Dom12222024

Aggiornamento:07:08:25

Back L'altro pedale Ciclocross S come sabbia&spettacolo: la magia del ciclocross incanta Gallipoli

S come sabbia&spettacolo: la magia del ciclocross incanta Gallipoli

 

 

L’estrema sintesi della quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross disputatasi oggi a Gallipoli è un cerchio. Esattamente la forma più frequente nella quale ci si poteva imbattere scalando le dune del candido litorale jonico, stampata sulle labbra di un pubblico delle grandi occasioni. Si, perché chi ha accettato la scommessa della tappa più a sud del Giro d’Italia Ciclocross 2018 si è ritrovato a bocca aperta per le meraviglie naturali dell’area, per il percorso che farebbe inchinare i maestri della Coppa del Mondo e soprattutto per un livello tecnico espresso dagli atleti che apre spiragli su un futuro molto roseo. A Gallipoli, presso il Caroli Hotels Ecoresort Le Sirenè a farla da padrone è stata una logistica curata nei minimi particolari in un clima di festa che dura ininterrottamente dal fissaggio del primo picchetto. Circa 300 i concorrenti insieme alla promozionale short track per giovanissimi (messa in piedi dalla Ludobike Bisceglie) giunti da tutta Italia per onorare l’impegno organizzativo della ASD Romano Scotti in seno alla Federazione Ciclistica Italiana.

Radici, aria salmastra, insidie nel sottobosco. Dall’altra parte un prato acquitrinoso che non concedeva un attimo per rifiatare. E poi lei, la regina di giornata, a farla da padrone assoluto: sua maestà la sabbia bianca, elemento naturale incastonato nel parco di Torre Sant’Andrea-Lideo del Pizzo che come un valente scultore ha saputo tirar fuori le caratteristiche migliori dei ciclocrossisti in rosa.

Presenti per l’evento la massima carica sportiva regionale, ovvero il presidente della delegazione pugliese CONI dott. Angelo Giliberto, accompagnato dal presidente del comitato regionale della Federciclismo, avv. Oronzo Simeone. Per gli amministratori locali si segnala la presenza del sindaco di Matino (comune confinante) Giorgio Salvatore Toma. «Questa è stata a tutti gli effetti una scommessa vinta. Per noi di Caroli Hotels, per il ciclocross e per tutto il settore turistico salentino, che ha dimostrato di saper destagionalizzare e di saper accogliere eventi altamente spettacolari come il Giro d’Italia Ciclocross – ha raccontato entusiasta il “padrone di casa” Attilio Caroli Caputo - Grazie alla Romano Scotti per aver creduto in noi, ma soprattutto grazie a tutti i ciclisti, gli accompagnatori e i tifosi per la sterminata passione con cui hanno onorato questa terra». Dal canto loro quello dei ragazzi della ASD Romano Scotti è un coro all’unisono: «Ad inizio Giro vi avevamo promesso che quest’anno vi avremmo stupiti. Lo stiamo facendo volta per volta, affinché il ciclocross italiano si rafforzi, acquista maggiore fiducia in sé e spinga questi fantastici ragazzi sempre più in alto. Il livello tecnico mostrato oggi su quello che a tutti gli effetti è il percorso più duro degli ultimi anni dimostra che la buona strada è stata imboccata da un pezzo. Grandissimi tutti, specialmente chi ha accettato la scommessa della trasferta ripagando gli amici del sud, che tante volte percorrono centinaia di chilometri. Ci dispiace per coloro che non sono venuti e che si sono persi un piccolo pezzo di Polinesia del Sud all’interno del fantastico Ecoresort Le Sirenè».

Entusiasti anche due pluricampioni della disciplina del calibro di Daniele Pontoni e Luca Bramati, perfettamente a loro agio su un percorso che ha ricordato i fasti della Coppa del Mondo e del Superprestige. Un calore palpabile, per i due, sin dalla conferenza stampa di presentazione.

 

 

 

ALLIEVI (15-16 anni) – Se qualcuno vuole avere il polso della situazione del movimento crossistico italiano è a questa categoria che deve guardare. Se vuole capire che prospettive di crescita ci sono è nel posto giusto. Certo, perché con l’egregia rappresentanza delle tre macro aree d’Italia, Gioele Solenne per il nord, Lorenzo Masciarelli per il centro e Vittorio Carrer-Ettore Loconsolo per il sud si ottiene uno spaccato mozzafiato. Che questo quartetto fosse una fonte di spettacolo genuino lo si era capito da un bel pezzo, ma la forma fisica che tutti insieme esprimono, supportata da una padronanza tecnica fuori dal comune fa sognare per un futuro roseo tutti gli amanti del ciclocross. Non è un caso, dunque, che al Giro d’Italia Ciclocross la gara degli Allievi sia sempre quella più amata da pubblico, che qui in Puglia ha certamente fatto il tifo per i beniamini di casa in nero-verde, ma che si è lasciato trasportare dalla strenua resistenza della maglia rosa e dalla caparbietà del belga-abruzzese.

