Tempo da lupi, oggi, a Ponte di Legno (BS) per un’epica Adamello Bike Marathon, terza prova dell’UCI Mountain Bike Marathon Series, la Coppa del Mondo Marathon su un tracciato decisamente impegnativo di 65 km con 2.250 m. di dislivello.
I pronostici non sono stati smentiti, l’austriaco ed ex iridato Alban Lakata e la vice campionessa europea Sally Bigham non hanno fallito l’obiettivo e sono i leader del torneo. Una gara tormentata da una pioggia insistente e da una temperatura fredda, calata repentinamente nella notte dopo che l’estate aveva salutato tutta l’area alpina, anche se sembra solo temporaneamente.
Partenza, come sempre, in pieno centro a Ponte di Legno, sotto la pioggia battente. Dopo le prime pedalate Botero Salazar, Alexey Medvedev e Tony Longo hanno impresso subito un’andatura sostenuta, poi Longo ha cercato di allungare e sulla prima salita nel bosco ha staccato i migliori, trascinandosi in scia Medvedev. Alle loro spalle vigilava con grande determinazione e sicurezza Alban Lakata, tallonato da Urs Huber. La pioggia continuava a tormentare i bikers e man mano che si saliva in quota la temperatura si faceva sempre più piccante.
Longo sembrava in gran giornata, anche il russo non cedeva un metro, mentre dietro i distacchi cominciavano a farsi sempre più marcati. La gara femminile vedeva subito scattare la britannica Jane Nüssli incalzata però dalla connazionale Sally Bigham e dalla bergamasca Michela Benzoni, tutte e tre in una manciata di secondi.
Dopo una quindicina di chilometri Longo e Medvedev erano sempre al comando, leggermente distanziati, a menar le danze, ma i due protagonisti della “Marathon Series” Lakata e Huber non hanno mai mollato la presa, agganciati alla distanza poi anche da Andreas Kugler. Gli italiani, Longo a parte, erano in netto ritardo col gruppetto composto da Zoli, Casagrande e Ronchi. Out invece Marzio Deho per la rottura della sella.
Poi ad un terzo di gara Longo ha iniziato a patire il freddo e si è fatto sorprendere da Lakata, che invece si era abbigliato a dovere per questa gara … da lupi. Sottoguanti, abbigliamento impermeabile e termico (lui che è un tecnico di impianti di riscaldamento…), ma soprattutto quando “Albanator” (nick name del campione austriaco) ha deciso di attaccare non ce n’è stato più per nessuno. Ha aperto il gas ed è scomparso alla vista dei rivali.
Nel frattempo dopo il giro di boa di Vezza D’Oglio la situazione al vertice si è stabilizzata, con Lakata al comando con 1'30” su Andreas Kugler ed oltre 2” su Botero Salazar. Ad oltre 3’ pedalava invece Urs Huber e ancora più staccato il gruppetto degli italiani, con Casagrande in grande spolvero, Zoli, Porro e Ronchi. Longo invece, azzannato dai crampi e dai brividi di freddo, è andato man mano spegnendosi per poi ritirarsi.
La gara poi non ha più cambiato target, anzi Lakata ha man mano incrementato il divario su Kugler, incapace di reagire agli scatti dell’austriaco, ma soprattutto incapace di tenere il suo ritmo in discesa, nei tratti tecnici e inzuppati dalla pioggia. Il confronto a distanza dei due protagonisti non si è mai spento, dietro invece si è fatto il vuoto, con Botero Salazar impegnato a recuperare tempo prezioso e col sapore del podio già in bocca. Quando la gara ha traslocato sull’altro versante della valle la nebbia nascondeva le belle cime alla vista, il Gavia e soprattutto l’Adamello erano nascosti, e nel frattempo il maltempo si faceva ancor più minaccioso. Fango e pioggia hanno messo in crisi anche i mezzi meccanici, anche il freddo ha creato non pochi problemi ai bikers con le mani ghiacciate e grandi difficoltà nel dosare i freni.
Lakata dopo aver salutato l’affascinante borgo di Case di Viso si è lanciato davvero a tutta verso Ponte di Legno, dove si presentava dopo 3h02’39”, un tempo davvero eccezionale se si calcola che lo scorso anno Longo ha vinto, con il bel tempo, in 2h53’45”.
La grande impresa dell’austriaco viene rimarcata dal distacco accusato da Andreas Kugler, argento, è vero, ma staccato di 3’50. Il podio l’ha completato Botero Salazar con un distacco di 8’41”, mentre podio mancato per un soffio (15”) da un tonico Michele Casagrande.
Bene anche Zoli, finito nell’ordine, davanti a Huber, Porro, Ronchi e Medvedev che da metà gara ha tirato i remi in barca (e non è un eufemismo…).
