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WORK SERVICE VIDEA COPPI GAZZERA
Continuano ad arrivare buoni segnali dai ragazzi della Work Service Videa Coppi Gazzera del presidente Renato Marini. Domenica scorsa, nella prestigiosa Milano Busseto, Matteo Baseggio ha colto un positivo decimo posto al cospetto dei migliori atleti in campo nazionale. Con la consapevolezza di aver svolto un buon lavoro, i ragazzi guidati da Ilario Contessa e Paolo Baldan guardo al doppio appuntamento di domenica 22 aprile che li vedrà impegnati in Veneto ed in Toscana. In provincia di Firenze, alla 68^ Coppa Lanciotti Ballerini, saranno al via Mattia Pellizzer, Emanuele Barison, Paolino Priconi, Filippo Bedeschi, Manuel Vecchiato e Stefano Gandin. A San Vendemmiano, nel 58° Trofeo Industria e Commercio, parteciperanno Matteo Baseggio, Tommaso Campesan, Luis Antonio Gomez, Mattia Saccon, Flavio Tasca, Riccardo Tosin e Giacomo Zilio.
TEAM CERVELO-FRACOR INTERNATIONAL TEAM
Ancora due gli appuntamenti in programma per il Team Cervelo, prima la Coppa Ballerini a Campi Bisenzio e il 25 aprile a San Leolino (Ar) con la gara che sta diventando una classica nel panorama toscano grazie anche alla presenza di strade bianche. Chilometraggio tutto sommato breve per la gara di Campi Bisenzio, un percorso vallonato al quale il Team Cervelo si presenterà con una squadra esperta che farà gara sopratutto per Pesci e Bonechi. Il mercoledi successivo appuntamento importante per la squadra toscana a San Leolino, nel comune di Bucine, sede del ritiro della squadra. La squadra sarà al completo in questa competizione, eccezione fatta per gli infortunati, che presenta la particolarità di diversi tratti di strade bianche che metteranno a dura prova le forze degli atleti. “E' una gara a cui teniamo particolarmente” commenta il ds Bardelli “siamo nel paese dove ha sede il ritiro, la gente del posto ci vuole bene e ci teniamo a offrire loro una bella prestazione. E' arrivato il momento di far capire che ci siamo anche noi e a questo punto pretendiamo un atteggiamento battagliero e la voglia di fare!”.
TRENTINO MTB
Il Trentino e la mountain bike, una storia d’amore destinata a durare anche grazie agli spettacolari itinerari presenti nella regione, presi letteralmente d’assalto da bikers di ogni tipo, dall’agonista più accanito al tenace amatore, il quale sceglie l’off-road trentino per esaltarsi passando giornate di sport all’aria aperta. Valli, boschi, altipiani, storia, cultura, tradizione, qui non manca niente e dalla primavera del 2009 c’è un circuito che racchiude alla perfezione tutto ciò: Trentino MTB. Grazie al lavoro dei comitati di “ValdiNon Bike”, “Passo Buole Xtreme”, “100 Km dei Forti”, “Dolomitica Brenta Bike”, “Val di Sole Marathon”, “La Vecia Ferovia” e “3TBIKE”, gli appassionati di mountain bike possono coronare un sogno, vivere una stagione che si prospetta anche quest’anno ricchissima di tracciati spettacolari e novità. La classifica finale verrà stilata sommando il punteggio acquisito nelle tappe disputate da ogni concorrente iscritto alla manifestazione e giunto al traguardo. I vantaggi dal punto di vista delle partecipazioni sono molteplici, i concorrenti singoli potranno godere delle tariffe “cumulative” in scadenza il 4 maggio, comprensive di gadget e prima griglia di partenza, a 180 euro anziché 215 euro per le sette gare, 160 euro anziché 194 euro per sei tappe, e 140 euro anziché 154 euro per cinque delle sette prove, le squadre invece avranno a disposizione le proposte “3x2” dai sette ai dodici concorrenti con uno gratis ogni tre, oppure “2x1” oltre i tredici concorrenti con uno gratis ogni due, mentre fino ai sei concorrenti si pagherà la tariffa intera. L’intento del comitato è di accaparrarsi la fiducia del semplice appassionato oltreché del campione, con sempre un occhio di riguardo all’entusiasmo dei piccoli che ancora non possono partecipare alle sfide dei grandi, ed ecco così sfornate la “Mini ValdiNon Bike” di sabato 5 maggio, passando da Ala il 19 maggio per la “Mini PBX”, da Lavarone per il contest “Mini 1000Grobbe Bike” di sabato 9 giugno, da Pinzolo per la “DoloMini” del 30 giugno, da Malè per la “Mini Val di Sole Marathon” di sabato 14 luglio, da Molina di Fiemme sabato 4 agosto per la “Mini Ferrovia”, prima di vedere la conclusione in Valsugana il 15 agosto alla “Mini 3TBIKE”. Al termine di ogni manifestazione dolci, gadget e sfiziosità attenderanno i mini bikers, coloro i quali saranno, in un futuro non troppo distante, i protagonisti del circuito. Il challenge dedicherà infine un premio speciale in memoria dello scomparso Alessandro Bertagnolli, storico presidente del circuito, celebrando le doti del concorrente, accompagnatore o dirigente sportivo che si sia contraddistinto nel corso delle sette prove, nei vari aspetti etico comportamentali o nei rapporti umani, sociali e sportivi. Trentino MTB sta per partire.
