Sarnico (BG) – La troupe giornalistica della Gazzetta dello Sport si è presentata qualche settimana fa, puntuale come previsto, alla porta di casa del numero uno del ranking mondiale di mountain bike. Non si tratta di un campione crociato, non un transalpino e nemmeno di un latino. Stiamo parlando di un campione tricolore, fresco fresco, italiano a tutti gli effetti, di Andora (Savona), proveniente dal mondo professionistico della strada ma che salendo in sella ad una mtb, in pochi anni, ha saputo fare breccia nei cuori di tanti appassionati vicini al mondo delle ruote artigliate.

Mirko Celestino , classe ’74, si è messo così a disposizione dei giornalisti “rosa” che hanno voluto dedicargli un redazionale all’interno del settimanale Sport Week, in edicola questa mattina assieme alla Gazzetta dello Sport. Quella che può sembrare una trovata pubblicitaria non è altro che un chiaro segnale che la mountain bike nazionale, a poco a poco, si sta facendo sentire, vedere, coinvolgendo il grande mondo degli sportivi, e perché no, quanti sono in cerca di nuovi modi di vivere lo sport e la natura senza troppe velleità agonistiche.

Un interesse nato certamente dall’avvicinarsi inesorabile della tanto attesa data del 26 giugno, quando proprio in Italia, a Montebelluna, andrà in scena il Campionato del Mondo Marathon XCM 2011. Una data importante per chi vive giorno per giorno a contatto con l’off-road agonistico, una data storica per tutto il movimento agonistico nazionale, ma ancor di più una data unica per chi avrà la fortuna di parteciparvi. 30, tra uomini e donne, sono gli atleti convocati dal CT azzurro Pallhuber per l’appuntamento iridato e tra questi troviamo anche Mirko Celestino e Andrea Giupponi.

Mirko Celestino, già medaglia d’argento nel 2010, sulla carta sarà tra i sicuri protagonisti della gara, uno degli uomini da battere, ecco dunque perché Sport Week ha voluto, scaramanticamente, presentarlo al grande pubblico. Quattro pagine in cui Mirko racconta brevemente il suo passaggio alla mtb, i motivi per i quali ha lasciato la strada, che tante soddisfazioni gli ha regalato, per godersi in completa autonomia la sua passione, la natura ma soprattutto la sua splendida famiglia.

Mirko diventa così a tutti gli effetti uno dei maggiori testimonial delle ruote artigliate d’Italia. Un campione, un grande atleta, ma anche una semplice persona in grado di stare a contatto con la gente e con i tifosi che vittoria dopo vittoria lo scoprono sempre meno “extraterrestre” ma sempre più un “semplice ragazzo”. Proprio così, perché la mountain bike è prima di tutto divertimento, e Mirko si diverte tantissimo!

Comunicato Stampa Ufficiale Axevo S.r.l. Bike & Components