Direttive ben chiare nell’ambito delle manifestazioni ciclistiche sono alla base di una organizzazione che faccia della sicurezza un vero e proprio fiore all’occhiello. Il tracciato che i ciclisti devono percorrere è, infatti, impegnativo non solo per chi sale in bicicletta, ma anche per chi si deve occupare della tutela degli atleti dal momento della partenza, fino al taglio del traguardo da parte dell’ultimo corridore. Il percorso, di norma, è disseminato di incroci, che vengono vigilati da personale atto a ricoprire questo ruolo di sorveglianza, al fine, appunto, di garantire il corretto svolgimento della manifestazione, peraltro solo pochi soggetti sono formalmente autorizzati ad accedere al percorso di gara.
Tuttavia, anche le manifestazioni non professionistiche si stanno sempre più disseminando di ammiraglie e mezzi al seguito dei corridori, che avrebbero lo scopo di fornire supporto agli atleti delle squadre rappresentate dai veicoli, in caso di problemi. Questa presenza però diventa motivo di preoccupazione, ma soprattutto di pericolo: a tal proposito, sono state espressamente formulate norme atte ad escludere in maniera categorica l’accesso di determinati soggetti al tracciato di una manifestazione ciclistica. Come indicato nell’ articolo 11 del Regolamento dell’attività di Gran Fondo, infatti, tengo a comunicare che in tutte le nostre manifestazioni del settore sarà vietato il seguito di tutte le ammiraglie, le motociclette e di tutti gli automezzi privati.
Pertanto sarà consentito esclusivamente l’accesso dei veicoli adibiti ad organizzazione e muniti del contrassegno – pertanto riconoscibili - fornito dagli organizzatori della manifestazione, previo accordo con il Direttore di Gara. Ciò in quanto è intendimento dell’ Acsi Settore Ciclismo, come postulato in precedenza, garantire maggiormente l’incolumità di tutti i partecipanti, eliminando il traffico veicolare che i mezzi privati creano in molte manifestazioni. Si tenga anche presente che il numero di corridori nelle manifestazioni ciclistiche è piuttosto alto e dunque il rischio diviene ancora maggiore in presenza di eventuali mezzi non autorizzati sul tracciato.
Inoltre si ritiene che tutti i partecipanti debbano usufruire esclusivamente dei servizi e dell’assistenza fornita dall’ organizzazione a tutti i corridori, assistenza che nel tempo è divenuta di sempre maggior livello. Dall’ applicazione della suddetta norma discende una conseguenza molto importante: qualora, infatti, un’ammiraglia o un veicolo privato acceda al percorso di gara, fornendo assistenza ai propri corridori, gli stessi saranno squalificati ed eliminati insindacabilmente dall’ ordine d’arrivo.
Il Responsabile nazionale Acsi Settore Ciclismo Avv. Emiliano Borgna
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