Alla fine ha vinto Ettore Loconsolo (team Eurobike) su Gioele Solenne (danni ridotti al minimo per la sua maglia rosa targata ASD Bramati), terzo Vittorio Carrer e quarto si è piazzato il portacolori della Doltcini Stefano Masciarelli. Ma in realtà ha vinto lo spettacolo di una gara eccezionale, superlativa, condotta sempre dalle giovanissime promesse. «È stata davvero combattuta, sia con Gioele Solenne che Lorenzo Masciarelli, con l’ottimo lavoro da scudiero di Vittorio Carrer. Che quartetto, ragazzi, ce le siamo date di santa ragione ma siamo riusciti anche a divertirci». «Oggi dovevo difendere la maglia rosa ma avevo anche avversari agguerriti alle mie spalle. È stata dura, abbiamo fatto un buon ritmo sin dall’inizio» Gli fa eco Solenne «All’ultimo giro non ne avevo più ma ho cercato di difendermi». Copione simile per Vittorio Carrer «verso la fine mi mancava quasi il fiato e ho cominciato a staccarmi, nel tratto di sabbia ho tentato di rientrare, ma nella palude mi sono dovuto arrendere». Una parola a testa per descrivere il tratto sulla sabbia: faticoso (Solenne) apnea (Loconsolo, da correre (Carrer).

Accesissima la sfida tra le donne allieve, con un parterre da far rabbrividire i temerari e tante sorprese. Emerge il nome di Eleonora Ciabocco (Team Di Federico), talmente veloce da ingannare persino i cronisti al primo giro. Alle sue spalle intesa bagarre tra la tricolore Alice Papo(DP 66), la maglia rosa Lucia Bramati (ASD Team Bramati). Ottima quarta Sara Fiorin. «Oggi è stata una grande soddisfazione vincere, non me l’aspettavo nemmeno io. Ottenere questa vittoria è un grande risultato e spero di continuare così sino a fine stagione, ai campionati italiani, visto che la maglia rosa ormai è fuori dalla mia portata – ha spiegato la rivelazione di giornata Ciabocco - Ho cominciato il ciclocross un po’ più tardi, sto crescendo. Il tratto sulla sabbia molto impegnativo, ho cercato di non rischiare eccessivamente, correndo molto a piedi, con la bici in spalle».

 

JUNIORES UOMINI (17-18 anni) – È un fulmine a ciel sereno quello che si abbatte sull’azzurro della DP 66 e interrompe la scia di vittorie (l’unico ad averle conquistate tutte) di Davide Toneatti. Al termine di una gara ad elevatissima intensità, tra le più spettacolari e cariche di spunti tecnici di tutta la giornata, è infatti Luca Pescarmona (Merida Italia Team) ad avere la meglio, con uno sprint che lascia sui pedali l maglia rosa, privandolo a tutti gli effetti della matematica conquista del titolo (distante solo un punticino). Ma anche in questo caso la gara è stata a lungo guidata da un poker d’assi (Toneatti, Pescarmona, Verre e Cassol), infiammando il pubblico nei passaggi più tecnici. Un po’ alla volta il lucano ha mollato le redini e Pescarmona si è trovato stretto nel gioco di squadra di casa Pontoni, emergendo di prepotenza all’ultima curva (preceduta da un insidioso ostacolo). «Son molto felice, è da tanto che cercavo questa vittoria. Purtroppo sono andato via solo all’ultima curva, l’ho studiata bene ma non riuscivo a fare la differenza – spiega infatti l’alfiere della Merida Italia Team - Ieri sembrava che il prato finale fosse la parte più comoda per recuperare in vista di un dell’arrivo, ma non è stato così perché oggi c’era molta acqua. Pedalare in riva al mare è stato bellissimo, io mi trovo molto bene a correr a piedi. Dedico la vittoria al mio preparatore Davide Arzeni, al mio papà e a tutta la squadra e i suoi sostenitori». Da segnalare la prestazione eccellente di Daniele Pugliese (Narducci), corridore locale, compaesano di Vito di Tano, quinto al traguardo e soprattutto non molto distante dai primi.

 

DONNE OPEN – A vederle pedalare, con un sorriso serafico e le guance sempre rosse una e con una grinta da far paura l’altra, sembrano quasi l’acqua santa e il diavolo. È questo lo spettacolo offerto da Sara Casasola (la prima) e Gaia Realini (la seconda) nella gara riservata alle donne open. Due danzatrici a pedali sulla sabbia jonica, quasi incuranti della difficoltà del terreno che dimostrano di valere tutto il colore delle maglie che indossano (Rosa e bianca). Sara Casasola(DP 66), porta a casa la terza vittoria assoluta e così commenta: «Oggi è stata veramente molto dura, anche perché il percorso si è rivelato molto insidioso e impegnativo e non lasciava nemmeno un attimo di respiro. Complimenti alla Romano Scotti perché è venuta una bella gara e sono molto felice per come si è conclusa. Ringrazio la DP 66 e tutti gli sponsor che ci permettono di correre sempre al meglio. Questo posto è fantastico, ci farò un pensierino per le prossime vacanze. Il viaggio è stato lungo ma ne è valsa la pena!». Terza Letizia Brufani (GS Lu Ciclone), che torna a fare capolino sul podio del Giro d’Italia Ciclocross dopo le eccellenti prestazioni del 2017.

