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Rullo o pedali: edizione accattivante per la Marcialonga Cycling Craft con 30.000 viewers

 

 

C’era tanta attesa e anche tanta curiosità per la “prima” della Virtual Marcialonga Craft. Col “restiamo a casa” dettato dalla pandemia molti ciclisti si sono attrezzati con i rulli, e sull’onda del successo delle edizioni “virtual” delle maggiori gare professionistiche è nato anche un circuito con quattro granfondo, fra le più belle, impegnative, spettacolari e intriganti d’Italia: la Gavia e Mortirolo, la GF Sportful, la Fausto Coppi e non poteva appunto mancare il brand Marcialonga.

La Virtual Marcialonga Craft oggi ha messo sui pedali, o meglio sui rulli, poco meno di 500 appassionati per affrontare i 22 km da Predazzo a Passo San Pellegrino – uno dei tratti peculiari del percorso della granfondo delle Valli di Fiemme e Fassa - con tanto di diretta web, speakers e numerosi spettatori. Sono state stimate a fine diretta ben 30.000 visualizzazioni.

Vincitore Simone Bernardini che ha …tagliato il traguardo in 50’47”, ben sotto i tempi previsti, mentre tra le donne successo dell’australiana Meg Brown col tempo di 1h6’9”. Ma la Virtual Marcialonga Craft va “presa” ed esaminata non soltanto dal punto di vista dei risultati, ma come momento di “aggregazione” in un periodo in cui l’emergenza sanitaria divide.

Sono stati in 560 ad iscriversi, in 487 al via con appassionati di nove nazioni nell’evento ‘made in Endu’, società che ha messo radici al Polo del Progetto Manifattura – Green Innovation Factory di Rovereto.

Sul monitor dei partecipanti e degli spettatori il tracciato, filmato di recente, e poi tutte le indicazioni tecniche di distanza, altimetrie, velocità e difficoltà da affrontare. Diversi i campioni che hanno aderito all’invito di Marcialonga Cycling Craft, con Manfred Mölgg molto determinato e che si è visto nella diretta web spesso affrontare in piedi sui pedali le salite più ardite, classificandosi poi 144°. Il già campione del mondo di motociclismo Marco Melandri ha faticato più del dovuto. Sui pedali nella sua Carisolo ha sudato le proverbiali sette camicie, evidentemente gli mancano le discese dove sa osare di più e dove le pieghe gli vengono meglio. Si è ritrovato, alla fine, 187°, ma ugualmente soddisfatto: “è stata una bella esperienza - ha detto - ora cercherò di farmi trovare più allenato per la prossima Marcialonga sugli sci. Lo scorso gennaio mi sono divertito molto, ma ho pagato la stanchezza”.

 

 

La “Virtual” è stata bella da vedere anche in video. Allo start il “pro” bassanese Andrea Pasqualon della formazione belga Circus – Wanty Gobert è stato il più veloce e fino all’imbocco di Moena sembrava essere in gran giornata. Poi, quando la salita verso il San Pellegrino ha mostrato le prime erte, Pasqualon è stato raggiunto, affiancato e sorpassato da Depaul e Barazzuol, col primo che dopo 15 km ha cercato di prendere il largo, con successo. Da dietro nel frattempo faceva capolino anche Bernardini e nei primi dieci si faceva notare pure il triatleta fiemmese Alessandro Degasperi, che a sua volta aveva avvicinato Michelon.

Dopo circa 15 km di pedalate, a Ronchi, Bernardini era davanti a tutti con Depaul e Barazzuol ad inseguire e Degasperi a risalire fino al sesto posto. Il finale non ha cambiato di molto la situazione, con Bernardini a prevalere su Depaul e Barazzuol e l’australiana Meg Brown uno scalino su tutte.

Tra i campioni - lui lo è stato di biathlon e diventato famoso per il commento tecnico dei Mondiali di Anterselva sui canali RAI - c’era Pietro Dutto. Ma anche nelle ‘virtual’ ci sono i problemi meccanici, al via il biatleta ha lamentato un problema ai rulli ed è ripartito con un po’ di ritardo, ma grazie al real time si è piazzato buon 9°. Chi ha dato forfait all’ultimo è stato Cristian Zorzi. Il moenese ha lamentato il mancato arrivo dei rulli, poi ha aggiunto che fare ‘virtualmente’ il San Pellegrino è molto dura, molto più che in bici e così si è divertito a fare il commentatore nella diretta web.

Soddisfatti anche gli organizzatori, col presidente Angelo Corradini e il direttore generale Davide Stoffie a fare i complimenti ai partecipanti e ai tecnici del circuito che hanno inventato questa serie. Non è detto che Marcialonga non prenda buona nota anche per altre occasioni, magari una “Cycling” invernale oppure un’iniziativa simile per la granfondo sugli sci… piuttosto... Nel frattempo il comitato lavora in vista dei prossimi eventi, la 18.a Marcialonga “Running” Coop del 6 settembre e, ovviamente, per la 48.a Marcialonga Skiing del 31 gennaio 2021.

 

Info: www.marcialonga.it