Ven01102025

Aggiornamento:06:14:22

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Top manager italiani: la scalata è alle vette dolomitiche

(Alta Badia – Bolzano). Questa volta, domenica 10 luglio, la scalata non è a una società per i nomi dell’imprenditoria italiana e internazionale. Ma alle Dolomiti più belle. In Alta Badia, accomunati dalla passione per la bici, Rodolfo De Benedetti, Vittorio Colao, Jim Balsillie (BlackBerry), Peter Thun, Gianluca Rana, Alessandro Garrone, Maurizio Cereda, Paolo Garimberti, Antonio Marano, Gianfranco Comanducci, Linus (al secolo Pasquale Di Molfetta) e tanti altri manager e imprenditori  parteciperanno alla 25. edizione della Maratona dles Dolomites-Enel 2011,  la regina delle Granfondo internazionali.

Una sfida sportiva e personale molto faticosa e dura, la più attesa dell’anno, riservata ai 9.000 ciclisti provenienti da 45 nazioni selezionati tra le oltre 28.000 richieste di adesione. Lo scenario sono i Passi Dolomitici: Pordoi, Sella, Campolongo, Falzarego, Gardena, Valparola, Giau tutti rigorosamente chiusi al traffico. La gara si snoda attraverso uno dei territori naturali più belli al mondo, entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità un anno fa.

 

Partenza da La Villa alle ore 6.30 e arrivo a Corvara. Tre i percorsi di gara: Lungo di 138 km e 4190 m di dislivello, Medio di 106 km e 3090 m di dislivello e Sella Ronda di 55 km  e 1780 m di dislivello.

I partecipanti italiani sono in maggioranza, con 4.814 iscritti, seguiti da Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Tra i partecipanti anche ciclisti provenienti da Malesia, India, Russia, Brasile, Sudafrica, Nuova Zelanda e Argentina. Saranno invece 903 le donne al via. Grande affluenza anche da parte di nomi noti dello sport e di altri settori. In sella ci saranno: il campione olimpico Giuliano Razzoli, Alex Zanardi, Mario Cipollini, Manfred e Manuela Mölgg, Fabrizio Ravanelli, Iuri Chechi, Antonio Rossi, Christof Innerhofer, Paolo Bettini, Maria Canins, Stefano Baldini, Werner Heel, il recente vincitore del GP d’Olanda di motociclismo Ben Spies (USA), la leggenda del motociclismo Kevin Schwantz (USA), Cristian Zorzi, Alessandro Pittin, Pietro Piller Cottrer e tanti altri.

DIRETTA TELEVISIVA SU RAITRE DALLE ORE 6.15 ALLE ORE 12.00

Tutto in diretta, dalla partenza ai primi arrivi a Corvara, grazie alle riprese della Rai con vedute aeree e commenti in studio dove si alterneranno ospiti di vario genere per raccontare storie di vita e delle Dolomiti.  La manifestazione ogni anno promuove e condivide temi sociali. Quest’anno l’aspetto benefico è rivolto a 25 micro progetti benefici, che verranno coadiuvati dall’Associazione “Insieme si può” onlus/Ong (www.365giorni.org) e da altre associazioni altoatesine come l’Assisport Alto Adige (www.sporthilfe.it), il fondo di solidarietà rurale “Südtiroler Bäuerlicher Notstandsfond (www.menschen-helfen.it), l’Associazione “La Strada – Der Weg” (www.lastrada-derweg.org) e l’Associazione Tumori Alto Adige (www.krebshilfe.it)

Strade chiuse durante la settimana che precede la Maratona.

Tra le novità di quest’anno ne segnaliamo una molto attesa da anni. Per la gioia di tutti i ciclisti che saranno presenti in Alta Badia, la prossima settimana verrà chiuso al traffico del Passo Gardena sul versante di Corvara nei giorni  5 – 6 e 7 luglio dalle ore 10.00 alle ore 12.30. Michil Costa, presidente del Comitato Organizzatore ha così commentato:” Finalmente. Finalmente un po’ di lusso contemporaneo nelle Dolomiti. Spazio, tempo, tranquillità. Finalmente non solo contemplare ma anche  essere contemplati dalla Natura. Vivere i passi dolomitici nel silenzio è quasi una forma di spiritualità; è l’immersione di chi può e vuole vivere il silenzio. Quel silenzio che non solo amplifica i pensieri ma ci pone sopra i pensieri stessi. Vivere il passo Gardena in silenzio significa farsi assorbire dal tutt’intorno dopo avere osservato guglie e pinnacoli, prati verdi e decine di scalatori che finalmente, per pochi giorni all’anno, potranno arrampicare senza il fastidioso rumore delle motociclette. Significa il rivivere quei magici luoghi dove 5.000 e più anni fa, al Plan de Frea, si riunivano i primi cacciatori. Sì, pedalare i passi senza auto non è dispersione di sforzo, è abbondante raccolta di indelebili sensazioni. È capire, è introspezione, è turismo intelligente, anche”.

Info: www.maratona.it

 

Fonte: Ufficio Stampa Pizzinini Scolari ComunicAzione