Manca un’ora al ritrovo, gli sguardi sono rivolti al cielo coperto, siamo alla terza edizione del Trofeo cicli Borga, ed è la terza volta che la manifestazione rischia di essere rovinata dal maltempo, gli organizzatori dell’Asd Jerago hanno di che sentirsi perseguitati dalla sfortuna. Quarantanove, tra gentlemen e super si schierano alla prima partenza, un respiro di sollievo, il numero è buono e la qualità ottima.

Al secondo dei sedici giri in programma, inizia lo show di Massimo Valsesia, il Verbanese della Bassotoce allunga e per cinque giri viaggia con un leggero margine, aspettando compagni d’avventura, ma nessuno lo imita quindi il gruppo ritorna compatto con una media sempre attorno ai quarantacinque orari.

Al decimo giro se ne vanno in sei, arrivando a tredici secondi di vantaggio, sembra il tentativo buono, ma dopo due tornate vengono raggiunti e sullo slancio se ne vanno in quattro, il super “B” Fabio Carcano, il super “A” Dino Manfredini Costa, e i due gentlemen Roberto Ferri e Massimo Mingoni, un quartetto ottimamente assortito, per cui tutti ci mettono quanto di meglio, protetti dai compagni di squadra e il vantaggio si dilata a vista d’occhio, mancano solo quattro giri di duemilaottanta metri cadauno, dietro tentennano e i quattro, anzi i due si giocano la vittoria in volata.

Il super “A” Dino Manfredini Costa vuole la vittoria assoluta (sedicesima stagionale) e la ottiene davanti a Roberto Ferri che si aggiudica la gara dei gentlemen su Massimo Mingoni, mentre il battagliero Fabio Carcano (tricolore della montagna)  si lascia sfilare e si gode il solitudine la sua preziosa vittoria.

Il cielo nel frattempo si è aperto, la temperatura è più primaverile che estiva e con sorpresa l’organizzazione si ritrova con centouno iscritti per la seconda gara, Carlo Boschini, direttore di gara, propone di far partire i veterani (50) da soli, ma tutti sono già pronti e il suggerimento non trova consensi, del resto il tracciato nella zona industriale è ampio e le curve arrotondate e senza pericoli, quindi partenza come da programma e manifestazione che in un sol colpo recupera due anni di sfortuna.

La prima fuga porta il nome di Andrea Bonollo, al comando per una tornata, al sesto passaggio ci prova Alessio Tosato, l’arancione della Newsciclismo, anche per lui un giro di applausi dal folto e competente pubblico, poi per cinque giri andatura oltre i quarantasei e fila allungatissimo ma gruppo sostanzialmente compatto, ed è ancora Andrea Bonollo al dodicesimo giro, in compagnia di Paolo Calabria ad accendere le micce, due giri in avanscoperta, e altri due giri con gruppo compatto, ma la qualità è eccelsa così come i tentativi di andarsene, a tre giri dalla fine si vede avanzare il Pavese Cristiano Parrinello che con il varesino Mirko Pinton cerca la soluzione di forza, o forse più concretamente sta facendo le prove, dato che mancano tre giri, poco più di sei chilometri all’arrivo.

Titti i big nelle posizioni di testa dove spiccano le maglie della polisportiva Besanese. Volata regale di Cristiano Parrinello che mette la sua ruota davanti a quella del campione europeo Alberto Tota, terzo assoluto il veterano Gianluca Vezzoli, ed è una piacevole sorpresa per lo scalatore Varesino più abile in salita che in volata che precede un altro veterano, il Mantovano Mauro Cremonesi. Al piacentino Omar Amato la vittoria nei cadetti-junior davanti al locale Andrea Bonollo che nonostante gli sforzi riesce a salire sul secondo gradino del podio in una stagione  che lo ha visto vincitore per otto volte.

Nei primi sei veterani, quattro Besanesi, che con i preziosi punti si aggiudicano anche il terzo trofeo cicli Borga, davanti all’asd Jolli Wear di Mantova, completa il podio la Bortolami Bike Action di Milano. Nonostante il folto gruppo all’arrivo, classifiche pronte in brevissimo tempo, e in tre ore si termina una manifestazione iniziata con le stampelle e terminata con le stelle.

Fonte: Arnaldo Priori