SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) – La Granfondo del Durello festeggia la sua undicesima edizione (domenica 28 aprile) con una sorpresa riservata agli amatori più accaniti. Rimangono due i percorsi a disposizione degli atleti iscritti, ma l’itinerario “Granfondo” è stato completamente rinnovato. “In questo modo – dicono dal comitato organizzatore dell’Asd Basalti – gli appartenenti alle categorie amatoriali potranno pedalare su un tracciato ammorbidito rispetto all’anno scorso ma soprattutto pensato per essere alla portata di tutti”. Tuttavia, non è da sottovalutare l’aspetto tecnico: anche chi sale in mountainbike per dare sfogo all’agonismo più accanito, oppure gli stesi professionisti delle ruote grasse, troverà pane per i propri denti. Non a caso il 90% del percorso risulta sterrato e totalmente immerso nel verde dei boschi a cavallo tra la Val d’Alpone e la Valle del Chiampo.
Ma parliamo un po’ dei due percorsi: il “lungo” è di circa 44 chilometri e 1300 metri di dislivello mentre il “corto” scende a 23 chilometri e 1000 metri di dislivello. Dicevamo che l’itinerario corto è rimasto pressoché invariato (vi è una piccola modifica legata ad un problema tecnico), mentre il tragitto di più alto cronometraggio ha subìto profonde variazioni. Per quanto riguarda lo “start”, la tradizione rimane piuttosto inalterata: partenza da via Quattro Novembre, nel pieno centro di San Giovanni Ilarione, dove avrà luogo anche l’arrivo. Ad onor del vero, le prime pedalate saranno “dimostrative”: un breve carosello composto da un colorato serpentone percorrerà le vie del paese, per poi transitare nuovamente sotto l’arco di partenza in direzione Vestenanova per l’avvio ufficiale del cronometraggio (MySDAM mediante tecnologia MyLaps). Immediato il transito accanto agli spettacolari basalti colonnari (patrimonio del Parco naturale della Lessinia), per poi svoltare su strada asfaltata in direzione Castello. Si sale: l’asfalto sarà presente solo per i primi 3 chilometri (e 120 metri di dislivello), per poi passare su strade sterrate che non presentano particolari difficoltà tecniche. Sempre in salita, la prima.
Sette chilometri percorsi e si raggiunge la Località Bacchi (350 metri di dislivello), da cui inizia un’avvincente e divertente discesa fino a raggiungere Località Nogarotto (siamo al decimo chilometro). Seconda salita di giornata: il percorso si inerpica per due chilometri (250 metri di dislivello) verso Vestenanova per poi ridiscendere verso la frazione di Mistrorighi in Provincia di Vicenza (comune di Chiampo). Ed ecco la terza cresta: al chilometro 18 arriva il monte Corpegan (che si trova al confine tra la provincia veronese e quella vicentina), che prevede una “mangia e bevi” di strappetti alternati a discese più o meno impegnative. Fino a raggiungere la Località Roccolo al venticinquesimo chilometro. Quarta ed ultima rampa, la più dura del percorso: l’ascesa al monte Calvarina fino a raggiungere la base militare. Sarà la boa del trentesimo chilometro. Infine, si scende in modo molto veloce attraverso la Val Rugolaro, per raggiungere il centro di San Giovanni Ilarione. Ultimo strappo in via Cambioli, e poi discesa fino al traguardo.
Da non scordare il percorso “corto”: fino al sedicesimo chilometro (ovvero fino alla frazione di Mistrorighi) si snoda congiuntamente all’itinerario “lungo”, per poi separarsi e ridiscendere immediatamente attraverso i sentieri percorsi all’andata. È disponibile la traccia GPS del percorso “lungo” al link: www.asbasalti.it/wp-content/uploads/2013/01/GRANFONDO-DURELLO_PERCORSO-LUNGO_track.gpx_.zip.
Per informazioni visitare il sito: www.asbasalti.it.
Fabia Sartori – Ufficio Stampa