Mer01152025

Aggiornamento:09:28:22

Notizie

L’Udace Pesaro Urbino inaugura l’anno con il nuovo presidente: Dante Gregorini

Pesaro - La provincia più settentrionale delle Marche apre l’anno ed il quadriennio con un inedito quadro dirigenziale. Dante Gregorini è il nuovo presidente dell’Udace Acsi Pesaro Urbino.

Il neoletto timoniere è chiamato a tracciare la rotta a beneficio dei duemila ciclisti del comitato udacino, decimo in Italia in termini quantitativi e certamente ai vertici in chiave qualitativa e promozionale. L’eredità che Gregorini raccoglie è di quelle oltremodo pesanti, dopo il lungo ‘regno’ di Naldo Massi, che ha infine deciso di passare la mano, nonostante la riconfermata fiducia (ampiamente manifestata anche in sede elettorale, un mese fa).

Il verdetto espresso dalla nuova assemblea tenutasi alla Casa del Popolo di Villa Fastiggi testimonia peraltro l’unità di intenti del comitato pesarese-urbinate, unanimemente concorde nel dare sostegno al massimo dirigente, chiamato a traghettare il complesso movimento amatoriale per il quadriennio 2012-2015. Il Consiglio è costituito da Claudio Romani, Luciano Uguccioni,  Stefano Tarini, Brunella Tedeschi, Franco Tuzi, Alessandro Palazzi. Prossimamente, verranno nominati il segretario ed i membri delle varie commissioni.

“Dante Gregorini è persona seria e conosce l’Udace” afferma Gino Traversini, consigliere regionale, promotore e noto maestro della fotografia sportiva. “Insieme a lui dovremo fare vero gioco di squadra” aggiunge e sottolinea il presidente dei cantianesi Amici del Ciclismo, che rende omaggio al ‘CicloProfessore’ Massi. “Sostituire Naldo è come sostituire un grande campione. Per questo abbiamo fatto di tutto perché rimanesse. Per noi la perdita è enorme: Massi rappresentava l’anima, la passione ed il motore dell’Udace.

Io ho cominciato a frequentarlo quando ero alla guida della Comunità Montana del Catria e Nerone,  ero appassionato di ciclismo ma seguivo solo il professionismo. Presto ho imparato a conoscere la serietà del grande movimento amatoriale ed ho immediatamente condiviso la filosofia di Naldo, fondata sulla promozione del territorio e dei suoi valori. A questo punto, andrebbero chiarite varie cose. Probabilmente abbiamo le nostre responsabilità. Certamente avremmo tutti dovuto fare e dare di più a Naldo.”

Sulla stessa lunghezza d’onda è il vulcanico promoter Pietro Ciancamerla, che con il ‘Presidentissimo’ ha percorso un lungo tratto di strada (e fuoristrada), lastricata anche di indimenticabili eventi con i riflessi dell’iride. L’Udace Pesaro Urbino riparte da tutti i numeri del 2011, posti in archivio con giustificata soddisfazione. L’ultima stagione dell’era Massi si è dipanata con linearità vincente. Programmaticamente, la quantità dei ciclisti si è specchiata nella valenza piena dei risultati e delle manifestazioni allestite.

Campione mondiale su strada si è laureato il veterano William  Dazzani (Cicli Copparo). Le Pantere Rosa by Villa Fastiggi Bike si sono cucite sul petto due scudetti cicloturistici femminili: quello europeo e quello tricolore. In chiave organizzativa biancorossoverde, tre società hanno plasmato massimi eventi nazionali: Ciclo Ducale, Villa Fastiggi Bike, Gabicce Mare Vacanze. L’ultimo sigillo è venuto dal Gran Premio AutoSelli - Master Ciclocross - Campionato Umbro Marchigiano, che ha disegnato un’effervescente striscia, incoronando lo junior Daniele Paseri (MondoBici - Fermignano) ed il gentleman Ugo Vergari (Smirra Bike - Cagli).

 

Fonte: Umberto Martinelli

Domenica 15 gennaio, Tricolore di Ciclocross Udace a Selvazzano, 12 le maglie in palio

Selvazzano (Pd) - Ultime rifiniture per la corsa più importante della stagione, che gli specialisti del ciclismo sullo sterrato attendono anno per anno.

 

Lamberto De Franceschi sarà il grande regista nella gara di campionato italiano di ciclocross a cui l’Udace nazionale gli ha affidato su misura, ad un gruppo, il Gs Cicli De Franceschi, che si produrrà in una positiva quanto spettacolare organizzazione, nel non facile compito di organizzare una manifestazione così importante, il Campionato Italiano di ciclocross riservato ai cicloamatori dell’Udace, quindi, si assegneranno le maglie tricolori di ciclocross di categoria, dell’Udace-Acsi.

