Con un memorabile uno-due la Bardiani-CSF ha dominato la tappa regina del Tour of Utah, da Heber Valley a Snowbird Resort (sesta e penultima). Giulio Ciccone ha trionfato in solitaria, seguito a 35” dal compagno Simone Sterbini e in terza posizione, a 41”, da Powless (Axeon-Hagens), coronando nel migliore dei modi una giornata super per tutto il #GreenTeam.
“Abbiamo costruito questa vittoria sin dal primo km e ripaga tutti gli sforzi fatti qui in Utah per emergere. Ogni giorno ci abbiamo provato, lottato e mai smesso di crederci. Abbiamo corso da grande squadra e aver condiviso il podio con Sterbini è stata la ciliegina sulla torta” ha spiegato Ciccone, al suo secondo successo da prof dopo la tappa al Giro d’Italia l’anno scorso a Sestola.
L’attacco di Giulio è stata l’ultima azione che ha visto protagonista la Bardiani-CSF. La fuga di Luca Wackermann e Simone Velasco ha caratterizzato la tappa nella prima parte; la gestione della corsa da parte degli stessi con Lorenzo Rota e Simone Sterbini l’immagine più bella del finale.ù
“Ho affrontato l’ultima salita con regolarità. I miei compagni stati eccezionali, hanno svolto un lavoro preparatorio impeccabile senza il quale sarebbe stato tutto molto complicato. Il forcing di Sterbo è stata la rampa di lancio. Ai -5 km ho voluto testare i miei avversari, capire chi ne aveva ancora. Vedendo che nessuno mi seguiva, ho tirato dritto” ha aggiunto Ciccone.
“La condizione c’è e i test in ritiro ne avevano già dato conferma. Molto più importante l’essermi sbloccato mentalmente dopo un avvio di stagione complicato e un prosieguo dove faticavo ad ingranare. Può sembrare superfluo dirlo, ma questa vittoria è un toccasana per me e credo per l’intera squadra. Ora dobbiamo concentrarci sul finale di stagione, viverlo con intensità perchè ogni corsa sarà un’occasione da sfruttare. Per me, il bollino rosso è già sul Lombardia”.
Alla gioia per la vittoria di Ciccone si aggiunge in casa #GreenTeam la soddisfazione per la prestazione maiuscola di Sterbini, perfetto gregario per Giulio e coraggioso attaccante alla conquista del secondo posto.
“Il mio obiettivo era solo mettere Cicco nelle migliori condizioni e poi difenderlo nel caso in cui qualcuno volesse riprenderlo. Quando ha attaccato, ho visto che gli altri faticavano a tenere un ritmo sostenuto. Ho temporeggiato, aspettato che Giulio guadagnasse e poi, senza compromettere la sua azione, ho sfruttato il vuoto che c’era. Sono felicissimo per la squadra e per quello che sono riuscito a fare: avanti così”.
Il Tour of Utah vivrà oggi l’atto finale con il circuito nella capitale Salt Lake City, 118 km. In classifica generale Ciccone, grazie alla sua impresa, ha guadagnato quasi venti posizioni passando al sesto posto, a 2’16” dal leader Britton (Rally Cycling).