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Aggiornamento:05:00:07

GF DEL TARABUSO: UN TUFFO NEL PARCO DI COLFIORITO

Domenica 13 ottobre l’Umbria Challenge MTB 2013, il prestigioso circuito fuoristrada, torna con la quinta e penultima prova in programma: è la Granfondo del Tarabuso, organizzata a Colfiorito (Perugia) dal Gruppo Sportivo Ciclorapida Foligno in collaborazione con l’Unione Ciclistica Foligno ed altre squadre ciclistiche di Foligno.

Sarà l’occasione per una grande giornata di sport e non solo alla scoperta di un territorio straordinario.

Il percorso di gara, infatti, è immerso in un territorio straordinario, noto per i suoi prodotti tipici e ricco di storia con un patrimonio paesaggistico di rara bellezza, quello del Parco di Colfiorito.

COLFIORITO: IL TERRITORIO  E LA STORIA

Colfiorito è una frazione montana del comune di Foligno (PG). Il paese è il maggiore del vasto altopiano di circa 300 ha in cui si trova, ad una altitudine di 781 m s.l.m., lungo la Strada statale 77 della Val di Chienti che congiunge Foligno a Macerata. L’altopiano carsico deriva dal prosciugamento di sette conche lacustri di cui rimane solo la celebre palude.

Ai piedi del Monte Orve, vicino all’attuale cimitero di Colfiorito, si trovano 250 tombe ad inumazione, corredate di ceramiche, armi in ferro ed oggetti ornamentali, alcuni risalenti al X secolo a.C. Poco lontano si trovano resti di un villaggio dell’età del ferro (IX secolo a.C.). Già durante il periodo romano, nel 178 a.C., l’abitato eramunicipio col nome di Plestia o Plestina. Scavi archeologici hanno messo alla luce resti di manufatti tardo-repubblicani, quali un foro, un tempio ed altri edifici con pavimenti a mosaico e portici. Nel V secolo la città era sede di diocesi e tuttora è sede titolare. Nel X secolo, dopo l’abbandono della città di Plestia, nel sito venne ricostruita la chiesa cattedrale di Santa Maria, a testimonianza dell’importanza dell’area, strategico nodo di comunicazione tra l’Umbria e le regioni adriatiche, mentre l’abitato si stabilì sulla balza detta “Pizzale”. A partire dal XII secolo l’area in pianura si spopola e si ricostituisce attorno agli antichi castellieri, piccoli insediamenti fortificati pre-romani costruiti in cima ai colli circostanti (Annifo, Lignano, Popola). Nel 1269 il comune di Foligno costruì il castello, che assunse notevole importanza civile e militare. Prima e durante la seconda guerra mondiale Colfiorito ha ospitato un campo di prigionia fascista. Il 26 settembre 1997, alle 11.40, quella di Colfiorito è stata una delle zone maggiormente colpite da un potente terremoto di magnitudo 5.8, che ha causato notevoli danni ai territori abitati dell’Appennino Umbro, tra cui Foligno e Nocera Umbra.

Storicamente l’altopiano è noto per la coltivazione della patata rossa e delle lenticchie, che vengono vendute direttamente anche dai piccoli produttori, costantemente presenti lungo la strada statale 77. Durante l’estate la Sagra della Patata Rossa attira numerosi turisti e buongustai dall’Umbria e dalle Marche. Rilevante la presenza di allevatori e di aziende per la produzione di latticini. Di una certa importanza anche il settore alberghiero e della ristorazione. Dal 1995 notevole impulso è stato dato al turismo ambientale con l’istituzionedi unParco Naturale Regionale. La palude di Colfiorito ne è la parte più significativa: tondeggiante, con una superficie di circa 100 ha, coperta da una fitta vegetazione acquatica, la palude è protetta internazionalmente dalla convenzione di Ramsar (dal 1976) per la presenza di unatorbiera, per la ricchezza dispecie vegetali e per l’avifauna (da citare il tarabuso).

 

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE

- Chiesa di Santa Maria di Pistia (o di Plestia), già cattedrale, è una basilica paleocristiana in stile proto-romanico e santuario “di confine”, in prossimità dell’abitato di Colfiorito (V secolo)

- Castello di Colfiorito (1269)

- Castelliere del Monte Orve

- Molinaccio, presso Forcatura (resti di un antico molino alimentato dalle acque palustri che confluiscono in un inghiottitoio naturale)

- Botte dei Varano, collettore per il drenaggio delle acque dell’altopiano, costruito alla fine del Quattrocento, in cui ne è visibile anche un altro di epoca romana

- Museo archeologico “Umbri Plestini”

- Museo naturalistico del Parco di Colfiorito, che comprende anche una sezione dedicata all’Antartide

INFO E ISCRIZIONI

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