Sorrento - La gara ha preso il via da Sorrento alle 8.10, con circa dieci minuti di ritardo sulla tabella di marcia, ritardo che è stato pi ampiamente recuperato nel tratto in andatura controllata. Al via erano presenti circa 340 atleti, numero inferiore alle aspettative ma giustificato dal maltempo che nelle ultime settimane non ha concesso tregua su tutto il territorio nazionale, non permettendo agli atleti di prepararsi a dovere e facendoli desistere probabilmente dal partecipare.
Il maltempo ha concesso una tregua nel fine settimana sorrentino, e pur se con un cielo parzialmente coperto, si è trattato di una gara sostanzialmente asciutta. Purtroppo però il fondo stradale era bagnato, specie lungo la costiera amalfitana, e si sono registrate diverse cadute, tutte per fortuna senza conseguenze particolari, che, di fatto, hanno generato la prima, vera selezione. Tra gli atleti iscritti, oltre al testimonial Giuseppe Di Grande, da sottolineare la presenza dell'ex Campione del Mondo (1988) Maurizio Fondriest e del giornalista-ciclista di "La Repubblica", Eugenio Capodacqua. Inolte, graditi ospiti dell'organizzazione, Paolo Marrucci e Stefano Gazzarri, organizzatori rispettivamente delle Gran Fondo della Vernaccia e della "Paolo Bettini".
La manifestazione ha beneficiato dell'istanza prefettizia emanata dal Prefetto di Salerno che ha disposto la chiusura totale della Strada Statale 163 "Amalfitana" lungo tutto l'attraversamento tra i Comuni di Vietri sul Mare e Positano.
Al traguardo, così come per l'edizione dello scorso anno, il controllo Antidoping del Ministero della Salute e della Sanità, che ha testato i primi quattro atleti al traguardo. Grazie all'apposita ordinanza emanata dal Comando di Polizia Municipale di Sorrento, la sede di arrivo stata completamente chiusa al traffico, permettendo una forte affluenza di appassionati all'arrivo.
La corsa. Dopo il tratto in andatura controllata, la corsa è partita da Scafati (dopo 30 Km di corsa). Pasquale Santoro, deciso a dar battaglia da subito, ha lanciato una fuga da lontano, di fatto il secondo tentativo nel tratto in pianura che precedeva l'ascesa a Cava dei Tirreni, ed ha portato via un gruppetto di 5 persone, due dei quali suoi compagni di allenamento, Borrelli e Genovese. Hanno praticamente fatto una cronosquadre e sono entrati in Costiera con 1'45" di vantaggio sul gruppo di circa 20 unità, tra i quali c'era anche Fondriest. C'è da dire che oltre all'attacco di Santoro, la selezione è stata causata anche dalle numerose cadute che si sono verificate a causa delle starde particolarmente bagnate nel tratto in discesa che immetteva sulla strada amalfitana. Dopo la scalata a Capo d'Orso, che separa Vietri da MAiori, sono rimasti due uomini al comando; Santoro e Borrelli, inseguiti da 18 atleti, tirati dal siciliano Fabio Scalora.
Ad Amalfi, quindi dopo due strappetti, corti ma ripidi e carateristici dell'amalfitana, Santoro aveva ancora 30 secondi, e gli inseguitori erano rimasti in 10, selezionati dall'andatura impressa da Scalora. A Praiano, terz'ultima salita del percorso, Scalora ha definitivamente rotto gli indugi e si è riportato sui due fuggitivi, con a ruota Antonio Marotti (vincitore di due edizioni del Giro della Costiera) e Mimmo Ercolano, portacolori sorrentino. Al termine della salita Borrelli perdeva contatto mentre altri 4 atleti si agganciavano al gruppo di testa: Mauro Coppola (portacolori della scoietà organizzatrice), poi vincitore della Combinata (aveva vinto la cronoscalata di Positano ieri), Scotto D'Abusco, Cinque e Terranova. Al ricongiungimento, Scalora partiva in contropiede portando con sé Santoro ed Ercolano ed il terzetto ha collaborato fino all'ultima salita; a quel punto sono iniziati gli scatti alternati, ripetuti,nessunodei quali risultato decisivo: difatti, Santoro, ha promosso l'azione risolutiva nella discesa conclusiva verso Sorrento, lunfo 4 km di discesa molto tecnica.
Santoro è arrivato con 30 secondi di vantaggio su Scalora e un minuto e mezzo circa su Ercolano, vittima anche di una foratura.
Pasquale Santoro, già vicecampione mondiale junior nel 1992 ad Atene alle spalle di Palumbo, ha dichiarato tutta la sua soddisfazione per la vittoria a Sorrento, nella prima gara ufficiale della sua nuova squadra (Team Bike Nughes Cavaliere), nella gara organizzata dal suo amico Roberto Pepe, dedicata al suo compagno di allenamento da dilettante alla Mapei, Giuseppe Di Grande.
All'arrivo controllo antidoping del Ministero della Salute così per l'edizione dell'anno scorso. Son stati testati i primi 4 atleti al traguardo. Alla premiazione era presente il Sindaco di Sorrento, avv. Giuseppe Cuomo, che ha manifestato la soddisfazione dell'Amministrazione Comunale sorrentina per la manifestazione, ed il consigliere delegato allo Sport, Mario Gargiulo, che ha dato il via alla gara al mattino in Piazza Angelina Lauro.
Fonte: Salvatore Siviero
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