Un campionato che ritorna in provincia di Padova, dopo quello che si è svolto alcuni anni fa a Vò Euganeo. Ed il circuito di gara, disegnato a puntino, sarà lungo un percorso molto spettacolare, lungo le rive del fiume Bacchiglione, tra le golene e gli argini, con conseguenti saliscendi che metteranno a dura prova i contendenti, che si contenderanno il titolo tricolore di categoria. Saranno 12 le maglie tricolori che verranno assegnate, per il vincitori di ognuna delle categorie in gara e sarà numeroso il pubblico che seguirà l’evolversi di una giornata di grande ciclismo amatoriale.

Ed il Comitato Udace padovano ha saputo cogliere nel segno, di affidare la prestigiosa organizzazione ad un gruppo, il Gs Cicli De Franceschi, che è sempre stato tra i leader di questa spettacolare disciplina ciclistica del settore ciclistico fuori strada. Gruppo, il Gs Cicli De Franceschi, che ha sede a Selvazzano e che tra le sue file ci sono dei veri specialisti, con Paolo Da Molin e Maurizio Busato, che più volte hanno conquistato titoli prestigiosi e più volte si sono vestiti della maglia tricolore.

Altri atleti che difendono i colori della Cicli De Franceschi nel ciclocross sono: Lucindo Magagnin, Francesco Buongiorno, Marcellino Zanolla e Massimo Andreose. Ed il gruppo ciclistico amatoriale diretto da Lamberto De Franceschi, vuole fare le cose in grande, per aver sempre conquistato la leadership di questo settore ciclistico sullo sterrato. In definitiva, domenica 15 gennaio, sarà una giornata da non perdere per i numerosi appassionati di ciclocross, di una disciplina ciclistica dove la terra veneta in passato ha sfornato tanti campioni.

 

Fonte:  Livio Fornasiero

Cinquanta anni fa si spegneva il Campionissimo

Fausto Angelo Coppi nasce a Castellania, in provincia di Alessandria, il 15 settembre 1919 in una famiglia di modeste origini. Trascorre la vita a Novi Ligure, prima in viale Rimembranza, poi a Villa Carla sulla strada per Serravalle. Poco più che adolescente è costretto a trovarsi un lavoro come garzone di salumeria. Ragazzo a modo ed educato è subito apprezzato per la sua dedizione, il suo fare introverso e la sue naturale gentilezza.

 

Per hobby scorrazza qua e là su di una rudimentale bicicletta regalatagli dallo zio. Si distende dal lavoro con lunghe scampagnate, dove si inebria al contatto con l'aria aperta e la natura.


Nel luglio 1937 disputa la sua prima corsa. Il tracciato non è facile, anche se si svolge tutto in prevalenza da un paese di provincia all'altro. Purtroppo a metà gara è costretto a ritirarsi poiché una gomma si sgonfia inaspettatamente. 
Gli inizi non sono quindi promettenti, malgrado il ritiro sia da attribuire al caso e alla sfortuna più che alle doti atletiche del giovane Fausto. 

Mentre Coppi pensa al ciclismo sopra la sua testa scoppia la seconda guerra mondiale. Militare a Tortona, Caporale della terza squadra di un plotone in quadrato nella compagnia agli ordini di Fausto Bidone, viene fatto prigioniero degli inglesi in Africa, a Capo Bon.
Il 17 maggio 1943 viene internato a Megez el Bab e poi trasferito al campo di concentramento di Blida, nei pressi di Algeri. 

Fortunatamente esce incolume da questa esperienza e, una volta tornato a casa, ha modo di riprendere i suoi allenamenti in bicicletta. Il 22 novembre 1945, a Sestri Ponente, si unisce in matrimonio con Bruna Ciampolini, che gli darà Marina, la prima dei suoi figli (Faustino, nascerà in seguito alla scandalosa relazione con la Dama Bianca). 

Poco dopo, qualche osservatore, convintosi del suo talento, lo chiama alla Legnano, che diventa di fatto la prima squadra professionistica a cui prende parte. In seguito difenderà i colori delle seguenti squadre: Bianchi, Carpano, Tricofilina (alle ultime due abbinò il proprio nome). Alla fine del 1959 si lega alla S. Pellegrino. 

Al primo anno di professionismo, arrivando con 3'45" di vantaggio nella tappa Firenze-Modena del Giro d'Italia, conquista una vittoria che gli consente di smentire le previsioni generali che volevano Gino Bartali vincitore della corsa rosa. A Milano in rosa giunse infatti lui, Fausto Angelo Coppi. 

