Ceresole d’Alba (Cn) – E’ domenica mattina presto e siamo stati alzati fino a tardi per vedere le imprese di Evans, Contador, i fratelli Schleck, Cunego e Basso nella penultima tappa del Tour. Ci siamo coricati soddisfatti ed ora siamo qui, ancora un po’ addormentati ma pronti a vivere l’avventura di un’altra corsa, sicuramente meno prestigiosa, ma altrettanto avvincente ed avventurosa, intitolata appunto ad uno dei principali scrittori di romanzi d’avventura, il Trofeo Alexandre Dumas.
La manifestazione si svolge in tre distinte partenze, divise per fasce d’età e si snoda sul conosciutissimo “Circuito dei Gianin” di circa 20 km, da fare 4 volte. La giornata estiva è gradevole e 153 concorrenti provenienti da Piemonte e regioni confinanti sono venuti a trascorrerla sportivamente con noi. I primi a partire sono quelli della fascia più giovane, fino a 39 anni, quasi come il numero degli iscritti, 38 e, dopo 20 km di corsa troviamo Nervo e Natali che cercano d’evadere dal gruppo.
Il tentativo dei due provoca un allungamento del plotone, che genera presto una fuga di una quindicina di corridori, tra i quali vediamo transitare al secondo passaggio sulla linea del traguardo, Civalleri, Mondo, Burzio, Magnaldi, Chiavazza, Domenino, Elli, Padoan, Monge, Parodi, Remistani, Davide Carlini e Previgliano, oltre ai già citati, Nervo e Natali. Il vantaggio è di soli 300 metri sugli inseguitori molto allungati. I battistrada insistono e non si fanno più raggiungere, ma a metà dell’ultima tornata, Andrea Natali fa il vuoto. Alle sue spalle nessuno è in grado di organizzare un inseguimento concreto, così il forte junior alessandrino si presenta a braccia alzate, solitario vincitore del Trofeo Alexandre Dumas. A 35”, il cadetto Jacopo Padoan, anticipa la volata del gruppetto inseguitore, precedendo nell’ordine Mondo, Nervo, Magnaldi, Domenino, Chiavazza, Civalleri, Previgliano, Burzio, Monge, Davide Carlini, Elli, Remistani e Parodi. Il primo degli altri inseguitori è Agù, che precede Romano, Turco e Cazzadore, seguito da quelli rimasti. La media di Natali, 41,779 km/h.
La corsa che segue è quella dei 53 veterani che, appena abbassata la bandierina del via si lanciano a tutta velocità ad affrontare il circuito dei Gianin. Tutti i tentativi d’evasione sono annullati sul nascere, come quello di Cavallo, che passa al primo giro con qualche decina di metri di vantaggio su Testai, Luciano Canino, Stocchino e Lettieri e il gruppo appallottolato subito dietro. Per due tornate si susseguono i tentativi di fuga, operati dai vari Perucca, Fissore, Martino, Luciano Canino, Catter, D’Apollo e Nebbiai ma solo poco prima del suono della campana che sancisce l’ultimo giro, si assiste all’uscita di un plotoncino di una decina di unità, con D’Apollo, Luciano Canino, Buttaglieri, Catter, Nebbiai, Rosario Canino, Raviolo, Fissore e Fornasari. Il vantaggio si aggira attorno ai 30” sul gruppo tirato da Perucca, Ferracin, Lanzo e Moro. Anche questa volta gli inseguitori hanno la meglio e, a metà dell’ultima tornata, i veterani sono di nuovo tutti insieme. L’arrivo allo sprint è inevitabile. Dalla nostra postazione dopo il traguardo assistiamo al lungo testa a testa tra Rosario Canino e Sergio Fissore. I due lottano fino all’ultimo, avvantaggiandosi su tutti gli altri, ma la vittoria arride a Fissore. Terzo è Rizzo, che precede D’Apollo, Nebbiai, Luciano Canino, Perucca, Cavallo, Lanzo, Catter, Ferracin, Raviolo, Buttaglieri, Fornasari, Posca e Lovera. Stesso tempo e stessa media della prima corsa: 41,800 km/h.
Le categorie gentleman e super partono per ultime, tra di esse c’è anche una ragazza, Valentina Natali, sorella del vincitore della prima corsa. Anche in questa gara sono molti i tentativi d’evasione ma ad ogni giro, al passaggio sulla linea del traguardo, il gruppo, tirato alternativamente da Gaule, Bria, Della Latta, Grandis, Martina, Marletta, Baietto, Ercole, Nervo e Lanfranco, transita compatto.
Dopo il suono della campana Grandis prova l’uscita solitaria. L’azione del tenace alfiere dei Biscotti Sanganesi dura parecchi chilometri poi, dal plotone scatta Gnoatto. Alla sua ruota si portano subito Calvarese e Bonello, ma Gnoatto non chiede cambi e insiste fino a raggiungere il fuggitivo. Gli inseguitori adesso non stanno più a guardare. Ai primi quattro si aggiungono Pavese e Borgarelli, più avanti arrivano anche Noli, Dapas e Salvatico e questa volta la fuga va al traguardo. Il finale è uno sprint ristretto con gli otto fuggitivi che lottano per la vittoria e il gruppo che incalza sempre più vicino. La sagoma di Dapas si staglia per prima negli ultimi 200 metri e tiene fino all’arrivo, dove alza le braccia in segno di vittoria davanti all’sgB Gnoatto, autore di un finale di corsa eccezionale. Al terzo posto si classifica Borgarelli, che precede Pavese, 1° sgA, Grandis, Salvatico, Noli e Calvarese. La volata del gruppo, vinta da Dana su Baietto, Mello Rella, Gaule, Firpo, Camillò e Marletta, irrompe a ruota dell’ultimo dei fuggitivi ma ormai la corsa è finita. La media del vincitore è di 39,655 km/h.
La “carovana” fa ritorno al Bar Centro di Ceresole dove si dispone la premiazione delle tre corse, naturalmente con fiori ai vincitori e a Valentina Natali, arrivata brillantemente in gruppo e foto per i podi del Trofeo Alexandre Dumas.
Chi vuole rivedere le foto della manifestazione può cliccare sul collegamento seguente:
https://picasaweb.google.com/110336262776895138773/TROFEOALEXANDREDUMASCERESOLEDALBA#
Il Comitato Udace Cuneo dà appuntamento sabato 30 luglio agli appassionati delle corse in montagna per la Frabosa – Prato Nevoso, salita resa famosa dalle recenti tappe di Giro d’Italia e Tour de France.
Per tutti invece ad Agosto, via al Trofeo dell’Unione, con le corse più belle del mese. Si inizia il 2 da Giaveno e si finisce il 25 a Cerro Tanaro con premiazione finale e vestizione delle storiche maglie del Trofeo.
Fonte: Valerio Zuliani
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