GIOVANISSIMI G6 (12 anni) – La festa pugliese inizia sin dalle prime battute di giornata, con Daniele De Feudis (Ludobike Bisceglie) che si impone prepotentemente nella gara dedicata alla categoria G6 promozionale. Il biscegliese ha preceduto altri due atleti che si sono già messi in luce nel 10° GIC: Fabrizio Laino (2°, Ciclo Team Valnoce) e Stefano Masciarelli (3°, Amici della bici junior). Tra le ragazze vittoria per Sara Tarallo (Team Bike Civitavecchia) su Chiara Radesca (ASD Marco Pantani) e Sara Tedone(Cavallaro), tanti bei nomi che renderanno più viva che mai la categoria esordienti nell’anno che verrà.

ESORDIENTI (13-14 anni) – La Cicli Fiorin fa bottino pieno, elemento fondamentale in chiave classifica generale a squadre. Tra i maschietti si è rivisto lo strapotere della coppia Alessandro Mario DanteMatteo Fiorin, con la maglia rosa sempre più sulle spalle del primo, alla quarta vittoria consecutiva. Alle spalle della corazzata Fiorin un preziosissimo podio per il laziale Simone Vari (Race Mountain Folcarelli). Fiorin in prima linea anche tra le ragazze: Federica Venturelli vince, convince e stringe sempre più la zip della maglia rosa. Con una dedica specialissima: «La parte più dura è stata quella sulla spiaggia, con la sabbia, perché la maggior parte era da fare a piedi. Ma mi sono divertita tanto anche nella zona con l’erba, anche se ce n’era ben poca, con così tanta acqua da sembrare uno stagno. Questa vittoria merita una vittoria speciale, alla mia scuola, a tutti i miei professori che mi sostengono nel progetto “Eccellenze Sportive”, che aiuta gli studenti-atleti a conciliare la scuola e lo sport. E ringrazio anche il Miur, Ministero dell’Istruzione, che ha reso possibile tutto ciò diffondendo il progetto nelle scuole». Alle sue spalle il podio si è completato con l’eterna sfidante Aurora Pallagrosi (Team Mountain Civitavecchia) e Gaia Santin (ASD DP 66 Giant Rigoni).

UOMINI OPEN – Interessantissima sfida a quattro nella gara dedicata agli under e agli élite, in cui nelle primissime posizioni si è rivista la sfida consueta Antonio FolcarelliMatteo Vidoni, ma soprattutto due volti noti del cross come Stefano Capponi (Pro Bike) e Fabio Zampese (Bike Pro Action). Dopo essere andati in fuga nelle prime battute di gara, i due under hanno dovuto tenere a distanza gli avversari più esperti, che per tutti i sei giri sono riusciti a contenere il distacco sotto i 6 secondi. Colpo di scena all’ultimo giro, con il contemporaneo allungo di Capponi e il guasto per Vidoni: via libera per la maglia rosa, che conquista la terza vittoria in sei tappe e secondo posto per un Capponi grintoso come non lo si vedeva da tempo. Pregevole bronzo per Vidoni, che conferma la seconda piazza in classifica generale e porta punti preziosi alla sua squadra per l’Italiano di Società.

GARA MASTER – Grande assente di giornata Massimo Folcarelli, saldamente in rosa anche a Mol, in Belgio, dove si è recato per la rassegna iridata dei cicloamatori. Fa festa la Puglia a Gallipoli, con Maurizio Luigi Carrer (team Eurobike), che ritrovando la vittoria al Giro d’Italia Ciclocross dopo un anno di assenza contende la seconda posizione generale al rivale Gianni Panzarini (Drake Team Cisterna), 2° sul traguardo gallipolino. Terza una vecchia conoscenza del ciclocross locale, già organizzatore dei campionati italiani 2015, Biagio Palmisano (Narducci). Nella prima fascia, invece, il rosa è sempre più splendente per il laziale Giovanni Gatti (Team Castello Bike Race Mountain), che ha preceduto Leonardo Caracciolo (Centro Bici Terni) e il pugliese, sempre Narducci, Roberto Semeraro.

Elis Simeoni (Sacilese Euro 90) batte nuovamente Sabrina di Lorenzo (ASD Di Lorenzo) tra le ragazze master anche se non riesce a garantirsi ancora la matematica conquista della maglia rosa. Terza la debuttante locale Zeila Ruggiero (Nardelli Sport Total Bike).