Mentana (Roma) - “O Mille! in questi tempi di vergognose miserie - giova ricordarvi - l'anima si sente sollevata pensando a voi - rivolta a voi - quando, stanca di contemplar ladri e putridume pensando che non tutti - perche la maggior parte di voi ha seminato l'ossa su tutti i campi di battaglia italiani - non tutti ma bastanti ancora per rappresentare la gloriosa schiera - restante - avanzo superbo ed invidiato – pronto sempre a provare ai boriosi nostri detrattori, che tutti non son traditori e codardi - non tutti spudorati sacerdoti del ventre in questa terra dominatrice e serva!” Un messaggio che sembra ancora attuale, quello scritto da Giuseppe Garibaldi nel primo capitolo dei Mille, in economia, politica come nello sport.
La popolarità di Garibaldi, la sua capacità di sollevare le folle e le sue vittorie militari diedero un contributo determinante all'unificazione dello stato italiano, ma numerose furono, anche, le sconfitte. Fra le quali particolarmente brucianti furono quelle dell’ Aspromonte e Mentana in quanto lo opposero ad una parte rilevante dell'opinione pubblica italiana, che, in tutti gli altri episodi della sua vita, lo aveva grandemente amato. E ironia della sorte, proprio dal ricordo della sconfitta nella Battaglia di Mentana, nasce il successo di una manifestazione ciclistica come la Gran Fondo La Garibaldina Memorial Arnaldo Ciccolini che si è svolta domenica e ha visto al via 1064 Giubbe Rosse”, a cui vanno aggiunti 60 cicloturisti, sulle 1281 adesioni che il comitato organizzatore guidato dalla triade Marco Ciccolini, Maurizio Ruggeri e Leandro Fioroni, aveva ricevuto. Numeri che fanno invidia a comitati organizzatori ben più collaudati, il cui senso del vuoto, della privazione, dell’assenza sta al centro della storia delle loro manifestazioni. In sole due stagioni La Garibaldina è riuscita a superare i mille partecipanti, un altro legame storico con la figura dell’Eroe dei due mondi. Un successo esaltante, ma che va amministrato per evitare di disperdere quanto è stato faticosamente creato.
“Io, Maurizio Ruggeri e gli altri ragazzi, abbiamo lavorato molto e siamo stati premiati dai ciclisti che dividono la nostra stessa passione per lo sport delle due ruote e sanno riconoscere quelle realtà che utilizzano la stessa passione anche per organizzare manifestazioni. In questi momenti – sottolinea emozionato Marco Ciccolini – il mio pensiero va a mio padre Arnaldo, che sono certo ci ha supportati e protetti da cielo, a lui devo la passione per il ciclismo e un’educazione improntata al rispetto degli altri. Ringrazio tutti i partecipanti, ospiti eccezionali come Gianni Bugno, Mario Scirea, Cordiano Dagnoni, l’amministrazione comunale di Mentana e quanti si sono prodigati per la riuscita della manifestazione, Doveva essere una festa e lo è stata, sicuramente ci sarà qualcosa da rivedere, non possiamo essere perfetti, ma dopo il meritato riposo inizieremo a pianificare la terza edizione lavorando soprattutto su ciò che non ci ha particolarmente convinto nel nostro sforzo organizzativo”.
La Gran Fondo Garibaldina Memorial Arnaldo Ciccolini ha dunque colpito nel segno. Alberghi convenzionati sold out, tanto da costringere il comitato organizzatore a cercare nuove strutture una settimana prima della data di effettuazione della manifestazione, qualcuno rifletta anche su questi aspetti non solo su quelli agonistici. La nota di colore e la festa in Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa che i dirigenti della società Ceccolini Mentana e gli organizzatori del circuito Pedalatium Cinelli sono riusciti a regalare alla comunità, limitando i disagi a seguito della manifestazione, scegliendo una location decentrata rispetto al cuore pulsante del comune che altrimenti sarebbe risultato bloccato.
