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Morgan Pilley il gladiatore solitario Endurance della 24 ore di Roma

Al terzo tentativo consecutivo è diventato il re tra i solitari della 24 Ore di Roma: Morgan Pilley stavolta non ha deluso le attese ed ha imposto la legge del più forte vincendo la maratona capitolina del cross country nella categoria riservata agli “Under” con all’attivo 74 giri percorsi in 24 ore, 11 minuti e 46 secondi. Nulla hanno potuto Patric Gruener Patric (Extreme Radsportler) e Jochen Waldnerr (Red Hot Chili Biker) piazzati rispettivamente al secondo e al terzo posto con il medesimo numero di giri: 70.

È andata come da programma, non ho avuto problemi a mantenere salda la leadership di gara dall’inizio alla fine – ha spiegato entusiasta il 25enne atleta australiano - Avevo disputato solo 3 settimane prima la 24 Ore della Val Rendena per cui non mi ero tanto allenato cercando di riprendermi da quella gara. Ho fatto giusto una settimana di riposo, una settimana di allenamento lungo sui 500 chilometri e una settimana di allenamenti meno intensi con un sacco di lavoro e potenza nelle gambe”.

Morgan proviene da due anni di professionismo su strada con la Univeca Pro Team in Germania – ha dichiarato Fabio Ottaviani, presidente del Biciclo Team New Limits - Oltre alle 24 Ore, sto lavorando per il prossimo anno ad un progetto che lo vedrà correre anche altri tipi di gare. Sicuramente il tipo di allenamento che svolge non lo avvicina alle cross country e al ciclocross, ma punteremo su gare di lunga distanza. Alla 24 Ore di Roma è stato un vero piacere stargli al fianco per tutta la durata della gara. Ha sempre mantenuto un’alta concentrazione senza mai dimenticare di sorridere a chi per ogni giro era pronto ad aiutarlo. In questo tipo di gara è importante anche la simbiosi che si crea con chi gli fa assistenza: per questo va un doveroso ringraziamento anche a Marco D’Angeli (Prd Sport). Morgan mi è stato proposto dalla Nw Sport che è il nostro sponsor tecnico che ci accomuna. Sinceramente all'inizio ero un po’ scettico poichè il nostro lavoro era tutto impostato sulle marathon. Poi abbiamo deciso di provare questa avventura molto impegnativa per le risorse economiche e per il tempo da dedicargli. Alla fine è stata una bella esperienza per me e Morgan”.

Raggiante Claudio Vettorel, uno degli organizzatori della maratona di mountain bike assieme a Mariano Di Mauro che racconta l’escalation del talentuoso solista australiano: “È stato magnifico! Morgan Pilley, si è presentato per la prima volta alla 24 ore di Roma nel 2009, arrivando direttamente dall’Australia con tanta voglia di fare fatica. Aveva già vinto in Germania la 24 ore di Univega e ci teneva a far bene nella nostra 24 Ore ma su una vecchia mountain bike Bianchi si è rotto il freno posteriore a metà gara e la fatica è raddoppiata perché il freno ha toccato la ruota. Per questo inconveniente gli amici di Cicli 2Erre gli hanno passato una ruota nuova per poter riprendere normalmente la corsa, ma ha perso due giri dal veneto Pigato e non c’è stato nulla da fare. Nel 2010 è ritornato da noi ma per problemi fisici è stato costretto ad abbandonare la gara dopo poche ore dalla partenza. Finalmente quest’anno si è ripreso la rivincita e giù il cappello per la sua performance”.

 

MORGAN PILLEY AI RAGGI X

Australiano di Yamba (nuovo Galles del Sud, 700 chilometri a nord di Sydney), il 25enne Morgan Pilley risiede tuttora a Den Haag in Olanda, in riva al Mare del Nord.

Prima di dedicarsi a tempo pieno nella mountain bike, è stato un ex giocatore di hockey, squash e anche sciatore con una parentesi nel ciclismo su strada nel biennio 2005-2006. Grazie al suo primo allenatore Faron Young è stato un top rider nelle gare di mountain bike e, nello specifico, in quelle di lunga durata come le 24 Ore. Ai campionati australiani del 2006, Morgan è finito secondo tra gli under 23 e ottavo assoluto.

Nel 2008 Morgan si è trasferito a Den Haag con suo fratello Cameron, giocatore professionista di squash. Da quell’anno si è concentrato sulle gare contro i migliori specialisti endurance al mondo. L’esordio europeo in una 24 Ore è stato a Liberec in Repubblica Ceca dove ha chiuso al quarto posto. Si è poi diviso negli anni successivi tra l’Italia e la Germania cogliendo un’importante affermazione alla 24 Ore di Univega.

Morgan, in una gara così lunga come riesci a regolare l’equilibrio psico-fisico-mentale?

Essere forti mentalmente è importante quanto essere forti fisicamente. Ho corso molte 24 ore e sono mentalmente preparato a queste tipologie di corsa ma la lunghezza della gara non mi preoccupa. Importante in questi casi è la privazione del sonno e le passeggiate in solitaria. All'inizio di quest'anno ho fatto un allenamento da solo di 600 chilometri e ti permette di costruire la forza mentale”.

Nella tua carriera c’è solo la mountain bike per il momento?

Forse in futuro potrei cambiare ma ho ancora altri obiettivi che voglio raggiungere in mountain bike. Faccio alcune corse su strada e in Australia durante l'estate corro qualche criterium. Mi piacerebbe mettermi alla prova l'anno prossimo sulla strada se riesco a conciliare con la mountain bike. Vedremo”.

Perché hai scelto di correre con una squadra italiana?

Mi è sempre piaciuto correre in Italia: il merito è tutto dello sponsor tecnico Nw Sport che è lo stesso del Biciclo Team New Limits. Mi sono messo in contatto con loro all'inizio dell'anno e ho trovato in loro un’ottima organizzazione”.

Come hai scoperto la mountain bike e poi le gare endurance?

Avevo 18 anni quando mi sono stancato di giocare a squash ed ho smesso. Avevo giusto bisogno di una nuova sfida e di una nuova passione. Ho cominciato a fare un strada grazie all’AIS (Australian Institute of Sport) che mi ha incoraggiato a fare ciclismo per i miei ottimi risultati nei test fisici. Il mio allenatore era anche lui un biker e così mi ha influenzato nel passaggio alle discipline del fuoristrada”.

 

A cura di Luca Alò