La gara femminile è stata vivacizzata dal “battibecco” tra Sally Bigham e Michela Benzoni, con la bergamasca che ha cercato in tutti i modi di mettere il sale sulla coda alla leader di “Coppa”. Nulla da fare, la britannica addirittura nel finale ha allungato, temendo un attacco della Benzoni e così si è presentata sul traguardo di Ponte di Legno tutta sola, presa dai brividi di freddo, ma felice della vittoria che la lancia in vetta all’UCI Mountain Bike Marathon Series. Per la Benzoni, altrettanto infreddolita, un secondo posto che la pone al vertice della ragazze del marathon, a conferma che la bergamasca anche in condizioni critiche sa gestire la situazione. Sul podio infine anche la britannica Jane Nüssli mentre è rimasta attardata l’attesa Elena Giacomuzzi, vittima di un attacco d’asma.
Oltre alla gara marathon era prevista anche una Classic, dominata da Gnani su Bettineschi e tra le donne da Nadia Tosi su Daniela Poetini.
L’ Adamello Bike Marathon era anche l’ultima prova del Marathon Tour vinto da Marzio Deho (open), Simona Mazzucotelli (Donne Open), Orietta Tosadori (Master Femminile), Giulio Ramina (ES), Davide Belletti (M1), Carlo Parini (M2), Ivan Zanni (M3), Maurizio Solagna (M4-5-6), ma assegnava punti anche per la Coppa Lombardia – Overland e per la Gran Combinata Ciclismo.
Nonostante le pessime condizioni meteo, gli uomini guidati da Alessandro Mottinelli, responsabile dell’Adamello Free Bike, hanno brillato per un’organizzazione capillare dimostrando di meritare ampiamente l’assegnazione di questa unica prova italiana dell’UCI Mountain Bike Marathon Series, grazie soprattutto anche ai 200 volontari che hanno sfidato il maltempo per tutta la giornata.
Info: www.adamellobike.com
Classifica percorso Marathon
Maschile
1 Lakata Alban Topeak Ergon Racing Team 3h02:39; 2 Kugler Andreas Multivan Merida Biking Team 3h06:30; 3 Botero Salazar Jhon Jairo Trek- Stihl - Torrevilla Mtb Asd 3h11:20; 4 Casagrande Michele Elettroveneta-Corratec 3h11:35; 5 Zoli Yader Torpado Surfing Shop 3h11:48; 6 Urs Huber Stockli Pro Team 3h11:48; 7 Porro Samuele Lissone Mtb Asd 3h13:12; 8 Ronchi Luca Lissone Mtb Asd 3h13:35; 9 Medvedev Alexey Elettroveneta-Corratec 3h19:24; 10 Dal Grande Stefano Team Full-Dynamix 3h22:29
Femminile
1 Bigham Sally Topeak Ergon Racing Team 3h52:30; 2 Benzoni Michela Lissone Mtb Asd 3h55:48; 3 Nuessli Jane Fischer Bmc 3h56:46; 4 Giacomuzzi Elena Caprivesi 4h10:29; 5 Pezzatti Sofia Trek Stihl 3 Valli Biasca 4h25:42; 6 Mazzucotelli Simona Pro Team Viner Jollywear 4h34:49; 7 Mandelli Chiara Axevo Bike And Fun 4h57:03; 8 Giovanniello Martina Trek- Stihl - Torrevilla Mtb Asd 5h00:47; 9 Coppola Nives Royal Cycling Team 6h11:09
Classifica percorso Classic
Maschile
1 Gnani Enzo Gnani Bike Team 2h17:14; 2 Bettineschi Natale Boario A.S.D. 2h17:19; 3 Cornaro Michael Valcavallina Superbike 2h17:44; 4 Bona Daniele Niardo For Bike A.S.D. 2h18:29; 5 Menini Stefano Asd - Alpin Bike Edilbi Team 2h18:43; 6 Della Vedova Fabio S.C. Triangolo Lariano A.S.D. 2h18:49; 7 Rizza Stefano Gnani Bike Team 2h19:11; 8 Finotti Giuliano Team Mtb Lomazzo 2h20:01; 9 Gadaldi Teresio Rapid Bike Cicli Franzi. 2h21:10; 10 Sensoli Filippo Sporting Club Livigno A.S.D. Settore Mtb 2h22:47
Femminile
1 Tosi Nadia Sellero Novelle 2000 A.S.D. 2h43:09; 2 Poetini Daniela Sellero Novelle 2000 A.S.D. 2h54:35; 3 De Lorenzi M Raffaella Mdl Racing Crew A.S.D. 3h20:39; 4 Ferrari Giuseppina G.C. Iseo A.S.D. 4h29:49
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Fonte: Ag. Newspower Mario Facchini
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