Gara che oggi è considerata un punto di riferimento del podismo italiano, alla 23esima edizione. Ma che, agli albori, per i più distratti era solo una sorta di scommessa di qualche appassionato visionario. Era infatti impossibile ipotizzare ciò che poi è accaduto: cioè, un paesino di circa 2.300 anime nel nord dell’Abruzzo teramano, Controguerra, riesce a ospitare nel giorno della corsa circa 4.000 runners (esclusi gli accompagnatori e gli spettatori). Tradotto in numeri: più del doppio!
Le stesse statistiche sono attese per l’edizione del 2019, con la macchina organizzativa all’apice del lavoro, visto che l’evento si terrà nella mattinata di domenica 10 novembre.
E’ la “Corsa di San Martino”, allestita dai visionari di cui sopra, cioè Raffaele Traini, Mauro Scarpantonio e Alberto Pompili; ma anche dal gruppo podistico Avis Val Vibrata, dai collaboratori e dai volontari, e dall’intera amministrazione comunale.
Segreti particolari non ce ne sono, o forse non vengono svelati. Di sicuro, si corre su strade immerse nella natura e si può abbinare alla corsa un pacchetto turistico che nel corso degli anni ha riscosso sempre più consensi, coinvolgendo tante strutture ricettive dell’intera Val Vibrata. Non bisogna dimenticare il cibo: nei ristori della passeggiata non competitiva si possono infatti gustare le migliori specialità enogastronomiche dell’Abruzzo, trasformando tutto in una festa.
Infine, ciliegina, la parte agonistica, perché la Corsa di San Martino è soprattutto una competitiva di 15 km che ha nel suo albo d’oro nomi illustri. In molti casi, hanno prevalso atleti africani, ma ad esempio va ricordata la presenza dell’esperta Marcella Mancini (nata proprio a Controguerra, ex nazionale di maratona, oggi 48 enne) che qui ha trionfato 6 volte e ha collezionato innumerevoli podi, al cospetto di keniane e marocchine fortissime.
Appuntamento a domenica 10 novembre ore 9.30.
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