Gli ultimi provvedimenti presi nel nostro Paese per limitare la diffusione del contagio del Coronavirus permetto di praticare «Lo sport e le attività motorie svolti all’aperto, esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro». Si può quindi uscire in bici, ma l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani invita tutti i cicloamotori alla prudenza.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato questa mattina sulla Gazzetta Ufficiale all’articolo I comma III conferma che gli atleti professionisti possono allenarsi regolarmente sul territorio nazionale, provvisti ovviamente di documento, tesserino agonistico e autocertificazione. Tutti gli altri sono invitati a restare a casa: in caso di caduta e/o necessità di assistenza, toglieremmo risorse a un sistema sanitario già allo stremo.
«In questo momento dobbiamo essere ancora più uniti e forti, immagino quanto sia difficile doversi allenare senza sapere quando potrete tornare a correre, ma credo in voi e sono certo che quando riprenderanno le gare darete il massimo per questa Nazione che sta affrontando grandi sacrifici. Quando tutto sarà passato, regalerete un sorriso ai nostri connazionali. Pensate a questo durante questi giorni di sofferenza e incertezza» ha scritto il presidente di ACCPI Cristian Salvato a tutti gli associati.
Le cicliste e i ciclisti della massima categoria si uniscono all’appello del premier Giuseppe Conte, come già fatto da tante personalità pubbliche, al motto di #iorestoacasa. Solo rispettando le regole, usando il buon senso e comportandoci da vera squadra potremo vincere la sfida al Covid-19.