NIPPO VINI FANTINI EUROPA OVINI (GIRO DELL'APPENNINO)
Si conclude con la 79ª edizione del Giro dell’Appennino, in programma domenica 22 aprile, la settimana tutta italiana del team #OrangeBlue. Recuperate le energie del duro Tour of the Alps, gli atleti della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini dovranno affrontare la storica gara italiana valevole per la ciclismo cup 2018. Tra gli uomini di punta del team italo-giapponese Damiano Cunego, già vincitore di questa corsa nel 2004 e nel 2011, che riceverà il premio Appennino d’Oro 2018 come omaggio ad una splendida e lunga carriera. LA GARA E LA FORMAZIONE Sono 194 i chilometri previsti nella 79ª edizione del Giro dell’Appennino 2018. Da Novi Ligure a Genova gli atleti in gara dovranno affrontare un percorso impegnativo caratterizzato dalla presenza di 7 Gran Premi della Montagna, tra cui la novità del percorso 2018: la salita di Fraconalto. 7 gli atleti #OrangeBlue in gara, molti dei quali protagonisti del Tour of the Alps. A guidare il team Italo-Giapponese ci sarà Damiano Cunego, vincitore di questa gara nel 2004 e nel 2011 e in buona condizione fisica dimostrata nelle ultime gare. Nella giornata che precede il Giro dell’Appennino Damiano Cunego riceverà il premio Appennino d’Oro 2018, a conferma del particolare feeling che il corridore veneto ha con questa gara e per dare la possibilità agli organizzatori di omaggiare la sua strepitosa e lunga carriera. A fianco del capitano ci saranno, Ivan Santaromita, protagonista tra i suoi nel Tour of the Alps e Marco Canola, determinato a trovare punti preziosi per la classifica finale della Ciclismo Cup 2018. Pronti a mettersi a servizio della squadra e a provare ad essere protagonisti i giovani Marco Tizza, Filippo Zaccanti e Nicola Bagioli, maglia verde alla Tirreno-Adriatico. Completa il roster lo scalatore nipponico Hideto Nakane, che potrà essere fondamentale nei GPM di giornata. La formazione completa: Damiano Cunego, Ivan Santaromita, Marco Canola, Nicola Bagioli, Hideto Nakane, Marco Tizza e Filippo Zaccanti. DS: Mario Manzoni LA DICHIARAZIONE In ammiraglia a guidare questa formazione il Direttore Sportivo Mario Manzoni, che commenta con queste parole la gara italiana: “Una corsa esigente, impegnativa e molto selettiva. Cercheremo di recuperare al meglio le energie spese durante il duro Tour of the Alps per poter ottenere il massimo risultato. I nostri leader saranno Damiano Cunego e Ivan Santaromita, che hanno dimostrato una buona condizione fisica nelle tappe più dure del Tour of the Alps, accompagnati da Marco Canola, già capace di ottenere grandi risultati in gare di questo tipo. A fianco dei leader, soprattutto nei tratti di salita previsti dal percorso, avremo i giovani Nicola Bagioli e Filippo Zaccanti, oltre al nostro scalatore nipponico Hideto Nakane. La determinazione di Tizza, già dimostrata in questo avvio di stagione, potrà essere decisiva per raggiungere il nostro obiettivo. È una prova molto importante per noi poiché assegna punti preziosi per la Ciclismo Cup, cercheremo quindi di fare del nostro meglio”. Potrete vedere il Giro dell’Appennino in differita su RaiSport alle ore 22:45. Gli highlights della giornata di gara saranno trasmessi anche sulla pagina Facebook del team, in collaborazione con PMG Sport, a partire dalle ore 17.00. L'APPENNINO D'ORO. Sabato sera, alla vigilia dell'importante gara italiana, Damiano Cunego sarà insignito con il prestigioso Appennino d'Oro riservato ai grandi vincitori delle edizioni passate dello storico appuntamento italiano.
