Roma - “Compatibilmente con i miei impegni di lavoro, sarò volentieri al via della prossima edizione della Granfondo Campagnolo Roma; ho parlato con Gianluca Santilli e condivido in pieno il suo modo di intendere questo tipo di eventi”. Gianni Bugno, campione amatissimo da tutti gli appassionati di ciclismo, ha confermato con queste parole la sua partecipazione il 13 ottobre. La Granfondo Campagnolo Roma sarà la prima corsa amatoriale ad inventare un nuovo ruolo per gli ex professionisti: corridori come Bugno, Bettini, Bartoli, Indurain, Cassani, partiranno insieme ai tantissimi ciclisti affrontando con loro tratti di percorso durante i quali spiegheranno come e cosa fare in bicicletta: come buttarsi in discesa senza rischiare, o arrampicarsi in salita sfruttando i giusti rapporti, o ancora come alimentarsi per arrivare in fondo senza problemi.
“Vogliamo ribaltare il modo di intendere le Granfondo - racconta Gianluca Santilli - i campioni saranno al servizio degli amatori: condivideranno le proprie esperienze; spiegheranno come si va in bicicletta. Chi partecipa alle Granfondo deve poter apprezzare ogni momento, senza l’assillo del cronometro o della classifica”.
“la Granfondo deve essere motivo di divertimento –gli fa eco Gianni Bugno – chi partecipa non deve avere la preoccupazione di partenze a 50 all’ora, magari rischiando anche inutili cadute. In Italia le Granfondo hanno sostituito le gare cicloamatoriali. Si è perso il giusto spirito con cui vanno affrontati questi eventi. Sono felice – continua Bugno – che in Italia ci sia qualcuno che ha deciso di andare controcorrente”.
All’ estero le Granfondo sono decisamente meno esasperate che in Italia: “probabilmente anche perché gli organizzatori impostano diversamente il loro lavoro – conclude Bugno – le partenze alla francese, ad esempio (ognuno può partire quando vuole, in un’ampia fascia oraria) possono essere un modo per limitare l’agonismo. Così come, probabilmente, bisognerebbe limitare classifiche e premiazioni”.
Iscrizoni: bene l’estero e le donne
Continua intanto il costante flusso delle iscrizioni. Ad oggi sono già una decina i Paesi rappresentati (Belgio, USA, Olanda, Spagna in particolare) oltre ovviamente all’Italia. La fascia d’età maggiormente rappresentata è quella compresa tra 42 e 52 anni; già numerose le donne iscritte.