L’imponente mole dello stupendo Duomo di Teramo osserva silenziosa il corso della città abruzzese, tenuemente illuminato dal timido sole del mattino velato da alcune nubi, mentre il vento fa garrire le bandiere tricolori appese lungo tutto il corso. E’ questo lo splendido scenario in cui le centinaia di partecipanti alla 2^ Granfondo Città di Teramo si vanno incolonnando alle griglie di partenza, guidate dal ciclo-sindaco Maurizio Brucchi, che ha il dorsale numero uno. Insieme a lui il presidente del Consiglio comunale Angelo Puglia. Per lui il dorsale quattro. L’assessore comunale allo Sport Guido Campana abbassa la bandiera e allo stesso tempo, dai lati delle transenne, vengono sparati dei coriandoli che ricadono sul serpentone multicolore che inizia a percorrere la via principale di Teramo, dando così inizio alla manifestazione.
Al chilometro 36 dal gruppo compatto evadono Giulio Marinacci del Gs Spoltore, Aurelio Di Pietro della Mary Confezioni e Fabrizio Brighi del Frecce Rosse Rowabike. Al chilometro 52 sui tre piombano Euprepio Calò del Team Sistem, Omar Pierotti della Val di Foro Cycling Team, Damiano Trivarelli del Geba Team Cycling, Daniele Scampamorte del Max Lelli, Nicola Giminiani dell’Adriatica Bike, Roberto Vallese della Mary Confezioni, Francesco Porzi e Federico Pieri, entrambi della Zama, e Giuseppe Pastò del Flavio Carnosa. Il gruppo viaggia con 30’’ di ritardo. Sui 12 piombano poi Angelo Menghini della Colonnella Bike, Massimo Colucci della Dauna e Mirko Meschini del Team Light Abbronzatura.
Alla divisione dei percorsi Calò, Menghini, Scampamorte, Meschini, Pieri e Porzi optano per il lungo di 150 chilometri, mentre Marinacci, Di Pietro, Brighi, Pierotti, Trivarelli, Giminiani, Vallese, Pastò e Colucci optano per il corto di 82 chilometri.
GRANFONDO - Al chilometro 70 Calò, Menghini, Scampamorte, Meschini, Pieri e Porzi viaggiano con 2’30’’ di vantaggio su Giovanni Mattioli della Val di Foro Cycling Team e Mauro De Giuli del Team Conti 1980. Al chilometro 95 sui sei rientrano i due inseguitori. I fuggitivi attaccano ora la lunga salita che porta a Piano Roseto. Quando mancano tre chilometri al gpm in testa si portano Mattioli, Calò e Pieri. Poco dopo la situazione evolve e in discesa al comando rimangono Mattioli e Calò. I due viaggiano verso lo sprint e a imporsi è Calò.
Ordine d’arrivo maschile: 1) Euprepio Calò (Team Sistem), 2) Giovanni Mattioli (Val di Foro Cycling Team), 3) Ernesto Mancini (Morlacchi), 4) Mauro De Giuli (Team Conti 1980), 5) Daniele Scampamorte (Max Lelli), 6) Francesco Porzi (Zama), 7) Federico Pieri (idem), 8) Mirko Meschini (Team Light Abbronzatura), 9) Michele Miglionico (Pedale Fermano), 10) Jarno Calcagni (Team Light Abbronzatura).
Ordine d’arrivo femminile: 1) Sara Cannarsa (Pedale Civitanovese).
MEDIOFONDO - Quando mancano circa otto chilometri all’arrivo Marinacci, Di Pietro, Brighi, Pierotti, Trivarelli, Giminiani, Vallese, Pastò e Colucci viaggiano con 3’ di vantaggio. A Porta Madonna, nella curva che immette sul rettilineo d’arrivo, tra i battistrada che stanno preparandosi allo sprint c’è una caduta che coinvolge Pierotti e Di Pietro. A vincere la volata è Trivarelli.
Ordine d’arrivo maschile: 1) Damiano Trivarelli (Geba Team Cycling), 2) Giulio Marinacci (Gs Spoltore), 3) Roberto Vallese (Mary Confezioni), 4) Fabrizio Brighi (Frecce Rosse Rowabike), 5) Massimo Colucci (Dauna), 6) Nicola Giminiani (Adriatica Bike), 7) Giuseppe Pastò (Flavio Carnosa), 8) Aurelio Di Pietro (Mary Confezioni), 9) Marco Bonaldi (Team Bike Falegnameria Silvestri), 10) Roberto Goglia (Morlacchi).
Ordine d’arrivo femminile: 1) Manuela Bugli (Open Team), 2) Mara Rapagna (Morlacchi), 3) Anna Rita Fusini (Frecce Rosse Rowabike), 4) Mariangela Roncacci (Teamax), 5) Eleonora Pirazzi (Drake Team Cisterna), 6) Maria Teresa Mondaini (Open Team), 7) Annalisa Corrado (Flavio Carnosa), 8) Ines Macchiarola (Massi Cycling Point), 9) Carla Di Giuseppe (Gransasso Bike), 10) Renata Ejzemberg (Gransasso Bike).
Andrea Passeri – Ufficio Stampa
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