BUONGIORNO DALLA QUINTA TAPPA DEL TOUR OF THE ALPS
Buongiorno dalla quinta e ultima tappa del Tour of the Alps. Si deciderà tutto in un giorno, perché lo spettacolare e intrigante tracciato che da Rattenberg conduce a Innsbruck consente ancora qualsiasi soluzione, anche considerando i margini piuttosto esigui che dividono la maglia ciclamino del francese Thibaut Pinot dai migliori avversari in classifica. Sarà uno spettacolo sia per le bellezze del Tirolo sia per l’ultima parte della tappa che ricalca il percorso dei prossimi UCI Road World Championships. Nel finale si percorreranno due tornate di una porzione “ristretta” del circuito iridato con difficoltà come la Olympia Climb che lascia aperto lo spazio ancora a qualsiasi sorpresa, degno finale di un Tour of the Alps mai così incerto, combattuto e attraente come in questa edizione. Alla partenza, la UAE Emirates ha ricevuto il Team Up Award - Souvenir Michele Scarponi per essere risultata la squadra più combattiva ed efficace nel corso della quarta tappa. Oggi sulla linea d’arrivo di Innsbruck, alle 12.30, si terrà anche uno speciale momento di commemorazione di Michele Scarponi, celebrato dal Vescovo di Innsbruck. All’incontro prenderanno parte anche i genitori dello sfortunato atleta marchigiano scomparso un anno fa. Ritrovo: Rattenberg, Tirolerstrasse, h 9:00 Partenza: Rattenberg, B171, h 10:40 Arrivo: Innsbruck, Rennweg, h 15:10 Controllo Medico: Congress Centre, Rennweg 3 (Finish, right side) Rifornimento: Brixlegg, km 74,8 TV: Mariastein, km 33,6 G.P.M.: Alpbach (1a Cat., km 64,1), Olimpia Climb (2a Cat., km 138,1) Quartiertappa: Congress Centre, Rennweg 3 Aru and Froome LA PARTENZA: RATTENBERG Con solo circa 400 abitanti racchiusi in 0,11 kmq. Rattenberg è il più piccolo paese austriaco. Chi sceglie di vivere qui, lo fa nonostante l’assenza di giardini, garage e cantine, viceversa comuni in ogni altro centro abitato. Il borgo medievale ha molto da offrire, con la sua architettura, il Museo Augustiner, lo Schlossberg e numerose botteghe di vetrai. SULLA STRADA Lungo il percorso della tappa, consigliamo di fermarsi ad Alpbach. Con l’architettura in legno massiccio e le splendide decorazioni floreali, Alpbach è considerato uno dei villaggi più belli di tutta l’Austria. Alpbach si trova ad esattamente 1000 metri sopra il livello del mare, ed è il punto di partenza ideale per escursioni ricche di fascino sulle Alpi di Kitzbühel. In inverno come in estate, la Alpbachtal è una destinazione ideale per le vacanze in famiglia. LA TAPPA DEL GUSTO Lo scenario gastronomico del Tirolo è molto diversificato, con una proposta di ristoranti internazionali a fianco delle trattorie tradizionali. Nei ristoranti di cucina locale si possono assaggiare specialità come i Kasspatzln, canederli con vari ripieni, Tiroler Gröstl, o Brettljause con Speck, formaggio e pane casereccio. E non vanno dimenticati i dessert: gli austriaci amano i loro dolci, sia al termine di un pasto che nel pomeriggio, accompagnati da una tazza di caffè. DA NON PERDERE Il simbolo di Innsbruck è il "Tettuccio d'Oro" (Goldenes Dachl), commissionato nel 1497 dall’Imperatore Massimiliano. Il tetto della vetrata tardo-Gotica è coperto da 2.657 tegole a scaglie di rame dorato a fuoco, che si illuminano nelle giornate di sole. Sotto il regno di Massimiliano, Innsbruck divenne un centro ricco e vibrante dell’impero Asburgico. L’ARRIVO: INNSBRUCK Innsbruck è un affascinante connubio tra