Pesaro - L’Edizione 2013 della STRAROSSINI prosegue la strada intrapresa nella precedente edizione che ha sancito il cambiamento del modo di concepire le manifestazioni fondistiche sovrapponendo al puro agonismo il piacere nel pedalare insieme agli altri con il gusto di assaporare metro per metro il paesaggio che si attraversa. Percorso nella Provincia Pesarese, fra sport, cultura, storia e gastronomia in una cornice paesaggistica mozzafiato che si estende dalla costa alle colline, attraversando borghi medioevali a picco sul mare o immersi nelle verdi colline dell’entroterra. Strade, scelte da alcuni anni per lo svolgimento di manifestazioni ciclistiche professionistiche e dilettantistiche di carattere nazionale, fra cui ricordiamo le ultime edizioni del Giro d’Italia, cronometro Pesaro Urbino (anno 2008), tappa Pergola Monte Petrano (2009), strada Panoramica Ardizio (Giro d’Italia 2013) ed il campionato italiano ciclismo su strada a Saltara (2003).
Nonostante il percorso parta da una città di mare il dislivello complessivo è significativamente importante quasi fosse un percorso dolomitico. A parte i primi 10 km, il percorso è un continuo saliscendi, fatto di salite non troppo lunghe (max 8 km), e con pendenze non proibitive, a parte alcuni brevi “strappi” in cui la pendenza massima può arrivare anche al 18%. Novità del 2013: nonostante rimanga una manifestazione di tipo cicloturistico, verrà fornito gratuitamente il servizio di rilevamento tempi in collaborazione con la MySdam. La Strarossini fa parte del Campionato provinciale di Cicloturismo della provincia Pesarese (12^ su 20 prove), nonché del circuito marchigiano “Marche Marathon” (la 5^ di 9 prove) del circuito, CT League (3^ di 4 prove). Possono partecipare tutti i cicloturisti e cicloamatori, in regola con il tesseramento per l'anno 2013, appartenenti ad Acsi Settore Ciclismo, UISP, FCI e a tutti gli enti della consulta nazionale ed estera.
Strarossini, attraverso lo sport vuole aprire una porta a chi è meno fortunato abbracciando due iniziative no profit di volontariato quali: Progetto Sofia (www.progettosofia.com) che sostiene progetti umanitari in varie regioni dell’Africa e tutti i cuori di Rossana (www.tuttiiquoridirossana.org) che si occupa di cardiopatie infantili congenite e prevenzione cardiovascolare nei bambini delle scuole elementari.
Tornando a parlare di bicicletta, la 3^ edizione della Strarossini ha spostato la location della manifestazione in uno degli angoli più belli e suggestivi di Pesaro, Baia Flaminia. Incastonata fra le pendici del Colle San Bartolo e la foce del Fiume Foglia. Dopo aver attraversato il ponte sul fiume Foglia e lasciando alle spalle il porto di Pesaro lungo la strada di via Canale in direzione Stazione ferroviaria, si abbandona il centro città e ci si avvia lungo la vallata del fiume Foglia per 10 km circa, percorrendo la strada provinciale delle Regioni, per poi abbandonarla all’altezza della zona industriale di Chiusa di Ginestreto, passando di fronte allo stabilimento della Scavolini Cucine. Proprio da questo punto inizia la prima salita, lunga 7,6 km, attraversando i borghi di Ginestreto e Sant’Angelo in Lizzola.
Qua i due percorsi, quello lungo e quello corto, si dividono per poi rincontrarsi nella piazza di Colbordolo. Tornando al percorso lungo, da Sant’Angelo in Lizzola si svalicano le colline pesaresi verso la vallata del Metauro, dopo aver attraversato i borghi di Monteciccardo, Mombaroccio, Beato Sante e Serrungarina. Zone della coltivazione di ulivi per la produzione dell’olio, primo fra tutti quello Dop di Cartoceto. Si giunge in discesa sino a Tavernelle immettendosi sulla strada Flaminia, una delle strade dell’Antica Roma che all’Epoca attraversava il centro Italia. Pochi Km di falsopiano in pianura, per poi abbandonare la Flaminia al bivio di
Ponte degli Alberi in direzione Montefelcino. Al km 40, prima di iniziare la salita di Montefelcino è il momento di fermarsi al 1° ristoro per rifornirsi di liquidi ed energizzanti. Il percorso in salita non eccessivamente impegnativo attraversa il borgo di Montefelcino, la località di Borgonuovo e dopo Monte Montanaro in località Vicinato ci si dirige verso Isola del Piano attraversando Castelgagliardo, lungo un bellissimo paesaggio incontaminato e con brevissimi tratti di salita con pendenze che arrivano sino al 18%.
