Anche quest’anno gli amanti della strada che sale troveranno pane per i loro denti alla Granfondo Straducale, grande manifestazione in programma il 29 giugno nella città ducale di Urbino.
Sono due le salite simbolo dell’undicesima edizione dell’evento, il Nerone e il Carpegna, che vedranno impegnati lungo le loro rampe sia granfondisti che mediofondisti. E’ il ciclista Filippo Mattoli ad analizzarle e a consigliare come affrontarle.
La prima delle due ascese verrà attaccata da Pianello. I corridori si troveranno davanti a questa salita di circa 13 chilometri, che presenta un dislivello di 1009 metri e una pendenza media del 7,7%. Si tratta di un’ascesa molto regolare, ma anche molto esposta al sole e al vento. Quindi, se ci dovesse essere un caldo torrido sarà consigliabile fermarsi a fare il pieno d’acqua e a bagnarsi per bene testa, braccia e gambe alla fontana che si trova a Pianello. A metà salita ci sarà poi il ristoro idrico, seguito, sulla vetta, da quello completo. Il primo chilometro è molto pedalabile (circa 3-4% la pendenza media), ma dopo una breve discesa di circa 100 metri, comincerà la vera salita: da qui e fino in cima le pendenze saranno sempre costanti (8-8,5%), ma bisognerà guardarsi dalla fatica, dal sole e dal vento, che è sempre presente. Lo scollinamento è posto davanti al monumento al Giro d’Italia del Centenario. Da lì una breve discesa e un breve tratto di salita al 5% dividono dalla discesa verso Serravalle. Sarà necessario prestare prudenza nei primi chilometri, poiché potrebbe esserci del breccino in curva.
La seconda grande ascesa, il Cippo di Carpegna, è un’asperità piena di significati per i ciclisti: era la salita d’allenamento di Marco Pantani e una delle due ascese dell’ottava tappa del Giro d’Italia 2014 (Foligno-Montecopiolo). I tratti più duri sono essenzialmente i primi 2,5 chilometri e gli ultimi 3,2. In entrambi i segmenti la pendenza media oscilla tra il 9% e l’11%, con tratti anche abbastanza lunghi al 14-15%. Un breve tratto al 5-6%, posto davanti al monumento a Pantani, divide i due tratti micidiali.
Tecnicamente parlando, il percorso lungo lascia poche possibilità di scelta ed è vivamente consigliato l’utilizzo di una compatta da 34 o da 36 denti (34x27 o 36x27). Discorso diverso, invece, per il percorso medio. Per un ciclista con un allenamento molto buono o ottimo, che punti alla classifica e che scali il Nerone con una VAM di 1000m/h, è consigliabile un 39x27, mentre per uno con un allenamento buono (VAM di 800m/h) l’ideale è un 34x25. Infine, per un corridore senza velleità di classifica con una VAM di 600m/h è consigliabile un 34x27. Ovviamente, la scelta finale dei rapporti spetta al singolo ciclista, che però deve tenere conto del percorso, della lunghezza delle salite affrontate, della sua cadenza ideale e del suo livello di preparazione.
Si ricorda che è possibile iscriversi all’evento urbinate pagando 35 euro fino al 22 giugno e poi 40 euro dal 23 al 28 giugno.
Maggiori informazioni al sito www.straducale.it
Playfull Agenzia Stampa