A distanza di due anni il bresciano Sonny Colbrelli (Bardiani CSF) torna a vincere il Gran Premio Città di Peccioli – Coppa Sabatini, giunta alla 64esima edizione, grazie ad uno spunto irresistibile col quale si è lasciato alle spalle, in maniera netta, Andrea Pasqualon (Team Roth) e lo spagnolo Carlos Barbero Cuesta (Caja Rural), a termine dell’insidiosa volata in cima alla collina di Peccioli. Ottimo il quarto posto del giovane Under 23 azzurro Andrea Vendrame.
In virtù della vittoria odierna, Colbrelli è anche il vincitore della classifica finale dellaChallenge Memorial Alfredo Martini. L’austriaco Felix Grosschartner (CCC Sprandi Polkowice) è stato premiato come miglior giovane della corsa.
Alla partenza dallo Stadio Comunale di Peccioli prendono il via 130 corridori. A dare lo start il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni e un’ospite d’eccezione, la pratese Vittoria Guazzini, 16enne campionessa italiana di ciclismo su strada della categoria Donne Allieve, la cui madre è proprio originaria del paese della Valdera. Tra i partecipanti grandi nomi come quello dello scalatore sardo Fabio Aru, col compagno Diego Rosa dell’Astana, Giovanni Visconti, Damiano Cunego, il velocista Mark Cavendish e gli altri italiani Sonny Colbrelli e Francesco Gavazzi, recentemente vincitori rispettivamente della Coppa Agostoni e del Memorial Pantani.
Da percorrere 196 chilometri. Primo tratto in linea inedito, ad anticipare i due classici circuiti finali: il primo di 21,700 chilometri da ripetere 3 volte con la salita di Terricciola e il secondo conclusivo di 12,200 chilometri da ripetere 6 volte.
La giornata inizia purtroppo male per l’azzurro Vincenzo Albanese, vittima di una caduta dopo soli 8 chilometri e trasportato in ospedale di Pontedera (gli sono stati applicati tre punti di sutura al mento e poi è stato subito dimesso). Al chilometro 19 nasce la fuga che terrà banco per quasi l’intera giornata: a comporla l’altro azzurro Davide Ballerini, il comasco che già ieri si era inserito nell’attacco di giornata dell’ultima tappa del Giro della Toscana, e l’uruguaiano Fabricio Ferrari Barcelo della Caja Rural. Al chilometro 48 il loro vantaggio massimo è di 13’40”. Poi si mettono in testa al gruppo Movistar Team e Ag2R La Mondiale a dettare il ritmo del gruppo e a ridurre il gap. Bella l’azione dei due battistrada, ma nei giri finali il passo imposto dal gruppo è inesorabile e il divario scende.
A meno 2 giri dalla conclusione tra la coppia Ballerini-Ferrari ed il gruppo ci sono 58 secondi. Nel corso del penultimo giro, a meno 20 chilometri dall’arrivo, si forma un tandem di immediati inseguitori composto da Marco Frapporti (Androni Sidermec) e Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini), ma il gruppo concede loro poco spazio. Quando suona la campana e inizia l’ultimo giro, Ballerini e Ferrari conservano solamente 15 secondi di vantaggio sul gruppo. L’ultimo ad arrendersi è Ballerini che prova a spremere le ultime energie rimaste, ma non basta e il gruppo torna compatto a cinque chilometri dalla conclusione.
È volata di un gruppo, forte di una sessantina di corridori, Colbrelli esce già primo dall’ultima curva e non ce n’è più per nessuno. Il bresciano va a scrivere per la seconda volta in carriera il suo nome nel prestigioso albo d’oro della Coppa Sabatini come già avevano fatto in passato corridori del calibro di Bitossi, Argentin, Fondriest, Konyshev e Visconti.
ORDINE D’ARRIVO
1. Sonny Colbrelli (Bardiani CSF) km 195,900 in 4h51’45” media 40,288 km/h
2. Andrea Pasqualon (Team Roth)
3. Carlos Barbero (Caja Rural Seguros RGA)
4. Andrea Vendrame (Nazionale Italia)
5. Jonathan Hivert (Fortuneo Vital Concept)
6. Jan Bakelants (Ag2r La Mondiale)
7. Franco Pellizotti (Androni Sidermec)
8. Francesco Gavazzi (Androni Sidermec)
9. Kristian Sbaragli (Team Dimensione Data)
10. Roman Maikin (Gazprom RusVelo)
BARDIANI-CSF La Bardiani-CSF e Sonny Colbrelli hanno firmato una nuova impresa. Sul traguardo di Peccioli il bresciano ha conquistato oggi la 64ma edizione della Coppa Sabatini bissando così il successo del 2014. Colbrelli, sostenuto alla grandissima da tutti i suoi compagni, ha vinto nettamente la volata finale lasciandosi alle spalle Pasqualon (Team Roth) e Barbero (Caja Rural). Sesto centro stagionale per lui, nonchè record personale di successi in una stagione, e undicesimo per la Bardiani-CSF.
“Questa tre giorni in Toscana pareva stregata” ha affermato Colbrelli. “Nelle due tappe del Giro non ci siamo mai risparmiati, abbiamo cercato di fare la corsa, ma la vittoria sfuggiva. Il timore oggi era patire la fatica, ma la voglia di far bene ha prevalso. I miei compagni meritano un plauso per il bellissimo lavoro che hanno fatto. Ci siamo presi la responsabilità della corsa nella fasi calde e la vittoria è il miglior riconoscimento che potessimo avere”.
Il successo odierno è solo l’ultimo di una striscia iniziata a febbraio con il GP di Lugano ma che ha vissuto il suo clou da agosto con due successi al Tour du Limousin, uno al Tour du Poitou-Charentes e la Coppa Agostoni.
“Poco dopo il Tour de Pologne, riguardando i risultati ottenuti fino a quel momento, mi ero prefissato di chiudere la stagione vincendo almeno altre due corse. Ne sono arrivate cinque, ed è qualcosa che va oltre ogni più rosea previsione. Non è la prima volta che godo di una condizione così buona, ma ciò che sta facendo la differenza è il feeling con i compagni. Stanno andando forte, mi supportano e mi danno fiducia: sono le condizioni ideale per un corridore”.
“L’unico rammarico che ho riguarda il campionato europeo dove volevo e potevo fare meglio. Viste le prestazioni di questi giorni, l’unica spiegazione che posso dare è che sia stata una giornata storta”.
Nei programmi della Bardiani-CSF ora Giro dell’Emilia, GP Beghelli, Tre Valli Varesine, Milano-Torino, Gran Piemonte e Il Lombardia, ultimo atto della stagione. Eccezion fatta per la classica emiliana, la Milano-Torino e la “classica delle foglie morte”, Colbrelli sarà al via di tutte le prove.
WILIER SOUTHEAST Poca fortuna per la Wilier Triestina – Southeast nella Coppa Sabatini – Gp Città di Peccioli dove un grande Daniel Felipe Martinez è andato vicino al colpo grosso ma i suoi sogni si sono spenti a 500 metri dall’arrivo. La corsa, caratterizzata da una fuga di due corridori che è stata ripresa dal gruppo nei km finali, si è decisa sullo strappo che portava all’arrivo ed è li che il giovane colombiano ha provato ad evadere.
La pronta reazione del plotone ha impedito a Martinez di ottenere la sua prima vittoria in carriera e così il migliore dei nostri è stato Filippo Pozzato, 15°. Cercheremo una pronta rivincita già da sabato al Giro dell’Emilia con il classico arrivo sul San Luca.