Partenza dai Fori Imperiali; via volante sulla Via Appia; poi tante salite sui Castelli Romani e rientro a Roma per un finale ai piedi del Colosseo e dell’Arco di Costantino. Non è la Granfondo Campagnolo Roma, bensì Roma Maxima: il ritorno del ciclismo professionistico a Roma. “Le analogie con la nostra granfondo sono tantissime –ha raccontato Gianluca Santilli, Presidente del Comitato Organizzatore della Granfondo Campagnolo Roma – e di questo siamo davvero orgogliosi. Intendiamoci, il Giro del Lazio professionisti ha avuto per anni l’arrivo in centro a Roma ed ha sempre affrontato le salite dei Castelli. Ma non credo sia un caso se, dopo anni di sosta, si è deciso di ritornare ad organizzare un grande evento per ciclisti professionisti nella Capitale. E’ ormai chiaro che, se si vuole dare uno scenario unico ed allargare il target, non limitandolo ai soli appassionati, bisogna sfruttare le bellezze delle nostre città storiche”.
Roma Maxima, nuova denominazione data al giro del Lazio, si disputerà domenica 3 marzo e vedrà al via le più importanti formazioni ciclistiche del mondo. “Chissà che in un prossimo futuro non si riesca ad abbinare l’evento dei prof ad un evento per gli amatori – ha concluso Santilli – anche la RCS quest’anno ha puntato forte sulla Roma storica: non solo i luoghi di partenza ed arrivo, ma anche il nuovo nome e l’immagine data alla gara sembrano spingere nella direzione già presa dalla Granfondo. Inoltre, unire il mondo amatoriale e quello professionistico è un esperimento già fatto e perfettamente riuscito all’estero: penso, ad esempio, alla classica di Amburgo o al Giro delle Fiandre; due grandi classiche che hanno abbinato i due eventi spingendo incredibilmente la promozione del ciclismo nel mondo”.