ambiente urbano e montagna, tra storia, eleganza classica e modernità. Capitale del Tirolo, dello sport e della cultura, quinta città dell’Austria con 130 mila abitanti. Adagiata sulle rive dell’ Inn, deve la sua fama anche al fatto di essere stata due volte la sede dei Giochi Olimpici Invernali (1964 e 1976). Dal trampolino di salto con gli sci si gode una vista mozzafiato. IL PERSONAGGIO Dal 22 al 30 settembre 2018 Innsbruck ospiterà gli UCI Road World Championships. In passato, altre due volte l’Austria ha ospitato la prova iridata del ciclismo su strada: nel 1987 a Villach e nel 2006 a Salisburgo. In entrambi i casi il successo è andato a due campioni: l’irlandese Stephen Roche (1987) e l’italiano Paolo Bettini (2006).
VALCAR PBM - INTERVISTA AD ASJA PALADIN DOPO LA FRECCIA VALLONE
Arrivare nel gruppo delle migliori alla Freccia Vallone e poi rispondere in prima persona agli attacchi della Moolman sul Muro di Huy non è cosa da tutti. Se poi si aggiunge il fatto che questa era la sua prima partecipazione in assoluto ad una Freccia Vallone, ecco che occorre aprire gli occhi e guardare con attenzione l’evoluzione tecnica ed agonistica di Asja Paladin.
Sì, perché concludere al quattordicesimo posto una corsa di questo genere con tutte le atlete top al mondo ed essere la terza migliore italiana alle spalle di Sofia Bertizzolo, vera rivelazione di questo 2018, e della campionessa italiana Elisa Longo Borghini, è la dimostrazione che Asja Paladin è l’ennesima atleta azzurra da tener d’occhio addirittura in ottica Mondiale, visto che ad Innsbruck le salite abbonderanno e ci sarà bisogno di grandi scalatrici.
Ma Asja sa benissimo che il percorso è lungo e si dovrà procedere passo dopo passo: troppe volte infatti la carriera di questa giovane scalatrice di Cimadolmo (TV), già convocata in nazionale da junior per i mondiali di Valkenburg, è stata brutalmente interrotta da gravi infortuni.
“Sì, purtroppo negli ultimi due anni ho costole, scapola e clavicola” racconta Asja, arrivata in casa Valcar-PBM soltanto in questo 2018 e che però ha incominciato ala grande questa stagione.
Asja, iniziamo quest’intervista partendo dalla fine, incominciando proprio da questo tuo ultimo risultato alla Freccia Vallone…
“Ci speravo, perché sapevo di stare bene, ma non mi aspettavo di entrare nelle prime quindici. Alla Amstel Gold Race ho visto che la gamba era buona e la Freccia mi è servita per prendere consapevolezza dei miei mezzi e per guardare con fiducia anche alla Liegi – Bastogne – Liegi che forse è la gara più adatta del trittico delle Ardenne visto che ci sono salite più lunghe”.
Rimaniamo sulla Freccia, perché sono curioso di capire quali fossero i tuoi stati d’animo. Insomma, partecipare per la prima volta in carriera ad una gara come questa ed essere lì ai piedi del muro di Huy con tutte le atlete top al mondo deve essere stata una sensazione incredibile…
“Se devo essere sincera, avevo quasi paura, perché non sono abituata a gare di questo livello, ma ho cercato di essere lucida e di prendere il muro nelle prime posizioni. Quando la Moolman è scattata, le ho risposto e le sono andata dietro. Ai 500 metri ero in quinta posizione, poi però mi sono un po’ impiantata sul pezzo più duro. Ho dato il cuore su quella salita, soprattutto quando sulle rampe di quel muro c’erano le mie compagne di squadra a farmi il tifo. Appena tagliato il traguardo, mi sono fermata alle transenne. Avevo dato proprio tutto”.
