Sarà un brivido, il tempo di un momento, un istante che durerà un lampo, ma per Arabba il passaggio del Giro d’Italia avrà un significato particolare. Lunedì 24 maggio la carovana rosa attraverserà la Valle di Fodom nella 16esima tappa che partirà da Sacile a si concluderà a Cortina d’Ampezzo, non prima di aver conquistato il Passo Fedaia (con il terribile attacco da Malga Ciapela), il Passo Pordoi (dal versante della Val di Fassa) nonché Cima Coppi del Giro, e l’altra grande salita dolomitica, il Passo Giau affrontato dalla Valle di Livinallongo. Salite che sono entrate nella storia del ciclismo, in particolare il Pordoi (2.239 metri) che con l’edizione 2021 festeggia la 41esima presenza nella corsa rosa, di cui 16 volte scalato dal versante veneto. L’esordio del Pordoi risale al 1940 con la 17ª frazione Pieve di Cadore – Ortisei, con Gino Bartali a transitare per primo; dopo la pausa bellica il Pordoi ritorna protagonista e nelle tre edizioni del dopo guerra (1947/48/49) è Fausto Coppi a scrivere il proprio nome nella classifica del GPM.
ARABBA ROSA
Tornando ai giorni nostri, quest’anno Arabba vedrà sfrecciare i girini nel cuore del paese (la discesa dal Pordoi alla valle di Fodom è di 9 chilometri con 33 tornanti) e l’intero villaggio ladino sta lavorando per accogliere il Giro d’Italia anche all’insegna della tanta auspicata ripartenza. Il legame storico tra la corsa a tappe e il paese bellunese ha visto Arabba anche sede di arrivo in due edizioni consecutive: nel 1983 con vittoria del bergamasco Alessandro Paganessi, e l’anno successivo il francese Laurent Fignon che indossò la Maglia Rosa per poi cederla definitivamente a Francesco Moser due giorni più tardi. La località è stata anche sede di partenza nell’edizione del 2008 con la frazione Arabba – Passo Fedaia.
IL PASSO GIAU
Il prossimo lunedì 24 maggio il “gruppo”, presumibilmente sparpagliato, solcherà a tutta velocità la Valle di Fodom e il Comune di Livinallongo del Col di Lana fino al Colle Santa Lucia e in località Ponte Codalonga attaccherà l’ultima asperità della giornata con la scalata al Passo Giau che in poco meno di 10 chilometri (e 919 metri di dislivello) li porterà al valico di 2.233 metri, e da qui una veloce discesa verso il traguardo di Cortina. Nella storia il Passo Giau ha fatto il proprio ingresso nella famiglia delle salite storiche del Giro nel 1973 con la 19ª tappa di Andalo > Auronzo di Cadore e con José Manuel Fuente a transitare per primo sul valico. Con quella di lunedì 24 maggio il Giau raggiunge quota 9 presenze.
ARABBA ACCENDE IL GIRO-E
Ad anticipare il passaggio dei corridori, ci sarà il transito del Giro-E, la corsa a tappe che precede la corsa rosa, riservata a un gruppo di amatori che pedaleranno nei chilometri conclusivi della frazione. La tappa è la Canazei - Cortina d’Ampezzo di 70 chilometri e i partecipanti, dotati di bici da corsa a pedalata assistita, scaleranno il Pordoi, attraverseranno Arabba e, come i professionisti, dovranno conquistare il Passo Giau prima di fiondarsi sul traguardo.
DA ARABBA I BIKE DAY SENZA TRAFFICO
L’arrivo del Giro d’Italia nelle valli intorno ad Arabba sancisce l’avvio della stagione turistica nel cuore delle Dolomiti, che vedrà tre eventi “bike day” a traffico chiuso, attirare numerosi ciclisti nel corso dell’estate. Si inizia con il Dolomites Bike Day sabato 19 giugno con l’anello di 51 chilometri che unisce i tre passi di Campolongo, Falzarego e Valparola riservati ai ciclisti (chiusura traffico 8:30/14:30). Il Sellaronda Bike Day andrà in scena domenica 27 giugno con la tradizionale circumnavigazione del Gruppo del Sella attraverso i quattro passi di Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi (53 chilometri e poco meno di 2.000 metri di dislivello); una seconda versione del Sellaronda Bike Day è programmata sabato 18 settembre con la medesima chiusura delle strade al traffico motorizzato tra le 8:30 e le 15:30.
Per info su questi eventi: https://www.arabba.it/it/info-eventi/eventi-news/eventi/98-0.html
Per maggiori informazioni visita: www.arabba.it