Bisuschio (Va) - Lugi Nardello e Franco Parini, due facce della stessa medaglia, quella fusa nel crogiolo della coinvolgente e profondamente radicata amicizia. Hanno fatto le cose in grande ancora una volta i due eroi del Team Due Valli che a Bisuschio (Va) hanno preparato l’ultimo sussulto dell’anno, una splendida tradizione del master Garbo GM Ceramiche.
Gli ingredienti ci sono tutti: allegria, amicizia, rispetto, passione per la bicicletta, capacità organizzative, un percorso interessante e il anche il cenone di fine anno con molti amatori invitati. Non è mancata nemmeno la benedizione di Don Giacomo, uno sportivo vero che da queste parti è un’istituzione. Agli ordini del direttore di corsa Giuseppe Pinton, partono i giovani e subito il veterano Emilio Caroni dimostra che ha smaltito molto bene canditi, uvetta, arachidi e mascarpone di questi giorni festivi e si esibisce in una performance che è un’esplosione di scatti e allunghi, liberandosi già alla prima tornata dei pur bravi Alex Monetta e “Roccia” Toniolo” e pone la firma su questa che non è una gara qualsiasi ma è una candidatura alle maglie che contano.
Nei Senior è solito Mirko Pinton, l’idolo di casa sempre pronto a ribattere colpo su colpo ogni attacco, che ti lascia fare ma prepara l’attacco del finale di gara, anche perché sa di avere una riserva capiente. Anche oggi, con il generoso Edoardo Romanò che dava i cambi regolarmente, ha esaltato le sue qualità, inseguendo e poi staccando Claudio Pivotto ma quando tutti aspettano la volata finale fra i due, con buona pace dei teleimbonitori che stranamente non hanno avuto nulla di ridire, arrivano insieme mano nella mano, da buoni amici che si rispettano. Il pubblico ha molto gradito riservando loro uno scrosciante applauso mentre la giuria di Varese decreta la vittoria del longilineo Mirko Pinton. Il Cadetto Gianluca Pivotto? Cambiato, dimagrito, cresciuto, forse anche fidanzato.
E’ stato il numero uno di quest’annata sportiva , campione italiano di ciclocross e su strada grazie ad una classe purissima e una “testa” sopraffina. Anche oggi fa quello che vuole e se va alla sua maniera per l’ennesima vittoria, Luca Camarella e Mattia Lunardi si giocano il podio e arrivano nell’ordine. Molto bene anche lo Junior Mamo Pagani che non ha nessuna difficoltà a liberarsi di Fabio Marchiotti e Francy Scapin correndo una gara diligente ma ora deve pensare al campionato italiano dove l’aspetta il guerrigliero Diego Lavarda e Mamo, si sa, è uno dei pochi che può tendergli l’imboscata e non sarebbe la prima volta. Parlare di sorpresa per il Debuttante Christian sarebbe persino riduttivo per il “rampollo” della dinastia Rizzotto, un ragazzotto talmente alto che sembra essere andato in canna e con quelle leve imprime pedalate possenti che alla lunga schiantano le velleità di Edo Bertami e Edo Rimoldi.
Cambia la musica e con essa gli spartiti, cambiano gli strumenti e le platee ma quello che non cambia mai è l’artista che interpreta la parte principale, stiamo parlando di Lucio Pirozzini, Super “A”, che si esibisce in un assolo da brividi e quando arrivano Aldo Allegranza e Franco Buttò , il Piro ha già messo via lo strumento. Netta la vittoria nei Super “B” di Claudio Guarnieri su Vincenzo Vezzoli che fa quello che può ma alla fine deve cedere il passo allo scatenato e più giovane avversario mentre Gianpaolo Rizzotto si gode un bel terzo posto e si tuffa in un 2012 impegnativo e colmo di gare importanti da organizzare.
Quando si è nettamente più forti, si può vincere senza nemmeno fare notizia. Lo ha dimostrato il Gentleman Massimo Valsesia che gira l’Italia con un trolley molto grande perchè deve metterci dentro molte vittorie e tante soddisfazioni di enorme cabotaggio e deve contenere anche le molte maglie che puntualmente vendemmia nella vigna rigogliosa dell’Udace. Non possono fare nulla Roby Stagnoli e Denny Savio contro un Valsesia che pesta duro come un fabbro ma con le qualità di un architetto e devono accontentarsi del podio. Nell’emisfero rosa, Janine Jackson deve sentirsi come Alice nel paese delle meraviglie: “per me il ciclocross è un sogno che non finisce il mattino seguente - dice convinta - mi diverto e mi sento come a casa”. Vince anche oggi sulla rientrante Cristina Cortinovis che chiude un anno da dimenticare ma ricomincia con la grinta di sempre, solo si spera, con un pizzico di fortuna in più. Nelle donne “B” continua l’altalena Barbara Fanchini e Super Simo Etossi e stavolta è madame Etossi che dopo una gara senza sbavature s’incorona vincitrice. Buon anno a tutti.
Carmine Catizzone
Il video della manifestazione:
http://www.youtube.com/watch v=2qiZ3cR41uw&list=UUA1YpyAcE6fOUJgXKu6uztA&index=1&feature=plcp
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