15.a Ötzi Alpin Marathon oggi da Naturno (BZ) fino a quota 3212 metri sul ghiacciaio della Val Senales. Un triathlon atipico, diverso da tutte le altre gare e capace di raccogliere un buon numero di appassionati, pronti a competere in singolo o in staffetta nelle frazioni di mountain bike, corsa e scialpinismo, per un totale di 42.2 chilometri e 3266 metri di dislivello sino a giungere nei pressi dell’Hotel più elevato d’Europa. Il migliore (3h18’27”) è stato l’austriaco campione olimpico e mondiale Christian Hoffmann, bravo a piazzarsi davanti al connazionale Robert Berger e all’idolo di casa Oswald Weisenhorn, mentre tra le donne a trionfare è stata Anna Pircher (4h19’10”), su Verena Krenslehner-Schmid e Alexandra Hagspiel.
Lisa e Maria Rabensteiner assieme alla skialper Alba De Silvestro hanno avuto la meglio fra le donne a squadre, imponendosi su Benzoni-Rossi-Balzarini e Steger-Tschurtschenthaler-Stuffer, mentre fra i maschi applausi a Obwaller-Cagnati-Götsch su Depaul-Spada-Reichegger (quest’ultimo all’ultima gara della propria carriera) e Fenaroli-Rambaldini-Facchini, con il team azzurro di sci alpino composto da Simon Maurberger, Riccardo Tonetti e Werner Heel 35° assoluto, e Fabian e Melanie Dorfmann con Joachim Mair a trionfare nella gara in staffetta mista, novità assoluta di quest’anno e capace di raccogliere un discreto numero di “adepti”.
La giornata si è aperta in maniera spettacolare, i raggi di sole hanno illuminato la contesa, faticosa, bella, intensa, davvero un bijou per chi ama fatica ed emozioni. La prima frazione in mountain bike sfrecciava nel pieno della fioritura tra i meleti e i prati di un verde brillante, con gli staffettisti a suddividersi nell’ordine 24.2 km di mtb, 11.3 km di corsa e 6.7 km di skialp, toccando il “tetto” della competizione sul ghiacciaio della Val Senales. Il vincitore è parso sin dall’inizio il più lucido tra gli atleti, affrontando l’ultima frazione come se stesse “correndo”, probabilmente forte della notevole esperienza fondistica, composta anche da titoli mondiali ed olimpici: “Quest’anno mi sono allenato un po’ di più con bici e corsa, quindi è andata molto bene direi, l’ultima parte è stata molto dura, ma è anche da sempre la mia passione. Tante persone lungo il tracciato, questa è una delle migliori competizioni a cui abbia mai partecipato”, ha affermato uno stremato Hoffmann una volta giunto sul ghiacciaio altoatesino. Dopo la partenza da Naturno in MTB i triatleti si sono direzionati verso il Monte Sole con pendenze da urlo fino a Maso Patleid, cimentandosi lungo un tratto tecnico in off road per 2 km e raggiungendo i masi Innerunterstell e Hof Am Wasser della Val Senales, salendo verso località Madonna dove ha preso il via la seconda frazione podistica. Nel cuore del bosco fin sulla diga del lago di Vernago, a quota 1700 metri, verso l’esaltante passaggio al ponte tibetano e all’“Ötzi Rope Parc”, raggiungendo Maso Untergerstgras e il ponte che attraversa il torrente di Maso Corto, punto clou ove i novelli emuli di “Ötzi” hanno potuto inforcare gli sci per scorgere con lo sguardo all’insù il cielo della Val Senales e i panorami circostanti, dove per 5.300 anni riposò la Mummia del Similaun.
Raggianti anche i primi della staffetta maschile, ad abbracciarsi sul podio dopo essersi suddivisi la fatica: “Giornata super dall’inizio alla fine, siamo riusciti ad arrivare primi in una gara veramente spettacolare che conosco bene, visto che vi partecipo da anni. L’ultima frazione è ripida ma mi piace molto”, con Philip Götsch a tagliare il traguardo qualche minuto prima della vincitrice individuale femminile, Anna Pircher: “Sono soddisfatta, le temperature erano ideali per competere. Il percorso è un gioiello che conosco a memoria visto che si sviluppa vicino a casa, dunque mi ci posso allenare spesso”, un vantaggio non da poco, evidenziato anche dalla seconda classificata Schmid-Krenslehner: “Anna è fortissima ma conosce ogni singolo metro del percorso”.
Alla Ötzi Alpin Marathon hanno partecipato anche Simon Maurberger, Riccardo Tonetti e Werner Heel, un curioso team di sci alpino con il primo a pedalare, il secondo a correre, e Heel a calzare gli sci portando il proprio team al 35° posto assoluto.
La quindicesima edizione si è chiusa con le premiazioni e il taglio della torta “del Giubileo” da parte dell’ASD Senales, un comitato impegnato anima e corpo a realizzare alla perfezione la propria gara “estrema”, col supporto delle locali aziende di promozione turistica, e premiato dalla partecipazione di un buon numero di seguaci, “a spasso con il tempo” ripercorrendo i passi della Mummia del Similaun, divenuta celebre, dall’anno della sua scoperta, come una vera e propria ‘rockstar’.
Info: www.oetzi-alpin-marathon.it e Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Maschile individuale
1. Hoffmann Christian Goldsemmel Racing Team 3:18.27,1; 2. Berger Robert La Sportiva Mountain Attack 3:22.28,9; 3. Weisenhorn Oswald Martini Speed Team 3:26.34,9; 4. Reiterer Andreas La Sportiva/Telmekomteam 3:34.00,7; 5. Antonioli Daniel C.S. Esercito 3:39.52,9
Femminile individuale
1. Pircher Anna Martini Speed Team 4:19.10,8; 2. Krenslehner-Schmid Verena Maloja/moutain-rider.com 4:24.12,8; 3. Hagspiel Alexandra Allgaeu Outlet Raceteam 4:35.06,2; 4. Brenn Nina Skinfit/Giantrisch Bike & 4:41.18,1; 5. Brandl Jacqueline Böhmler Einrichtungshaus 4:57.10,1
Team Maschili
1. Team Crazy Idea (Obwaller Hans Peter, Cagnati Luca, Götsch Philip) 2:57.40,2; 2. Team Karpos/Beppiani (Depaul Gabriele, Spada Nicola, Reichegger Manfred) 3:00.42,6; 3. Isolpi Racing Team (Fenaroli Diego, Rambaldini Alessandro, Facchini Patrick) 3:10.42,0
Team Femminili
1. Team Intercom (Rabensteiner Lisa, Rabensteiner Maria, De Silvestro Alba) 3:45.24,7; 2. Enjoy the Silence (Benzoni Michela, Rossi Raffaella, Balzarini Bianca) 3:47.10,5; 3. STS (Steger Elisabeth, Tschurtschenthaler Agnes, Stuffer Birgit) 3:50.13,8
Team Misti
1. Dorfmanns-Mair (Dorfmann Fabian, Mair Joachim, Dorfmann Melanie) 3:41.23,2; 2. Team Woul (Kiebacher Daniel, Casaro Elena, Kiebacher Armin) 3:43.23,0; 3. Team Zerz.com (Gerstgrasser Wilmar, Steinhauser Petra, Zerz Jürgen) 3:55.29,3
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