C’è soddisfazione in casa Valcar – PBM, perché con tre atlete nelle prime venti classificate il team blu fucsia è la squadra italiana che ha piazzato più atlete ai Campionati Italiani 2017 per donne professioniste.
Certo, questo non è un dato così significativo a livello assoluto, ma è significativo per un team al debutto nella categoria che punta a valorizzare le atlete più giovani e che ha quindi margini di miglioramento nei prossimi anni.
La migliore delle ragazze dirette da Davide Arzeni è stata Dalia Muccioli che pare finalmente completamente recuperata a buoni livelli e quindi in forma per l’imminente inizio del Giro Rosa, la versione femminile del Giro d’Italia (al via della corsa rosa ci saranno Arzuffi, Cavalli, Cretti, Muccioli, Persico, Pollicini e Zanettin).
Dalia si è piazzata in nona posizione, ma ciò che conta di più è che ha concluso la corsa nel gruppetto delle migliori che inseguiva Elisa Longo Borghini.
La medagliata di Rio infatti è stata di gran lunga la più forte, staccando tutte in salita e vincendo meritatamente il tricolore. C’è però da sottolineare che un piccolo contributo all’azione della Longo Borghini è stato dato da Elisa Balsamo, l’atleta Valcar – PBM che eccezionalmente, come prevede il regolamento per i Campionati Italiani, ha corso con la casacca delle Fiamme Oro, la stessa quindi della Longo Borghini.
Ebbene, Elisa Balsamo ha confermato ancora una volta il suo incredibile talento. Pur essendo al 50-60% delle sue potenzialità con un allenamento decisamente ridotto perché proprio in questi giorni sta svolgendo gli esami di maturità al liceo classico (per la stessa ragione non prenderà parte al Giro Rosa nella speranza invece di competere per i Campionati Europei U23), Elisa ha forzato l’andatura sulla salita per preparare il campo all’attacco della Longo Borghini. E l’azione è stata micidiale, perché la cuneese ha letteralmente messo in fila le avversarie, facendo una selezione incredibile sulla testa della corsa. Nonostante lo sforzo Elisa Balsamo ha ancora avuto la forza di concludere in ventesima posizione.
Infine la terza atleta nelle venti è Chiara Zanettin. La diciannovenne vicentina che frequenta la facoltà di medicina all’Università di Padova ha mostrato una condizione di forma molto più che dignitosa per l’imminente Giro Rosa, andando a concludere in 16esima posizione.
Un cenno infine lo merita anche Silvia Pollicini, la più giovane professionista del mondo (è nata il 31 dicembre 1998) perché è stata a lungo in fuga, dimostrando ancora una volta il suo spirito di sacrificio a favore delle compagne.
Uno spirito di sacrificio reciproco che purtroppo è completamente mancato nel campionato italiano delle donne junior.
Dopo una serie di malintesi nelle fasi conclusive della corsa le ragazze conquistano una buon quarto posto con Gloria Scarsi e un quinto posto con Chiara Consonni, ma la sensazione è che si potesse correre meglio.
Certo, neanche correndo in maniera impeccabile difficilmente sarebbe potuta arrivare la vittoria (Letizia Paternoster ha dimostrato di essere la più forte atleta classe 1999) e probabilmente sarebbe persino arrivato un risultato inferiore.
Ma questi sono sicuramente piccoli errori che faranno migliorare ancor di più le nostre junior a cui è andato il merito di entrare nelle dieci al campionato italiano junior con Barbara Malcotti, settima, Nicole Fede, ottava, e Valentina Iaccheri, decima.