Il corridore dell'UAE Team Emirates nato alla latitudine più settentrionale è stato il primo atleta della squadra a tagliare il traguardo della Classica del nord che si disputa più a sud, ovvero le Strade Bianche.
Il norvegese Vegard Stake Laengen, nato a Oslo (latitudine 59° 54' 45 N) ha chiuso al 16° posto l'affascinante corsa toscana (foto Bettini), da quest'anno inserita nel calendario World Tour.
Il livello di difficoltà della gara (175 km con partenza da Siena e arrivo a Siena in Piazza del Campo), rappresentato principalmente dagli 11 tratti sterrati (totale 61,9 km), è stato innalzato dalle condizioni atmosferiche: la pioggia ha sferzato la gara, trasformando la bianca polvere in un fondo scivoloso.
La formazione emiratina non è riuscita a essere rappresentata nella fuga di 6 corridori che ha condotto a lungo la gara, nonostante la presenza di Durasek, Troia, Modolo e Ravasi negli scatti iniziali.
Alle spalle dei fuggitivi, il gruppo principale si è sgretolato lungo i passaggi sugli sterrati e si è spezzato in occasione di alcune cadute; solo Laengen ha avuto modo di pedalare nella scia dei favoriti fino a 20 km dal termine, momento nel quale Wellens, Stybar, Van Avermaet e Kwiatowski hanno dato vita alla battaglia decisiva, vinta da Kwiatkowski con un allungo nell'ultimo tratto sterrato.
Oltre a Laengen (16° a 5'41"), hanno visto il traguardo anche Marcato (47°) e Mohoric (80°).
"Eravamo consci di dover anticipare per poter ambire a un risultato nella top 10: nonostante i tentativi, non siamo riusciti a entrare nella fuga principale - ha commentato Maini, direttore a Siena dell'UAE Team Emirates assieme a Righi - Le squadre dei favoriti hanno lasciato spazio alla fuga, poi hanno accelerato veementemente e il gruppo è esploso: bravo Laengen a resistere a lungo all'alto ritmo e a chiudere al 16° posto.
Vegard ha potuto contare sulla sua potenza per evitare che la bici slittasse sulla strada bagnata, ma la sua stazza non l'ha certamente favorito nella guide del mezzo nei tratti più delicati del percorso: il bilanco della sua gara è quindi più che buono.
Da sottolineare come, in una gara nella quale il mezzo meccanico e tutta la componentistica sono sottoposti a forti sollecitazioni, abbiamo dovuto fronteggiare solo una foratura, oltre a un salto di catena che ha costretto Mohoric, uno dei nostri uomini di punti, a rincorrere e spendere molte energie in una fase di gara nella quale il gruppo principale viaggiava a forte velocità".
ORDINE D'ARRIVO
1- Kwiatkowski 4h42'42"
2- Van Avermaet 15"
3- Wellens 17"
4- Stybar 23"
5- Dumoulin 1'26"
16- Laengen 5'41"
47- Marcato 13'38", 80- Mohoric 22'52", Ravasi dnf, Troia dnf, Niemiec dnf, Modolo dnf, Durasek dnf