Sì, abbiamo visto la fotografia di quel momento sui tuoi profili social. Ora però facciamo un passo indietro. Raccontami brevemente come sono state le gare di questa tua prima stagione in maglia Valcar-PBM.
“La mia prima competizione è stata una gara a tappe, la Setmana Ciclista Valenciana in Spagna. Non ero al top di condizione, ma ci sono stati segnali positivi perché ho chiuso nelle prime venti in classifica generale. Poi a Cittiglio ho sofferto tanto il freddo. Il percorso era adatto alle mie caratteristiche, ma la giornata di pioggia mi ha un po’ penalizzato, però tutto sommato è andata bene. Alla Amstel qualcosa è cambiato. Sul Cauberg ho tenuto a fatica il passo delle migliori, ma ero lì e poi non ho sofferto eccessivamente neanche sul passo”.
Direi che i miglioramenti ci sono stati, quindi. Non sono un esperto a livello tecnico, ma ti chiedo: è cambiato qualcosa nel tuo modo di allenarti?
“Diciamo che rispetto agli anni scorsi faccio meno Km, ma più lavori di qualità. Ma forse la cosa differente è un’altra”.
Cioè?
“Qui alla Valcar-PBM faccio una preparazione più mirata sulle mie caratteristiche ciclistiche e sulla mia persona, nel senso che posso sentire il mio allenatore Davide Arzeni ogni giorno e ci confrontiamo man mano sugli allenamenti. Potersi allenare in questa maniera agevola le cose, perché ho un feedback continuo e si lavora in maniera molto più precisa. E poi sento intorno a me fiducia e serenità, e questo è molto importante. Le mie compagne di squadra mi danno tantissimo, mi fanno stare bene e mi insegnano tante piccole cose. Quando sono con loro sono serena e felice, non mi pesa andare via in trasferta. Le cose che pensavo vedendo questa squadra dall’esterno ovvero la sensazione che le atlete sin dalle categorie giovanili corressero unite e da squadra, si sono rivelate vere in questi primi 4 mesi in questo team. Qui è come essere in una famiglia”.
Hai nominato la parola “famiglia”: non posso non chiederti di tua sorella Soraya, splendida atleta dell’Alè Cipollini. Qual è il tuo rapporto con lei?
“Siamo molto legate e abbiamo sempre corso insieme fino a due anni fa. Correre in due squadre diverse ha aiutato entrambe a maturare sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista umano. Ciclisticamente siamo completamente differenti, per cui abbiamo un occhio di riguardo l’una per l’altra e difficilmente saremo in competizione”.
Talmente legate che qui vedo il nome “Soraya” tatuato sul tuo polso…
“Sì, è il regalo che ci siamo fatte per i nostri 18 anni. Lei, a sua volta, ha un tatuaggio con il mio nome”.
E quest’altro tatuaggio che cos’è?
“In questo tatuaggio c’è scritto Keep Smiling. Me lo sono fatta quando mi sono rotta costole, scapola e clavicola. Le cose non sono andate bene negli ultimi due anni, ma bisogna saper sorridere sempre, nonostante la sfortuna”.
Un’ottima filosofia di vita, direi. Un’ultima domanda, Asja. Da quest’anno hai incominciato anche ad allenare un gruppo di giovanissimi…
“Sì, alleno i ragazzi del Pedale Opitergino. Avendo fatto tutta la trafila giovanile partendo dai G1, so cosa significa il ciclismo a quell’età. A me piacerebbe che il ciclismo cresca e per far sì che accada, bisogna incominciare dalle categrie giovanili. I ragazzi si devono divertire. Ci sono troppi allenatori che li esasperano sin da piccoli: mi piacerebbe invece trasmettere serenità e lasciare che a quest’età i bambini siano felici. E poi, a dire il vero, sono loro ad essere utili a me: mi fanno maturare, mi insegnano ad essere più paziente, mi fanno stare bene. E così mi fanno tornare a casa con il sorriso sulle labbra”.
