Dom11242024

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Consiglio Federale: i contributi economici per la ripresa della attività

 

 

Il Consiglio federale del 30 giugno 2020, il settimo dell’anno, si è concentrato soprattutto sulla ripresa delle gare. Per quanto riguarda il supporto economico, ricordiamo che in occasione della scorsa riunione erano stati deliberati contributi per il sostegno delle affiliazioni e del tesseramento. “Contributi – ha ricordato il vice presidente Gamba nel suo intervento – che hanno riscosso un generale gradimento soprattutto per la semplicità per accedervi da parte delle società.”

Martedì il Consiglio ha deliberato i restanti 500.000 euro (dei 2 milioni previsti per l’anno 2020) di sostegno all’attività organizzativa proprio sulla base di quel modello operativo. Dopo aver vagliato le proposte dei Comitati Regionali è stato deliberato di intervenire con un contributo per l’attività organizzativa pari all’importo della singola tassa gara + 20% della stessa per far fronte alle ulteriori spese cui andranno certamente incontro le società organizzatrici per affrontare l'emergenza sanitaria e garantire la sicurezza.

Nel dettaglio, di seguito, le modalità di riconoscimento di tale contributo:

- Alle società organizzatrici che confermeranno gare (o ne inseriranno di nuove) in calendario alla ripresa dell’attività, anche in riferimento alla stagione di ciclocross, la Federazione accrediterà sulla piattaforma informatica un contributo pari all’importo della tassa gara e contemporaneamente addebiterà la tassa prevista.

- Il contributo aggiuntivo, pari al 20% della stessa tassa gara sarà riconosciuto solo dopo la conclusione della manifestazione e potrà essere utilizzato per la stagione 2021 senza alcun vincolo.

 

 

GARE ALL'ESTERO - Riguardo la possibilità per gli atleti italiani di gareggiare all’estero, la Federazione ha ribadito che stante le attuali disposizioni ciò non è possibile fino al 14 luglio, salvo che per gli atleti e le squadre ProTour e Professional.

LINEE GUIDA GARE - Lo sport, così come tutte le altre attività che hanno un impatto di tipo sociale, subisce forti disagi dall’attuale fase dell’emergenza COVID-19. La necessità di contenere la diffusione del virus comporta alcune restrizioni legate in particolare: al distanziamento sociale, alla pulizia delle mani, all’igiene dei locali ed all’uso dei dispositivi di protezione individuale. Il ciclismo si svolge prevalentemente all’aria aperta, non ha il contatto fisico diretto tra concorrenti, non richiede l’utilizzo di un unico attrezzo tra tutti i concorrenti ma l’attività di gruppo non può rispettare il distanziamento dei due metri previsto dal decreto.

Tuttavia le attuali normative dettate, in particolare dal DPCM dell’11 giugno, consentono l’organizzazione solo di competizioni di livello nazionale ed internazionale senza la presenza di pubblico, che ciascuna Federazione Sportiva deve predisporre in base alle peculiarità del proprio sport, ma tenendo strettamente conto delle linee guida, approvate dal Comitato Tecnico Scientifico del Governo.

E’ importante evidenziare che la Federazione ha scritto un nuovo Protocollo attuativo ed un protocollo operativo per la ripresa delle gare anche di gruppo e lo ha inviato al Comitato Tecnico Scientifico chiedendo di esaminarlo, in occasione di un incontro per un’audizione, anche perché le Regioni cominciano ad autorizzare gli sport di contatto ma rimandano anch’esse ai protocolli nazionali delle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.

Alla luce di questa situazione che, pur essendo in evoluzione, presenta finora limitazioni ben precise, sono state predisposte, analogamente a quanto fatto per la ripresa degli allenamenti, delle Linee Guida corredate da documenti semplificati, attraverso le quali ogni società, che intenda organizzare una manifestazione ciclistica, ha tutti gli elementi per garantire la sicurezza dei partecipanti e delineare con precisione l’ambito di responsabilità di chi organizza, sollevandolo dai rischi legati alla diffusione del contagio.

Come abbiamo detto le Linee Guida sono corredate da documenti semplificati, in particolare attraverso la compilazione del “protocollo per manifestazioni individuali” con allegata una piantina dell’area interessata dall’evento, la società organizzatrice può richiedere, alle istituzioni territoriali competenti, l’autorizzazione allo svolgimento dell’evento. E’ evidente che, in prospettiva di una apertura da parte del Governo per lo svolgimento delle manifestazioni sportive, tale autorizzazione può essere concessa solo se vengono ben delineate, da parte degli organizzatori, le misure di contrasto al contagio del virus adottate in ogni singolo evento.

Un altro strumento fornito a garanzia delle società organizzatrici è quello relativo alla formazione gratuita dei referenti del “Comitato Anticontagio” (altro elemento qualificante per avere l’autorizzazione ad organizzare l’evento). In quest’ambito la Federazione ha realizzato un percorso formativo snello, consistente in un video di due ore in cui vengono fornite tutte le indicazioni necessarie per poter svolgere in maniera adeguata tale ruolo.