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Oggi un mese da L’Eroica 2015; Giancarlo Brocci ne ricorda le forti emozioni

 

 

Un mese fa a Gaiole in Chianti (Siena) oltre 6200 ciclisti hanno partecipato alla diciannovesima edizione de L’Eroica che ha contato al via collezionisti di forti emozioni da tutta Italia e da 58 diversi Paesi. La ricorrenza è utile ad una breve intervista a Giancarlo Brocci, ideatore de l’Eroica.

Ad un mese da L’Eroica quali sono le emozioni che rimangono più vive nell’animo del suo ideatore? “Il problema, a posteriori, è solo di non cadere nella retorica, nel trovare termini che rendano l'idea senza suonare autocelebrativi”.

Cos’è che ha reso L’Eroica 2015 così piacevole per i suoi 6200 eroi? “L'emozione più vivida? Direi il sorriso, il trait d'union che accomuna il nostro popolo nel suo modo di vivere l'evento. E la pioggia, una quasi new entry, quel sorriso lo ha reso luminoso ancor di più, superando ogni regola di ottica. Orgoglioso di questa bellissima gente e della babele di lingue che si sentiva ovunque, per strada come in ogni angolo”.

Qual è il pregio maggiore de L’Eroica di Gaiole? “Credo che questa edizione sia stata resa speciale dal fatto che ognuno si attendeva qualcosa dalla sua internazionalizzazione come dalla vendita del marchio. Averla riconosciuta, sempre lei, semmai ancor più bella, ha fatto scattare amore spontaneo, quello mai sopito ma che si temeva di poter perdere”.

Oltre 2300 stranieri da 58 Paesi nel 2015 sono un record già vecchio, qual è il prossimo obiettivo? “Gaiole in Chianti sarà sempre l'evento-madre, quello cui non si deve rinunciare, quello che si aspetta un anno perché è lì la festa, quello da cui tutto è cominciato, quello in cui parecchi si sono innamorati della bici e dell'idea di fatica, del ciclismo riscoperto nella sua storia epica. E, inutile rammentarlo ancora, di un percorso permanente inimitabile per cui L'Eroica (elle apostrofo) si è imposta al mondo. Il prossimo grande obiettivo non può essere nei numeri e nella ulteriore mondializzazione. Niente potrà più stupire in questa direzione, già fantastica. L'idea è, piuttosto, che tale passione straordinariamente planetaria ci porti a progettare un ciclismo del futuro capace di tornare ad entusiasmare la gente anche per la sua autenticità ed i suoi valori”.

L’anno prossimo L’Eroica festeggerà vent’anni. Che iniziative sono allo studio? “20 edizioni di Eroica! Spererei di festeggiarle trovando un modo di allargare la partecipazione, ma giusto per far vivere la festa a più gente ancora. In particolar modo mi piacerà pensare che l'impegno futuro di Eroica sia diretto a stare vicino ai giovani, a fare in modo che essa sappia proporsi come elemento di promozione della pratica della bici, per la sua cultura straordinariamente formativa, come stile di vita sana per i nostri nipoti”.

Intanto c’è chi sogna già le Eroiche nel mondo.. “Una delle cose che mi rendono piacevole l'attesa della prossima stagione è l'impegno che mi son preso a pedalare di più, a cercare di fare percorsi più impegnativi nella varie Eroiche. Praticamente in tutte mi sono limitato ai Corti, un po' per rappresentanza, parecchio per scarsa condizione. Penso alla vista Oceano di California, all'esordio in Sud Africa, dove avevo già pedalato la Cape Argus, la bellissima e dura Primavera con tanta strada bianca, il possibile ritorno in Giappone, l'unico dove, alla prima edizione e con una durissima "Torpado", feci i 100 km. In Spagna mi piacerà tornare con lo stesso stile, pulmino e tenda, perché un po' è vero che chi è giovane dentro non invecchia mai... Poi sarà la volta dell'altra grande festa popolare, la Britannia e dovrò farmi qualche Peak di quel District, allungando il mio raggio. A L'Eroica, quest'anno, ho pedalato per la prima volta; spero solo di poterlo rifare, magari fino ai 75 ed al mitico ristoro di Volpaia. Ma confido tanto nello sbarco sudamericano della terza di Novembre: Punta del Este, Uruguay ma non solo, un paradiso di strade bianche in un trionfo di natura forte e tranquilla. Prometto che, se tutto va come in cuor mio sento, là farò il Lungo e sarà il mio personale ringraziamento a questa bellissima creatura chiamata Eroica”.

 

Rivivi le emozioni de L’Eroica 2015: https://www.facebook.com/Eroica/videos/vb.202627749939620/464209370448122/?type=3&theater

 

 

Ufficio Stampa
Livio Iacovella e Angela Towey