ENERGY TEAM
Una domenica sulle strade della Bergamasca per la squadra Juniores Asd Energy Team. L'obiettivo per il team, diretto da Oscar Biason, è fare punti e naturalmente puntare al massimo risultato. Con Francesco Galimberti, Francesco Carollo, Christian Proserpio e Davide Morselli reduci dall'internazionale di Loano, al del Gran Premio Città di Treviglio ci saranno i compagni Andrea Macchi, Samuele Farina, Lorenzo Galimberti, Federico Fumagalli e Alberto Brun. La priorità dell'Asd Energy Team è raccogliere i primi piazzamenti e confermare quanto di buono è stato fatto fino a oggi. Per questo gli atleti partiranno fiduciosi e determinati. Il diesse Biason guiderà nuovamente la truppa mercoledì 25 aprile nel Trofeo Caduti e Disperi di Passirano, con partenza e arrivo a Camignone nel Bresciano. Su queste strade l'anno scorso il team ha raccolto buoni piazzamenti, quindi cercherà di ripetersi e magari migliorarsi.
BEPINK
La trasferta nelle Ardenne di BePink prosegue con un binomio di gare che, sabato e domenica, vedranno la formazione lombarda gareggiare in Olanda e, poi, nuovamente in Belgio. Domani, sabato 21 aprile, il doppio appuntamento al Nord si aprirà con l'EPZ Omloop van Borsele (1.1-UCI), in programma a Kuipersdijk sulla distanza di 136,7 km, dove attaccheranno il numero sulla schiena Francesca Pattaro, Katia Ragusa, Maria Vittoria Sperotto, Silvia Valsecchi, Tereza Medvedova e Lisa Morzenti. Domenica sarà, poi, la volta della Liège-Bastogne-Liège Femmes (WWT). La Doyenne declinata al femminile scatterà da Bastogne e si concluderà ad Ans al termine di 136 km. Il tracciato comprende quattro iconiche asperità: la Cote de la Vecquée (6,7 km, 4,9 %), la Cote de la Redoute (2 km, 8,9 %), la Cote de la Roche aux Faucons (1,3 km, 11 %) e, per finire, la Cote de Saint-Nicolas a 5,5 km dal traguardo (1,2 km, 8,6 %). La selezione BePink sarà composta da Pattaro, Ragusa, Sperotto, Valsecchi, Magnaldi e Morzenti. Giro della Campania in Rosa, invece, nei programmi di Letizia Borghesi. "L'EPZ Omloop van Borsele presenta un percorso veloce e pianeggiante, quindi la speranza è quella di riuscire a sfruttare al meglio le capacità della nostra velocista Sperotto e di centrare un buon risultato. La Liegi è una delle Classiche per eccellenza: le ragazze hanno provato il tracciato e preso confidenza con le cotes. Magnaldi ha già ben figurato lo scorso mercoledì alla Freccia Vallone, piazzandosi nelle le prime venti, e auspichiamo che riesca a ripetersi anche in questa prova, crescendo ulteriormente in questa tipologia di gare," ha detto il team manager Walter Zini.
SCV BIKE CADORAGO
Le ragazze di Bike Cadorago guardano l’orizzonte e vedono delinearsi diversi impegni agonistici. Esordienti e Allieve, sabato, sfideranno il cronometro nel “1° Trofeo Dino Pietrella” che si svolgerà a Valmadrera di Lecco e vedrà coinvolti anche gli Esordienti maschi. Il programma gara prevede la prima partenza alle 15.00 Domenica le ragazze di Pino Sala saranno chiamate ad affrontare una impegnativa trasferta a Pinerolo per disputare le gare del “Gran Premio Rattalino Auto”. Le Esordienti, scatteranno alle 14.30 e pedaleranno ripetendo per quattro volte un circuito vallonato di poco più sette chilometri. Dalle 15.45 si daranno battaglia invece le atlete della categoria Allieve; per loro gli organizzatori hanno previsto cinquantuno chilometri di gara (7 giri) Rimarranno nel Comasco, impegnate in allenamento in vista dei prossimi impegni stagionali, le Junior di Carlo Sala.
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