Alcune delle altre cavalcate solitarie che fecero scorrere fiumi d'inchiostro furono: quella di 192 Km nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d'Italia del 1949 (vantaggio 11'52"), quella di 170 Km del Giro del Veneto (vantaggio 8') e quella di 147 Km della Milano-Sanremo del '46 (vantaggio 14'). 

Il Campionissimo del ciclismo, vinse 110 corse di cui 53 per distacco. Il suo arrivo solitario sui grandi traguardi era annunciato con una frase, coniata da Mario Ferretti in una famosa radiocronaca dell'epoca: "Un uomo solo al comando!" (a cui Ferretti aveva aggiunto: "[...], la sua maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto Coppi!"). 

Il grande ciclista si aggiudicò due volte il Tour de France nel 1949 e nel 1952 e cinque volte il Giro d'Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953) ed entrò nella storia per essere uno dei pochi ciclisti al mondo ad aver vinto Giro e Tour nello stesso anno (tra cui ricordiamo anche Marco Pantani, 1998). 

Al suo attivo vi furono tre volte la Milano-Sanremo (1946, 1948, 1949), cinque Giri di Lombardia (1946-1949, 1954), due Gran premi delle Nazioni (1946, 1947), una Parigi-Roubaix (1950) e una Freccia vallone (1950). 

Fausto Coppi è morto il 2 gennaio 1960 per una malaria contratta durante un viaggio in Alto Volta e non diagnosticata in tempo, che gli stroncò la vita a soli 41 anni. 

La sua storia di ciclista, caratterizzata dalla rivalità-alleanza con Gino Bartali, e le vicende della vita privata, segnata dalla relazione segreta con la "Dama Bianca" (relazione che causò enorme scandalo nell'Italia post bellica), hanno fatto del leggendario ciclista una figura che, ben al di là del fatto sportivo, può dirsi veramente rappresentativa dell'Italia degli anni '50.

Masciarelli e Costantini a Moie (AN). Assegnati i titoli regionali FCI

Moie di Maiolati (AN) - Con la partecipazione di una novantina di concorrenti delle diverse categorie, si sono svolte a Moie di Maiolati Spontini le gare valevoli per il “Campionato Regionale di Ciclocross” delle Marche e aperte anche a corridori di altre regioni.

Una splendida giornata di sole ha decretato già in partenza il pieno successo della manifestazione, appagando nella maniera più completa tutti gli intervenuti ed il pubblico presente. Gli appassionati della ASD Pedale Chiaravallese, con Giovanni Savini in testa e Lino Secchi come supervisore, e quelli del G.S. Ruote Libere AVIS di Moie sono stati così adeguatamente ripagati degli sforzi sostenuti nell’organizzazione e pienamente soddisfatto era anche il Sindaco di Maiolati, Giancarlo Carbini. Le gare si sono svolte su di un interessante circuito che saliva e scendeva tra gli alberi del bosco urbano della vecchia Fornace.


Nella prima gara si sono misurati gli amatori della categorie meno giovani e gli Juniores e a conseguire il successo assoluto era il bravo cicloamatore Stefano Santini, 45enne alfiere del Velo Club Cingolani di Pianello di Ostra, che si aggiudicava anche il titolo regionale della cat. M4. Dietro di lui Gabriele Arfini, dell’Hobby Bike, e terzo Rosario Pecci, del Picenum Plast, che conquistata un altro titolo regionale.
Dalla scuola crossistica di Pianello viene anche il vincitore tra gli Juniores, Alessandro Animali, dell’Esinplast Spendolini Jesi, che ha preceduto il compagno di squadra Michele Minnucci e Alessandro Bartolucci, del Club Corridonia.


La continuità e validità della scuola di Pianello era ribadita anche da Antonio Candi, in gara appunto per il G.S. Pianello Cicli Cingolani, che guadagnava una nuova maglia regionale dopo quella conseguita l’anno scorso tra gli Esordienti; in seconda e terza posizione Andrea Tomassini e Raffaele Radice, entrambi della S.C. Alma Juventus Fano.


Il migliore degli Esordienti era invece il bravo Marco Cecchini, della S.C. Pesarese, che già a suo tempo si era laureato campione regionale su strada; salivano sul podio anche Giacomo Rossi, del Free Photobike Team, ed Elia Ciabocco , della Tre Emme Morrovalle.


In campo femminile la falconarese Alice Torcianti, del Superbike Team, conseguiva vittoria e titolo tra le Esordienti, davanti a Monica Verdenelli, del Free Photobike Team, e alla locale Agnese Quagliani, del Pedale Chiaravallese. Prima delle Allieve era Elena Torcianti, sorella di Alice ma titolo le sfuggiva per mancanza di avversarie; stessa sorte toccava alla mondolfese Daniela Stefanelli, prima tra le Master Woman.


