2 giugno, Festa della Repubblica, ma anche grande festa degli appassionati di …pedali e fatica. A Verona si corre l’8.a Granfondo Damiano Cunego – Città di Verona sui classici due percorsi che porteranno gli atleti fin sull’Altopiano dei Lessini: il medio con 85 km e 1.400 metri di dislivello e il tracciato granfondo con 145 km e 3.300 metri di dislivello. L’edizione 2013 della manifestazione vedrà la griglia di partenza posizionata come lo scorso anno in via Guido d’Arezzo, a ridosso del centro città, per poi iniziare la scalata dell’altopiano. Salendo verso Erbezzo s’incontra l’abitato di Grezzana che, incastonato tra vigneti, si stende ai piedi dei Monti Lessini. Passato l’abitato il territorio inizia ad inasprirsi con le pareti di roccia stratificata che affiancano la strada, pareti ripide che nel ‘600 erano diventate rifugio per Falasco, bandito che terrorizzava l’intera vallata. Non è strano, infatti, incontrare grotte o gallerie, archi di roccia e ponti naturali lungo tutto il territorio della Lessinia, altopiano che si estende per decine di chilometri tra la Valle dell’Adige, la pianura veronese e quella vicentina.
Dopo la cronoscalata Berner, da Bellori a Provalo (9,38 km e 580 metri di dislivello), i partecipanti raggiungeranno Erbezzo, mèta di molti scrutatori del cielo a caccia di stelle e pianeti celesti, grazie alla totale assenza di inquinamento luminoso. Un continuo saliscendi porta i corridori poi a Roverè Veronese, dopo il quale i mediofondisti scenderanno verso S. Rocco, per poi precipitarsi verso Montorio e giungere, dopo 85 km, nuovamente nella città di Romeo e Giulietta.
I granfondisti invece inizieranno la salita verso Velo Veronese, paese che si estende per 19 km con una bassa densità di popolazione, infatti conta solo 801 abitanti. E di nuovo giù, verso Bernardi per poi salire nel punto più alto, a Campofontana. Ancora discesa per i corridori, che arriveranno a Vestenanova, molto famosa nel mondo dell’archeologia per i ritrovamenti fossili che oggi sono ospitati nei Musei di Scienze Naturali d’Italia e del mondo, e in collezioni private. Una curiosità da visitare in zona è la grande lumaca in ferro battuto, creata dall’artista Gino Bonamini di Cogollo. Posta all’inizio del paese di Sant’Andrea è divenuta logo comune dell’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Elicicoltori e dalla “Confraternita della Chiocciola…detta anche lumaca”, con la collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università di Parma. Da Vestenanova la conformazione del tracciato a “gobbe di cammello” porterà i ciclisti ad ammirare i paesaggi di Castelvero, Badia Calavena, paese dalle antiche origini ma con uno sguardo verso il futuro, specialmente verso l’energia pulita rinnovabile, emblema di tale impegno è il progetto Peper Park, un itinerario formato da 20 sentieri con il quale è possibile scoprire l’intero territorio comunale, e San Mauro di Saline, per poi immettersi nel tracciato percorso dai mediofondisti e giungere a Verona.
Curiosa coincidenza che la GF Damiano Cunego proprio il giorno della Festa della Repubblica attraversi Vestenanova, paese insignito della Medaglia di Bronzo al Valore Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda Guerra Mondiale, sacrifici e lotte che hanno portato l’Italia al referendum del 1946.
Un po’ di storia, dunque, legata alla gara, quella sportiva ci racconta nelle sette edizioni precedenti dei successi di atleti come Alfonso Falzarano, Monica Bandini, Matteo Cappè, Ilaria Rinaldi, Roberto Cunico, Anna Corona e ancora Christine Bitante, Davide Spiazzi, Enrico Saccomanni, Martina Zanon, Stefano Fontana o Monica Bonfanti.
Iscrizioni aperte fino al 26 maggio, o al raggiungimento di 2500 iscritti, per questa granfondo che si svolgerà per gran parte all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia e che si corre, ovviamente, all’insegna del “Piccolo Principe”, quel Damiano Cunego che ha sempre pedalato, nella sua gara, al fianco dei granfondisti.
Info: www.granfondodamianocunego.it
Fonte: Ag. Newspower