Ven11222024

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Lorenza Menapace a 360°: dall'Endurance all'XC è dominio 29er!

Pergine Val Sugana (TN) – Lo scenario del 5º Mem. Bruno Alverà è tra i più caratteristici se si pensa alla mountain bike come alla disciplina olimpica per eccellenza. Un cross country tra i più tecnici e duri che si possano immaginare, un percorso insidioso che con un anello di soli 6 chilometri proponeva strappi repentini, discese tutte da guidare e cambi di ritmo continui con una ambientazione che ricorda i migliori tracciati internazionali. Un banco di prova unico per Lorenza Menapace e la sua TiTiCi Fielty Nine che senza indugio e contro ogni pronostico domina e vince la gara femminile.

Proprio così. Nonostante Lorenza si stia preparando all’appuntamento clou della stagione, ovvero la Transpyr Adventures che si correrà in Spagna il prossimo 2 luglio, la biker trentina ha dato un forte segnale alle sue avversarie dimostrando si di essere in forma ma soprattutto di essere competitiva su tutti i tipi di percorso. “Stò alternando partecipazioni a gare più lunghe, in preparazione alla Transpyr, a gare più nervose e corte per poter affinare al meglio il feeling con la mia Fielty 29er. In tutto questo mi stà aiutando una condizione fisica in continua crescita che mi fa ben sperare per i prossimi appuntamenti.


Lorenza è stata la madrina delle 29” in Italia presentandosi per prima sui campi di gara dell’endurance internazionale e nazionale. Ora ha conquistato un nuovo significativo primato confermandosi competitiva e vincente anche sui terreni dell’Xc sempre in sella alla sua ”butterfly” 29er. “La mia TiTiCi Fielty Nine è qualcosa di eccezionale. Con Matteo Pedrazzani abbiamo fatto un gran lavoro per mettere a punto ogni particolare di questo gioiellino a ruote maggiorate e il risultato è più che sorprendente. Oltre a godere di quelli che sono noti quali pregi delle 29” ora mi trovo tra le mani una bike che anche sul tecnico e nello stretto è estremamente docile e reattiva.”



Con la sua Fielty Nine Lorenza ha vinto la categoria femminile alla gara allestita a Pergine Val Sugana dall’amico Paolo Alverà ma qualche settimana prima aveva già dato mostra delle sue potenzialità vincendo anche la Baldo Bike, la gara di circa 40 chilometri che da Garda proponeva un tracciato con caratteristiche molto simili ad un Xc. “Cerco di alternare vari tipologie di percorso perché gli oltre 860 chilometri e 20.000 metri di dislivello che mi attendono tra poco più di un mese alla Transpyr saranno caratterizzati da un continuo cambio di scenario e quindi di ambientazione.  Dovrò essere pronta a tutto!”

Ecco spiegato perché vediamo Lorenza Menapace presente ai più svariati appuntamenti off road di inizio stagione. Insolita e dal gusto particolare la partecipazione alla GF del Bike Festival di Riva del Garda dove sul difficile tracciato di 105 chilometri e 3500 metri di dislivello ha conquistato il 7º posto assoluto in campo femminile infilandosi nel nutrito gruppo che presentava ben 15 donne èlite al via. Prima ed unica bikers italiana a prende il via e quindi a portare a termine il percorso più duro della manifestazione per un successo tutto made in Italy: bikers italiana con bici tutta italiana.

Ma Lorenza non ha certo dimenticato il primo amore, ovvero le 24h. Quest’anno l’accurata preparazione e gli impegni meticolosamente prestabiliti la terranno lontana da molti campi gara delle più famose endurance nazionali. Non ha voluto però mancare alla 24h di Cremona, svolta a metà aprile, che ha messo ancora una volta a dura prova la tenacia di Lorenza. Questa volta non si è trattato del percorso, ne tanto meno di resistenza fisica. Dopo oltre 6 ore di gara Lorenza è stata obbligata al ritiro da chi la seguiva a causa delle sue condizioni fisiche che la vedevano pedalare con 38,5°C di febbre. “Mi è dispiaciuto molto dover abbandonare, sia perché nelle prime ore andavo benissimo, sia perché ci tenevo a far bene qui a Cremona visto che sarà una delle poche 24h che correrò quest’anno. Sicuramente sarò presente alla 24h del Lago d’Idro, a giugno, per l’importante assegnazione della maglia tricolore della categoria Solo alla quale tengo in modo particolare.”

 

 

Fonte: Aesportnews Enrico Andrini