Nella seconda parte della mattinata scendevano in campo i grossi calibri delle categorie Elite e Under 23 assieme agli amatori delle categorie M1, M2, M3 e Master Elite. 
La situazione diventava subito chiara perché ben presto si delineava la indiscussa superiorità del professionista Simone Masciarelli, il maggiore dei figli di Palmiro, team manager dell’Acqua & Sapone, e dello specialista settempedano Pietro Pavoni, del Team CO.BO Pavoni.

I due conducevano la gara sempre assieme e con sempre maggiore vantaggio sugli altri praticamente soltanto in volata Simone Masciarelli andava ad assicurarsi la vittoria, la prima della stagione dopo varie ottime prove, mentre Pietro Pavoni si accontentava di aggiungere un altro titolo regionale alla sua copiosa e continua collezione. Primo degli staccati era l’altro gemello Paolo Pavoni, che precedeva il compagno Alessandro Grandi e Andrea Masciarelli (come si può notare nei primi cinque due coppie di fratelli).
Il migliore dei cicloamatori di questa gara era il fanese Roberto Manna, del Velo Club Cingolani,
che faceva meglio anche del 19enne Riccardo Costantini, del Superbike Team, primo degli Under 23 e campione regionale.


Elite: 1. Masciarelli Simone (Acqua & Sapone Caffè Mokambo); 2. Pavoni Pietro (Team CO.BO Pavoni); 3. Pavoni Paolo (idem); 4. Grandi Alessandro (idem); 5. Masciarelli Andrea (Acqua & Sapone); 6. Donati Alessandro (idem).

Under 23: 1. Costantini Riccardo (Superbike Team); 2. Rubakha Yaroslav (Farnese Vini D’Angelo & Antenucci); 3. Costanzi Gianni (Calzaturieri Montegranaro); 4. Barigelli Giacomo (idem).

Juniores: 1. Animali Alessandro (Esinplast Spendolini Giammy Team); 2. Minnucci Michele (idem); 3. Barolucci Alessandro (Club Corridonia); 4. Mencarelli Michele; 5. Costantini Francesco.

Allievi: 1. Candi Antonio (G.S. Pianello Cicli Cingolani); 2. Tomassini Andrea (SCD Alma Juventus Fano); 3. Radice Raffaele (idem); 4. Canari Diego; 5. Allegrezza Giuseppe.

Allieve: 1. Torcianti Elena (Superbike Team).

Esordienti M: 1. Cecchini Marco (S.C. Pesarese); 2. Rossi Giacomo (Free Photobike Team); 3. Ciabocco Elia (Tre Emme Morrovalle); 4. Lambertucci Diego; 5. Stizza Matteo.

Esordienti F: 1. Torcianti Alice (Superbike Team); 2. Verdenelli Monica (Free Photobike Team); 3. Quagliani Agnese (Pedale Chiaravallese); 4. Magnini Irene.

ELMT: 1. Animali Andrea (Velo Club Cingolani); 2. Serrani Emanuele; 3. Soricetti Federico.

M1: 1. Zanetti Gianni (Team Zanetti).

M2: 1. Manna Roberto (Velo Club Cingolani); 2. Gobbi Alberto; 3. Apis Emanuele.

M3: 1. Menghini Giampiero (Team Bici Fabriano).

M4: 1. Santini Stefano (Velo Club Cingolani); 2. Arfilli Gabriele (Hoppy Bike); 3. Olivi Alessio (Velo Club Cingolani).

M5: 1. Pecci Rosario (Picenum Plast), 2. Tittoni Giovanni; 3. Ridolfi Moreno.

M6: 1. Pirani Fabrizio (Velo Club Cingolani); 2. Re Adamo; 3. Giulianelli Mario.

MW: 1. Stefanelli Daniela (Velo Club Cingolani).

CAMPIONI REGIONALI
Elite: Pavoni Pietro (Team CO.BO Pavoni).
Under 23: Costantini Riccardo (Superbike Team)
Juniores: Animali Alessandro (Esinplast Spendolini)
Allievi: Candi Antonio (G.S. Pianello Cicli Cingolani)
Esordienti: Cecchini Marco (S.C. Pesarese)
Donne Esordienti: Torcianti Alice (Superbike Team)
M4: Santini Stefano (Velo Club Cingolani)
M5: Pecci Rosario (Picenum Plast).

Vigili del Fuoco alla conquista del tricolore nella Venzonassa Marathon Bike del 27 Maggio

Venzone (UD) - E’ stata ufficializzata la data di svolgimento dell' 8° edizione della Venzonassa Marathon Bike.