo benissimo, da persone molto attente ai loghi, alle virgole e alle virgolette, ai volantini e perfino ai biglietti da visita, per non dire altro, che in questo periodo sono affetti da un particolare “prurito istituzionale”.
Nella lunga militanza nel mondo dello sport associazionistico ho notato che l’eccesso di formalismo è una sindrome dirigenziale, mentre la consistenza organizzativa e gli equilibri della competizione sono prerogativa degli atleti. Poi la gara s’incarica di reprimere la sindrome e valorizzare le prerogative. Tutto questo perché siamo in ambito amatoriale e associativo con uno sport a servizio di tutti. Quelle che si definiscono “chiacchiere”, come tu dici, per me tali sono giacché non ho elementi di cognizione che mi possono consentirti una risposta seria. Vi sono poi gli “untori”, quelli che usano la posta elettronica non come un sistema di cultura formativa e informativa dinamica ma come una catena di Sant’Antonio, cioè una sorta di “herpes zoster”… con conseguente negativo contagio che non costruisce nulla di buono.
In conclusione, credo che un sereno rapporto di reciprocità possa contribuire alla costruzione di un movimento di ciclismo amatoriale sempre più maturo. Lo vogliamo tutti. Non so se sono riuscito a consegnarti il senso del mio pensiero, mi ritengo disponibile, nei limiti delle mie possibilità alla soluzione dei problemi che sicuramente incontreremo sul nostro cammino dando risposta, se necessario, a nuove eventuali richieste.
Insieme ai più cordiali saluti ti giungano gli auguri di buon lavoro.
Antonino Viti
Via Montecatini, 5 00186 – Roma Tel. 06/6990498 Fax. 06/6794632
Sito Internet: www.acsi.it - E-Mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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