Mancano quattro mesi alla 19. Sportful Dolomiti Race del 16 giugno, la gran fondo che ogni anno parte e arriva a Feltre facendo pedalare quasi 4.000 ciclisti amatori da tutto il mondo sulle Dolomiti Bellunesi e Trentine. Ma la macchina organizzativa lavora già a pieno regime. Ieri incontro importante e strategico tra i responsabili del percorso e direttori di gara, Andrea Parteli e Alberto Decet, con ilmcomandante Alberto Valenti e il suo vice Vanni Jagher del Comando di polizia locale dell’Alto Primiero. Obiettivo: pianificare e organizzare la disposizione del personale volontario lungo il percorso della granfondo nel territorio del Primiero.
Un aspetto molto delicato e importante della gran fondo, che garantisce la sicurezza dei ciclisti che partecipano all’evento e permette una gestione oculata della viabilità nelle zone interessate. “Insieme al comandante e al suo vice abbiamo analizzato le zone interessate dall’attraversamento della manifestazione – spiegano Parteli e Decet – perfezionato con loro il posizionamento dei volontari Asa, addetti alla segnaletica aggiuntiva, che sorvegliano gli incroci in alcuni casi con il supporto delle forze dell'ordine. Solo in Primiero noi mettiamo a disposizione circa 80 volontari”.
Gli ottanta volontari del Primiero sono solo una parte di quelli dislocati lungo i due tracciati che caratterizzano la Sportful Dolomiti Race: nel complesso l’organizzazione mobilita circa 487 volontari lungo i 216km del percorso Gran Fondo e i 122km del Medio. Un piccolo esercito a servizio della sicurezza dei ciclisti e per una migliore viabilità degli automobilisti. Con il Primiero il Pedale
Feltrino Tbh, società organizzatrice, ha instaurato un rapporto di collaborazione che si sta consolidando in inziative di promozione del territorio importanti che avranno il culmine proprio nell’evento ciclistico. A quattro mesi dal via, sono già 2.500 gli iscritti alla gran fondo che nella provincia di Trento tocca Passo Cereda e Passo Rolle, scendendo a San Martino, Fiera di Primiero e tornando in provincia di Belluno.
Fonte: Anna Valerio