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Novità in vista per la Granfondo dei Colli Piceni 2014

Paesaggi e passioni, luoghi, miti e antichi sapori di un’enogastronomia di alta qualità: sono innumerevoli gli itinerari che il territorio fermano offre agli appassionati delle due ruote senza fretta, alla ricerca di nuovi percorsi da pedalare, ospitalità e prelibatezze. Le Marche hanno una vocazione atavica per la bicicletta, soprattutto per quel che riguarda l’attività agonistica, ma finalmente anche nella regione al plurale il cicloturismo inizia a farsi largo. Così nel massimo circuito granfondistico regionale, dopo la pesarese Strarossini in programma il 1 Giugno, anche la Gf Colli Piceni si “converte” al cicloturismo.

 

 


“Lo scorso anno la manifestazione ha raggiunto i seicento iscritti, un buon traguardo – afferma Mirko Marini presidente della società organizzatrice, la Futur Bike, che da vita alla manifestazione insieme ad Angelo De Santis – ma il particolare momento economico in cui versa l’economia nazionale, la consapevolezza che anche nella nostra regione il cicloturismo ha grandi margini di crescita e un territorio che in pochi chilometri raccoglie mare, colline e monti oltre a centri ricchi di storia, arte, piccoli borghi recuperati, antiche tradizioni che rivivono in spettacoli folcloristici e sentite manifestazioni popolari, ci hanno spinto a scegliere il cicloturismo per dare un nuovo impulso vitale alla manifestazione e a questa attività non agonistica”.

Il prossimo 15 Giugno, chi sceglierà di partecipare alla Gf Colli Piceni si immergerà in un viaggio nel territorio fermano che sembra riassumere tanti motivi che formano il fascino dell’intera regione, dalle spiagge di sabbia fine ai paesaggi montani dei Monti Sibillini, dalle nobili architetture cittadine, alla grazie discreta di tanti piccoli paesi sulle cime dei colli. Tre i percorsi disegnati dal comitato organizzatore. Il corto di 53 chilometri e 828 metri di dislivello, che porterà i ciclisti a scoprire Amandola, oggi centro di vacanze estive nel ‘600 luogo in cui era fiorente l’industria della tessitura e tintura della lana, il borgo medievale di Comunanza per far ritorno a Servigliano.

La Medio Fondo si tiene sulla distanza 79 chilometri e 1425 metri di dislivello e porterà i ciclisti ad ammirare il panorama mozzafiato che si presenta dalla terrazza naturale di Montefortino, località adagiata su un colle alla destra del Fiume Tenna, Montemonaco, il cui territorio spazia dalle vette del massiccio del Vettore sino a quelle dell’Argentella, per poi tornare a Servigliano. Infine la Gf, 117 chilometri 2248 metri di dislivello, in cui è inserita l’ascesa di dodici chilometri che da Palmiano (paesaggio di una bellezza unica e intensa, il bosco sovrasta i campi coltivati e in autunno la natura offre spettacoli cromatici forti e caldi) conduce all’abitato di Force, amena località situata sul crinale dell’Aso Tesino territorio ricco di storia, cultura e di eccezionale interesse naturalistico. Si continua poi a salire verso Santa Vittoria in Matenano, vivace centro medievale su cui i Farfensi consolidarono il loro potere, per lanciarsi poi in discesa verso il traguardo.