Nel giorno in cui Alberto Contador mette una pesante ipoteca sul 94° Giro d’Italia, il venezuelano Josè Rujano e la sua “Bianchi Oltre” conquistano una vittoria leggendaria ai 2.137 metri del Grossglockner, dove il Giro – sconfinato in Austria – è tornato venerdì 20 maggio dopo 40 anni per concludere la tredicesima tappa. Come sull’Etna, due uomini su tutti, Alberto Contador (Saxo Bank) e Josè Rujano (Androni Giocattoli – CIPI), ma stavolta l’ordine d’arrivo è invertito ed è stato il venezuelano a levare le braccia al cielo per una delle più belle vittorie della sua carriera. Con grande signorilità, Contador dopo la tappa ha riconosciuto i meriti del rivale: “Rujano oggi era il più forte”, ha detto lo spagnolo, comunque felicissimo del suo risultato.
Sull’ascesa Contador ha dimostrato tutta la sua straordinaria classe ma il piccolo Rujano è stato alla sua altezza, confermandosi scalatore di razza. “Per me è un grande risultato anche perché sono abituato al caldo e qui invece il clima era molto rigido. Debbo ringraziare i miei tecnici Savio e Bellini per avermi rilanciato portandomi fin qui. Contador è il più forte di tutti ma il Giro può darmi ancora tanto, punto al podio e ad altre due vittorie di tappa”, le parole dello scalatore venezuelano.
La giornata austriaca segna un’altra gemma nello straordinario Giro d’Italia che la Androni Giocattoli e Bianchi stanno vivendo. Sinora sono arrivate due vittorie di tappa (Angel Vicioso a Rapallo e Rujano sul Grossglockner), un secondo posto (Rujano sull’Etna), due terzi posti (Josè Serpa a Orvieto e Roberto Ferrari a Fiuggi Terme), altri cinque piazzamenti nella Top-5 (Ferrari quarto a Parma, Teramo e Ravenna e quinto a Tropea; Serpa quarto a Castelfidardo), la leadership nella classifica a punti Super Team e il secondo posto nella graduatoria a tempi Fast Team. Sono cifre che parlano da sole, per la vera rivelazione del 94° Giro d’Italia.
Fonte: Ag. Vitesse
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