Nell’ambito della fase di ristrutturazione dei suoi diversi bracci operativi, Acsi settore ciclismo, si sta dando davvero da fare. Poco più di sei mesi dopo dall’assegnazione dell’incarico di responsabile nazionale Acsi all’avvocato Emiliano Borgna ed il quadro degli interventi per riorganizzare il settore è ben chiaro. L’obiettivo principale del mandato di Borgna è quello di fare chiarezza e ripristinare l’efficienza dell’apparato tecnico, organizzativo ed amministrativo di Acsi. I temi sono piuttosto scottanti: dal nuovo organigramma nazionale, alla segreteria organizzativa, ai responsabili degli organi disciplinari, ai diversi responsabili, ai calendari e relativi regolamenti, alle divise dei giudici di gara. Ma le questioni da affrontare, durante il suo mandato, sono tante altre ancora. Una riorganizzazione che, come detto, non può prescindere neppure dall’aspetto legato all’immagine, dovendo, in tal modo, recuperare il suo essere ente di promozione sportiva con azioni volte, appunto, all’ampliamento del bacino di potenziali sportivi che gravitino all’interno di Acsi. E le attività intraprese in questo senso, spingono l’associazione ad un livello superiore, stante il fatto che gli strumenti utilizzati per intraprendere questa strada, sono una vera novità per il settore. Le azioni, previste in occasione dell’apertura del tesseramento 2014, sono volte a regalare benefici e, dunque, ad assegnare un quid in più a chi sceglie di entrare a far parte di Acsi settore ciclismo. In tale direttiva rientrano ad esempio le convenzioni con importanti brand del mondo ciclistico. Essere in possesso della tessera Acsi, nel 2014, sarà sinonimo di convenienza rispetto all’acquisto di prodotti reperiti presso i rivenditori di marchi convenzionati. Inoltre grazie ad accordi stretti da Acsi settore ciclismo con enti territoriali ed aziende del territorio. Insomma, l’intento di Acsi settore ciclismo, è quello di promuovere la pratica sportiva e, nello specifico, quella sui pedali e, al contempo offrire a chi sceglierà nel 2014 di associarsi, tutta una serie di vantaggi che vogliono mettere in condizione il ciclista affiliato di salire in sella potendo vantare agevolazioni e rendendolo in tal modo “riconoscibile”.
Questa attività, come detto in precedenza, sarà l’ulteriore tassello di un programma più ampio di riorganizzazione dell’Ente che ha già affrontato questioni importanti. Ricordiamo infatti la questione delle ammiraglie, affrontata cercando di porre un limite a quel professionismo esasperato che negli ultimi anni ha fatto capolino anche nelle granfondo. Si è dunque ideata una normativa che disciplinasse la presenza di questi mezzi in gara, ciò mediante un regolamento che livellasse invece i granfondisti all’interno delle competizioni, non dimenticando al contempo l’aspetto della sicurezza, tutelando in questo modo i partecipanti dai rischi che i mezzi privati potrebbero creare. La necessità fondante è quella di riportare questo tipo di manifestazioni ad uno spirito di sano divertimento. Altro punto importante, l’organizzazione di Acsi ciclismo, visto che parliamo di un settore nato ex novo e che aveva bisogno di essere totalmente strutturato. Per ciò che concerne gli aspetti burocratici, è stato aperto il nuovo conto corrente intestato ad Acsi Settore Ciclismo così come stanno facendo i diversi responsabili provinciali. L’intera attività del 2013 è stata altresì impostata nel rispetto di tutte le regole dell’ordinamento sportivo, così come condiviso tra gli Enti di Promozione Sportiva che partecipano al tavolo della Consulta del Ciclismo. Specifica informativa è stata altresì rivolta al divieto di utilizzo dei loghi Acsi Settore Ciclismo unitamente a quello Udace, in quanto solo il primo è legittimato ed autorizzato a comparire sui volantini delle gare e sulla cartellonistica in genere e alla partecipazione alle gare di coloro che hanno scontato la propria squalifica per reati in materia di doping.
La volontà, così come era stata espressa in precedenza dal referente nazionale, Borgna, è quella di “continuare sulla strada intrapresa e perfezionare quello che è stato fatto in questi mesi. Si tratta di affrontare vari aspetti, alcuni dei quali possono apparire come formalismi dal punto di vista pratico, ma, in ogni caso, rischiavano di creare confusione e problemi.»
Fonte: Nicoletta Brina