Oggi la provincia di Siena ha vissuto l’incontro magico con i magnifici ciclisti de L’Eroica, quest’anno ben 6149 al via da ben 66 Paesi di tutti i continenti: Afghanistan, Albania, Algeria, Andorra, Angola, Antigua&Barbuda, Aruba, Australia, Austria, Azerbajian, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Estonia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Grecia, Guernsey, Irlanda, Isole Cayman, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Messico, Moldavia, Monaco, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Pakistan, Palau, Polonia, Portogallo, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Somalia, Spagna, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Swaziland, Tunisia, Turchia, USA.
Una giornata indimenticabile vissuta pedalando tra le Strade Bianche della Provincia di Siena e gustando i prodotti tipici del territorio declinati entrambi con la forza della suggestione degli eroi del ciclismo epico. Tanto più che oggi i ciclisti sono stati accompagnati a lungo da una fitta pioggerella che ha reso ancora più eroica la pedalata tra Chianti, Crete Senesi e Val D’Orcia. All’arrivo, infatti, tante maschere di fango, sudore e molti con i tratti del viso scavati da una fatica spesso senza limiti: “Qui a L’Eroica ognuno è vincitore e protagonista di un’impresa, è vero – ha commentato Giancarlo Brocci, ideatore della cicloturistica d’epoca più amata al mondo – e questo fa riscoprire loro il sapore dei valori d’un tempo. Ognuno torna a casa con il ricordo di una giornata di forti emozioni. Le stesse emozioni che ispirarono l’epica del novecento ed il duello eroico per eccellenza, quello fra Fausto Coppi e Gino Bartali”.
E’ gente speciale quella che si avvicina al ciclismo d’epoca. Gente che conosce innanzitutto il valore della fatica, scoprendone così la bellezza e che passa un anno intero a sognare il momento di prendere il via a L’Eroica, un’avventura senza eguali.
Pubblica oggi un settimanale del Chianti: “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, ci ha ammonito Bertold Brecht. Sfortunato il Paese che non ha bisogno dell’Eroica, ci viene da dire”. Da martedì, giusto il tempo di recuperare appena la fatica impiegata oggi e si ricomincerà già a parlare dell’Eroica. Quella del 2016. Quella dei vent’anni. Edizione che sarà ancora più speciale del solito. Appuntamento a domenica 2 ottobre.
Ufficio Stampa Livio Iacovella-Angela Towey
Foto Mauro Sani