E a proposito di circuito Pedalatium Cinelli, come non sottolineare la valenza della quadriga organizzativa che ha voluto questo circuito tutto laziale, strutturato in quattro prove e capace di catalizzare l’attenzione di oltre quattrocento abbonati? Sicuramente tale numero di presenze ha permesso a manifestazione come La Garibaldina di aver a disposizione risorse economiche, umane, grazie al supporto degli organizzatori delle altre tre prove, e numeriche (presenze di ciclisti) che hanno determinato lo strabiliante successo di questo evento. E se a tutto questo si aggiunge il vasto bacino d’utenza del mondo amatoriale laziale, la vicinanza di regioni come l’Abruzzo e l’ Umbria in cui l’attività amatoriale è molto sentita, l’apporto di un circuito “nobile” come gli Italici, due è percorsi di gara completamente immersi nel verde della Sabina, possiamo affermare che il successo era di facile previsione.
La gara. A dominare sono stati i ciclisti laziali e in particolar modo, quelli che al via della prova erano indicati come favoriti. Una partenza molto veloce non ha evitato la fuga già dopo sei chilometri di gara. Ad allungare è l’umbro Fabrizio Giardini (Team Monarca Trevi) prontamente inseguito da Francesco Porzi (Latina Superteam), Matteo Cecconi (Team Terenzi)ed Emanuele Orsini (Effetto Ciclismo). I quattro trovano subito l’accordo e per gli altri pretendenti al successo finale nella Medio Fondo che non hanno avuto la prontezza di riportarsi sui battistrada, la gara è ormai finita. Nel finale Porzi prova la soluzione di forza ad ottocento metri dal traguardo, ma viene raggiunto dai compagni di fuga. La sfortuna penalizza Emanuele Orsini che al cartello dei quattrocento metri finali cade e Cecconi fa valere il suo spunto veloce vincendo braccia al cielo la sua quarta gara stagionale.
La prova regina è caratterizzata da una fuga a tre, Vincenzo Pisani (MB Lazio Ecoliri), Manuel Fedele (Kyklos Abruzzo), nel finale di gara si lancerà nuovamente all’inseguimento del battistrada, ma un incidente meccanico lo costringerà al ritiro, ed Emanuele Poeta (Team Ponte). Il primo a cedere è l’ex professionista abruzzese, mentre il combattivo Poeta cede soltanto sull’erta di Palombara Sabina. Da queste rampe inizia la cavalcata solitaria di Pisani che andrà a conquistare il suo terzo successo stagionale precedendo di 2’ 10” l’umbro Federico Castagnoli (Bicimania) e Dmitry Nikandrov (Team kyklos Abruzzo).
Vincenzo Pisani al termine della manifestazione si complimenta con il comitato organizzatore della prova e racconta la sua prova vincente: “ Sono rimasto sorpreso dell’organizzazione di questa manifestazione. Una gara di primo livello. Aveva ragione qualche mio collega quando mi ha descritto la gara come una delle più belle del centro Italia. Abbiamo pedalato su un percorso di gara molto completo dal punto di vista del profilo altimetrico e piacevole anche dal punto di vista panoramico con bellissimi colpi d'occhio. Per quel che riguarda la mia gara – afferma Pisani - ho cercato di stare attento allo svolgimento della gara spendendo il meno possibile, fino a metà percorso quando c'era l'asperità più dura della giornata, una salita di 8 km. Lì ho pensato fosse il caso di attaccare per evitare che ci avvicinassimo troppo al traguardo e si potesse profilare un arrivo in volata di un gruppo ristretto siamo rimasti in due per un pò di km fino al muro di Palombara. I prossimi appuntamenti? Domenica a Fiuggi c'è la GF Agnoli, e poichè si corre in Ciociaria, quindi a nelle mie zone, ci tengo in particolar modo, così come il 12 maggio alla GF Aversa a Prossedi. Poi il 19 maggio c'è la 9 Colli...ma quella fa storia a se”.