Anche quest’anno a Mercurago , per la diciassettesima tappa del master Garbo GM Ceramiche è arrivata la … Befana e non ha aspettato la notte ma il primo assolato pomeriggio. Aveva le scarpe rotte ma tacchettate Shimano e una gerla stracolma di debito pubblico, lettere di licenziamenti , aumenti insopportabili di ogni genere e uno spread spaventoso tra chi tira da sempre la cinghia e la casta più sprecona, mangiona e meglio pagata del pianeta. Ci consoliamo con le uniche certezze del Master Garbo GM Ceramiche che anche oggi ci regalano molte emozioni, vittorie prestigiose e un futuro roseo che non ha niente a che vedere col nero carbone che la casta ci fa ingoiare da sempre.
Un esempio? Prendiamo i Gentleman, hanno oramai cinquant’anni ma devono ancora vivere il loro momento migliore e vivono di un ciclismo duro ma sano e coinvolgente che sono poi, le risorse preziose per chi fa della “Noble Art” del ciclocross un’irrefrenabile passione. Oggi vince ancora, senza nulla rischiare, Massimo Valsesia, che fa poco più di un allenamento in vista della prova tricolore.
Meritato il podio di “Denny” Savio e Silvano Migliorin. Bella ed emozionante la vittoria del Supergentleman “B” Vincenzo Vezzoli, nato amatore con le insegne dell’Udace e probabilmente morirà … sportivamente parlando, udacino, perché la sua storia è un romanzo, e oggi, con la nuova maglia Besanese trionfa ancora ai danni dei quotati Paolo Rizzotto e Antonio Garbo.
Fra Vezzoli e Lorenzo Bramati, dominatore nei Debuttanti, ci sono cinquant’anni di differenza ma hanno similitudini nella passione, l’attaccamento allo sport come scuola di vita ed entrambi si nutrono di emozioni forti, il … vecio con trentatre maglie tricolori nel cassetto e il giovane con le sue cinque incorniciate, un filo d’Arianna che lega i sogni anche dei Primavera che imitano entrambi e imparano a soffrire, oggi sono Michele Gelli ( Primavera 2)che batte nettamente Simone Rainoldi e Alex Viaretti e Biagio Borella a tornare a casa con i fiori ma altri baldi ragazzini terribili sono sulla rampa di lancio.
Anche il Supergentleman “A” Lucio Pirozzini, con la maglia nuova e immacolata dell’Albertoni Far si posiziona in griglia con un sorriso che stempera la tensione e si presenta dopo cinquantadue minuti di gara , tutto solo e le numerose foto digitali lo immortalano vincitore sotto il traguardo, ma i flash si sprecano anche per Aldo Allegranza e Franco Buttò. Nella gara dei Veterani, pronti via e Davide Montanari saluta la compagnia prendendo l’iniziativa di involarsi solitario nonostante la resistenza caparbia di Luca Luraghi e Alex Monetta che non se la sentono di finire dietro la lavagna e ritengono di non meritare questo castigo perché Davide è fortissimo e a breve tenterà l’assalto al folletto di Arluno, Emilio Caroni per la corona di migliore d’Italia.
Catturare un’emozione non è facile, specie se a cercare d’impedirtelo è un osso duro come Marchino Colombo che non accetta l’idea del … si salvi chi può. Ha inseguito e raggiunto la lepre Mirko Pinton, leader dei Senior, ma ancora una volta il più esperto ragazzo di Arcisate ha usato la testa, rallentando il ritmo sul finale, respirando a pieni polmoni per poi affondare il colpo del kappaò. Perfetto ma, Colombo c’è.
Nessuna sostanziale novità nella gara dei Cadetti - Junior dove Andrea Bonollo (Cadetto) spadroneggia imponendo la dura legge del più forte , anche se c’è da registrare un netto miglioramento nelle retrovie dove un ottimo Mamo Pagani (Junior) e un generoso Camarella ( Cadetto) si stanno preparando ad un netto e incoraggiante avvicinamento al vertice.
Dispiace perdere per soli quattro cinque stupidi centimetri com’è accaduto a Samantha Profumo. E’ come se ti sfugge di mano una rosa quando oramai senti il …. profumo ma Patrizia Caimi ( Donne A) oggi è stata davvero superlativa, ha corso col cuore e conquistato una vittoria da incorniciare. Chapeaux . Se cuore e testa stanno in equilibrio su una bicicletta che viene mossa da un rapporto di passione, è un amore che diventa speciale e ti regala emozioni indescrivibili come quelle di cui gode Barbara Fanchini che oggi ha la meglio sull’eterna rivale Super Simo Etossi.
Bella, corposa e signorile la premiazione al cospetto del’ass. allo sport Federico Monti con trofei prestigiosi che ricordano uomini di valore quali Gianin Zonca, Sergio Crolla,Leo Comoli e lo sportivissimo Bruno Sibilia ma il ricordo più caro va ad Andrea Migliorini deceduto in età scolare e mai dimenticato dagli sportivi di Mercurago.
Fonte: Carmine Catizzone
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