L’atmosfera della vendemmia, la passione intramontabile di tanti campioni d’un tempo. Una ventina di ex ciclisti professionisti si è ritrovata questa mattina a Ca’ del Poggio per pedalare tra le colline che tra poco meno di un mese, il 17 ottobre, saranno teatro della 14^ tappa del Giro d’Italia, l’ormai famosa Cronometro del Prosecco, da Conegliano a Valdobbiadene.
A tirare il gruppo, super applauditi, Francesco Moser e Moreno Argentin. Ma l’invito dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto, presieduta da un altro grande ex come Mario Beccia, ha coinvolto, in rigoroso ordine alfabetico, anche Aldo Beraldo, Tullio Bertacco, Claudio Bortolotto, Aurelio Cestari, Luciano Dalla Bona, Adriano Filippi, Simone Fraccaro, Gianpaolo “Johnny” Fregonese, Renato Giusti, Silvano Lorenzon, Luciano Loro, Davide Malacarne, Flavio Miozzo, Romano Tumellero, Flavio Vanzella e Dino Zandegù.
Partenza alle 10 in punto dall’ormai famosa casetta rosa di Ca’ del Poggio. Il menu di giornata prevedeva una quarantina di chilometri in allegria, attraversando San Pietro di Feletto, Refrontolo (con passaggio al Molinetto della Croda), Rolle, La Bella, Follina, Cison, Revine Lago, Tarzo e Corbanese. Al via, insieme agli ex campioni, tanti semplici appassionati. E molti altri si sono aggregati strada facendo.
Di agonismo, naturalmente, neanche parlarne. Ma il tasso di fatica è cresciuto quando i più allenati del gruppo hanno affrontato l’ultima salita, la più attesa, la più temuta: il famoso Muro di Ca’ del Poggio. L’ascesa tra i vigneti di San Pietro di Feletto ha fatto la differenza, nonostante il prezioso apporto di energia supplementare venuto da qualche bici elettrica. E farà la differenza anche tra poco meno di un mese, quando ai corridori del Giro, all’improvviso, apparirà questa sinuosa striscia d’asfalto che s’inerpicherà, prepotente, tra i vigneti.
Alla fine della Pedalata, brindisi a Ca’ del Poggio per tutti i partecipanti. Con la promessa di rivedersi il 17 ottobre, un sabato come oggi, per assaporare una giornata colorata ancora una volta di rosa.
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