Matteo Busato, della GS Zalf Desiree, è il nuovo campione d’Italia – categoria Elite (senza contratto) maschile. Originario di Resana, in provincia di Treviso, Busato è nato il 20 dicembre del 1987. Ha vinto il titolo tricolore al termine della volata a due disputata al termine della gara disputata questa mattina a Canicattini Bagni (Sr), nel primo dei due appuntamenti previsti dalla Settimana Tricolore 2011 nel siracusano.
Sul traguardo, al termine dei 155 km di gara, accolto da un nutrito e caloroso pubblico di appassionati, ha preceduto a braccia alzate Stiven Fanelli della Delio Gallina Inox Tonoli e Marino Palandri della Gragnano Sporting Club. La gara è partita da via Vittorio Emanuele alle 9,30, con lo start dato dal sindaco di Canicattini, Paolo Amenta. 75 i ciclisti partiti, in rappresentanza di 37 squadre provenienti da ogni parte d’Italia.
Tra i partenti anche l’atleta locale Corrado Gallo, premiato prima del via dal sindaco Paolo Amenta e dall’assessore allo sport Salvatore La Rosa. “E’ molto bello fare ritorno a casa per correre dinanzi al pubblico amico, dopo aver girato tanto in tutta Italia” ha commentato l’atleta canicattinese. Ad assistere alla gara anche l’ex ciclista Nicola Miceli vincitore tra l’altro di una tappa al Giro d’Italia del 1997, tornato in Sicilia per una visita ai genitori di Canicattini. Cinque in tutto i giri compiuti dai ciclisti, su un circuito in parte cittadino ed in parte ricavato su quello che fu il tracciato del prestigioso “Trofeo Pantalica”.
Primo giro tutto sommato senza particolari sussulti; due gli spunti principali registrati: il primo di Luca Vaccari della Bata Ciclismo, il secondo di Emiliano Betti della Gragnano Sporting Club. Alla fine del primo giro (concluso alla media di 40,434 km/h) un sestetto al comando (formato da Emiliano Betti, Marco Da Castagnori, Antonio Doneddu, Matteo Loda, Fabrizio Venezia, Stefano Di Carlo) con 12 secondi di vantaggio su Michele Gobbi e 30 secondi sul gruppo.
Nel corso del secondo giro si registra quindi l’aggancio, da parte di un altro gruppetto di atleti, della testa della corsa. Quattordici corridori che raggiungono un vantaggio di 25 secondi sul resto del gruppo. Al chilometro 49 il vantaggio aumenta poi a 31 secondi. I fuggitivi all’inizio del terzo giro transitano con un vantaggio di 18 secondi su un primo gruppetto di sei corridori (tra questi anche Gallo); quindi, sgranato, il resto del gruppo. Secondo giro compiuto alla media 41,383 km/h.
Un nuovo tentativo di fuga di un terzetto (Doneddu, Loda. Venezia) ha caratterizzato il terzo giro. 34 i secondi di vantaggio accumulati. Doneddu e Venezia staccano poco dopo anche il compagno di fuga, provando un ulteriore allungo, ma poi pagano lo sforzo compiuto e si fanno riprendere dal gruppetto principale che continua compatto a fare l’andatura. Alla seconda ora di gara la media è fissata sui 42,150 km/h.
Fabrizio Venezia e Paolo Centra sulla salita che conduce al traguardo provano a staccarsi, raggiungendo i 30 secondi di vantaggio. Alla fine del terzo giro (a questo punto della corsa sono 42 i ciclisti ancora in gara sui 75 partenti) la coppia in fuga transita con 29 secondi di vantaggio sull’inseguitore Marino Palandri e 48 secondi su Matteo Loda e Paolo Colonna; poi a seguire tutti gli altri. La media del giro è stata di 40,819 km/h.
Palandri quando mancano 55 chilometri all’arrivo riesce ad agganciare la coppia di fuggitivi; il terzetto mantiene 40 secondi di vantaggio sul gruppo principale.
A 50 chilometri dalla conclusione i fuggitivi diventano cinque in quanto si aggiungono anche Loda e Colonna.
Cambia ancora la situazione in testa ad una quarantina di chilometri dalla fine con i battistrada raggiunti da altri sei corridori (Stiven Fanelli, Antonio Doneddu, Davide Gomirato, Andrea Menapace, Giuseppe Cicciari, Antonino Parrinello). Al chilometro 120 la fuga si conclude e il gruppo ritorna compatto. Alla campanella dell’ultimo giro (il penultimo è stato percorso alla media di 39,687 km/h) sono quattro gli uomini al comando con un lieve vantaggio sul gruppo che giunge sgranato a pochi secondi di distanza.
L’ultimo giro registra una serie di tentativi di fuga, nessuno di questi si rivela decisivo. A dieci chilometri dalla fine sei corridori al comando (Doneddu, Fanelli, Palandri, Busato, Menapace, Centra) con una trentina di secondi di vantaggio sul rimanente gruppo.
Sulla salita finale Doneddu, Fanelli, Palandri, Busato fanno selezione e riescono ad accumulare 52 secondi di vantaggio sul grosso del gruppo. Ulteriore spunto di Busato e Fanelli che giungono da soli al traguardo dando vita ad una volata, vinta allo sprint da Busato. Nel pomeriggio alle ore 14,30 è in programma la gara della categoria Under 23 maschile con la Canicattini Bagni – Melilli “Trofeo Città di Melilli – S. Sebastiano”.
Dichiarazioni podio Canicattini
Matteo Busato (Zalf desiree): “E’ una vittoria che mi ripaga di tutti i sacrifici fatti in questi anni tra i dilettanti. Non era semplice correre da favorito ma sono comunque riuscito a rimanere concentrato e gestire le energie. Il caldo ha fatto la selezione ed reso la gara durissima ma la vittoria si è decisa nell’ultima salita a pochi chilometri dall’arrivo”.
Stiven Fanelli (Delio Gallina): “Corsa dura da interpretare perché c’erano pochi atleti in gara. L’alta temperatura non ci ha agevolato ed il percorso non consentiva lunghe fughe anche perché c’era sempre la possibilità di rientrare. Io ci ho provato ma alla fine mi sono mancate le gambe”.
Marino Palandri (Gragnano sporting club): E’ stata una gara durissima, ho provato più volte ad inserirmi nelle fughe ma tutti i tentativi di attacco sono sempre stati rintuzzati. Bisognava attaccare fin dall’inizio ma il caldo era quasi insopportabile. Nel finale ho provato a riportarmi sui due battistrada ma purtroppo è andata male”.
L’ufficio stampa.
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