Una discesa di pochi km prima di affrontare la salita più impegnativa del percorso, il passo delle Cesane (593 mlm), dove al km 61 li La Granfondo Senza Tempo si passerà di fronte allo stabilimento di prodotti Biologici “Montebello” sponsor della Manifestazione. Dopo pochi centinaia di metri le fatiche saranno ripagate con un abbondante 2° ristoro a base di liquidi, frutta, carboidrati ed energizzanti, per poi ripartire attraversando tutto il parco delle Cesane sino a giungere ad Urbino, Patria di Raffaello Sanzio in una cittadina piena di storia dall’epoca romana a quella Rinascimentale e post-rinascimentale, inserito fra le città patrimonio mondiale dell’Unesco, con i suoi luoghi ed edifici famosi in tutto il mondo, fra cui l’imponente Palazzo Ducale.
Si lascia Urbino per ritornare in direzione Pesaro percorrendo in senso inverso un lungo tratto della tappa a cronometro del giro d’Italia del 2008. Percorso prevalentemente in discesa, con alcuni brevi strappi in salita. Stiamo percorrendo una vecchia e splendida strada Napoleonica che da Urbino scende al mare, lungo la quale si incontra il paese di Montefabbri, considerato uno fra i più bei borghi Medioevali d’Italia, rimasto intatto senza costruzioni moderne che lo deturpino. Si proseguire poi verso il Comune di Colbordolo che ha dato i natali Giovanni Santi padre di Raffaello. Lo si attraversa percorrendo la discesa in direzione Talacchio sino alla zona industriale ove il percorso si ricongiungerà con quello corto e dove ci si potrà rifocillare con un ricco ristoro a base di liquidi, frutta e carboidrati. Si prosegue sino a Padiglione (frazione del comune di Tavullia), una breve salita di quasi 2 km, con una pendenza massima che sfiora il 18%. Siamo al confine con l’Emilia Romagna e percorriamo Strada Marrone in direzione Tavullia.
Su questa strada prima della fine della salita se si guarda a sinistra si vede nell’ingresso di una villa l’ape di Valentino Rossi con il nr. 46 ben visibile. Arrivati in zona Monteluro si percorre una discesa di 5 km sino a Gradara, capitale del Medioevo, il cui castello Malatestiano famoso per la storia di Paolo e Francesca, appare nella sua maestosità in fronte ai ciclisti. Lasciato il Castello alla ns. destra, in direzione Gabicce Mare, si arriva ai piedi del parco del colle San Bartolo. Si inizia una salita di 2 Km sino a Gabicce Monte dove ci si può fermare per l’ultimo ristoro prima dell’arrivo a Pesaro godendosi lo splendido panorama sulla baia che va da Gabicce a Rimini.
Si continua percorrendo la strada Panoramica Adriatica lungo tutto il parco del San Bartolo attraversando i borghi di Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e Santa Marina Alta. Un percorso a saliscendi immerso nel verde a ridosso della falesia che si getta a picco sul mare, che crea uno spettacolo naturale fra i più belli di tutta la riviera adriatica, e nel mese di maggio apparirà ai ciclisti nel suo massimo splendore con le strade contorniate dal giallo delle Ginestre appena fiorite. Il paesaggio e l’intenso profumo di ginestre e pini di questi ultimi 25 km sembrano essere li, a posta per anestetizzare le fatiche fatte sino al momento e lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente degli atleti. Quattro km di discesa e siamo in prossimità dell’arrivo, alla rotatoria che precede il ponte sul fiume Foglia si svolta a sinistra per percorrere Viale Lungofoglia delle Nazioni sino all’arrivo in Piazza Europa (Baia Flaminia), dove un sontuoso rinfresco rifocillerà gli atleti ed accompagnatori.
Per informazioni: http://www.strarossini.it/