Gio01162025

Aggiornamento:11:47:23

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Kump coraggiosamente in fuga, Rui regolare sul Terminillo

C'era un velocista in fuga per l'UAE Team Emirates nella 4^tappa della Tirreno-Adriatico, l'impegnativa Montalto di Castro-Terminillo di 171 km.

Marko Kump non si è fatto intimorire dalle tre ascese del percorso (Colonnetta dopo 57 km di gara, Piè di Morra dopo 127,5 km e la salita finale ai 1675 metri di altitudine) e dal forte vento contrario che spirava sulla prima parte di gara.
Lo sloveno dell'UAE Team Emirates è fuorisucito dal gruppo subito dopo il via accodandosi agli altri fuggitivi Ballerini, Maestri, Marangoni, Gioux e Mamykin, per un'azione che ha toccato gli 11' di vantaggio (foto Bettini).

Kump ha mostrato una buona condizione rimanendo in testa alla corsa assieme a Ballerini e Mamykin quando la fuga si è spezzata e si è arreso solo nel tratto di approccio alla sallita finale, staccandosi dagli altri fuggitivi, raggiunti comunque dal gruppo lungo l'ascesa del Terminillo.

La salita conclusiva è stata infatti imboccata dal gruppo principale ad alta velocità e ben presto in testa alla corsa sono rimasti solo i migliori scalatori.
Rui Costa è stato ben scortato dai propri compagni di squadra fino all'inizio dell'ascesa finale, poi si è destreggiato bene pedalando nelle prime posizioni fino ai -5 km.
Di fronte a una serie di scatti, il portoghese ha preferito non rischiare fuorigiri e ha proseguito con un passo regolare, che lo ha portato al traguardo in 17^ posizione a 1'22" dal vincitore e nuovo leader della classifica generale Quintana.

"Sapevo di arrivare a questa tappa con una condizione inferiore agli altri scalatori, essendo in recupero dopo il problema influenzale che mi ha debilitato prima della Tirreno-Adriatico - ha spiegato Rui Costa - Oggi ho comunque voluto verificare le potenzialità delle mie gambe: fino ai 5 km dall'arrivo, sono stato bene, poi sono iniziati gli allunghi e ho pensato di evitare di andare fuorigiri, gestendomi fino all'arrivo".

Questo il commento di Kump: "La fuga è nata al primo scatto, mi sono accodato e abbiamo preso un buon margine sul gruppo.
Il vento era forte e soffiava in direzione contraria alla corsa, ma la collaborazione tra fuggitivi ci ha consentito di viaggiare a buona velocità.
Sapevamo che il gruppo avrebbe accelerato in vista della salita finale, così ci siamo concentrari sul proseguire in maniera regolare il più a lungo possibile.
La salita non è propriamente la mia specialità, comunque ho pedalato bene nelle prime due ascese di giornata, è stata una tappa utile per dare visibilità alla squadra e comunque vale la pena di tentare sempre fino in fondo di creare situazioni positive che possano portare a fare risultato".

Curiosità: a guidare i corridori da una delle due ammiraglie dell'UAE Team Emirates c'era anche oggi Marco Marzano, il quale proprio sul Terminillo conquistò il successo di tappa che gli permise di conquistare nel 2004 il Giro d'Italia per dilettanti.

Anche la 5^tappa creerà selezione: 209 km con partenza da Rieti, prima parte di gara con altimetria ondulata, poi la salita di Montelparo (137,6 km), il muro di Capodarco (179,3 km) e quindi le dure pendenze delle salite attorno a Fermo, località dove si concluderà la tappa.
Il percorso della frazione porterà i corridori nelle zone devastate nei mesi scorsi dalle scosse di terremoto.

ORDINE D'ARRIVO
1- Quintana 5h27'22"
2- Thomas 18"
3- Yates A. 24"
4- Uran s.t.
5- Spilak 29"
17- Rui Costa 1'22"
31- Laengen 3'02", 107- Marcato 20'22", 116- Modolo 20'54", 129- Mohoric 22'26", 142- Kump 26'37", 163- Ferrari s.t., 165- Ganna s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1- Quintana 16h34'46"
2- Yates A. 33"
3- Pinot 56"
4- Castroviejo 1'01"
5- Dennis 1'06"
20- Rui Costa 2'19"