Gualdo Tadino (PG) – Uno splendido risultato, forse sperato, ma ancora difficile da realizzare. Una lunga trasferta che ha portato il nostro portacolori proprio nel cuore d’Italia, in Umbria, per partecipare all’importante manifestazione nazionale che assegnava i titoli tricolori per la specialità off-road dedicata alla lunga distanza. 83 chilometri, 2660 metri di dislivello complessivo, un percorso difficile ed insidioso reso ancora più duro dalle condizioni meteo non proprio ottimali, condito da un parterre di rivali di grande prestigio.
Ma Alessandro Trenti non si è fatto intimorire e si è presentato all’appuntamento con la solita determinazione e la consueta voglia di mettersi in gioco sfidando campioni del calibro dell’ex professionista Francesco Casagrande o del forte Marco Zappa. “Ho fatto la mia gara senza guardarmi troppo attorno – ci racconta Alessandro appena rientrato da Gualdo Tadino - Ho amministrato nel corso della prima metà del percorso in attesa di dare tutto sugli strappi finali che mi avevano descritto come selettivi e determinanti.” E così è stato. Dopo aver transitato attorno alla 70ª posizione assoluta sul secondo GPM, Alessandro inizia la sua emozionante rimonta che si conclude a pochi cilometri dal traguardo quando si ritrova terzo tra i master 3.
Taglia così il traguardo, dopo 4h e 5’ di gara, alle spalle di marco Zappa, primo, e Francesco Casagrande, secondo. Ma a pochi istanti dalle premiazioni arriva la comunicazione inaspettata dei giudici che rettificano la classifica togliendo dall’ordine d’arrivo Casagrande, reo d’aver sbagliato il percorso e quindi di averne malauguratamente tagliato una parte. Alessandro Trenti vive così l’ennesima emozione di giornata scalando di un gradino all’ultimo istante. “Ero già enormemente soddisfatto anche della terza posizione perché stare sul podio con simili atleti non è da tutti i giorni. Mi dispiace per Casagrande che reputo un grande campione, ma a questo punto mi voglio godere questo importante successo, forse il più grande da quando qualche anno fa mi sono dedicato alla mountain bike rinunciando alle altre mie grandi passioni sportive come la corsa a piedi e lo sci alpinismo.”
“Un risultato che condivido totalmente con la mia famiglia che mi ha seguito sino a Gualdo Tadino per starmi vicino. E’ anche grazie al loro supporto se trovo ancora la forza di tentare certe pazzie. Un grazie alla mia squadra, l’MTB Agnosine, al presidente, che ha insistito affinchè io venissi qui, e a tutti i compagni che mi sono sempre stati vicino ed hanno fatto il tifo per me anche dalla lontana Valle Sabbia.”
Fonte: Ag. Aesportnews Enrico Andrini
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