Ven11222024

Aggiornamento:11:27:31

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Ciclocross: per Caroni, Valsesia, Pirozzini e Pivotto un fine anno con il botto

Bisuschio (Va) - Lugi Nardello e Franco Parini, due facce della stessa medaglia, quella  fusa nel crogiolo della coinvolgente e profondamente radicata amicizia. Hanno fatto le cose in grande ancora una volta i due eroi del Team Due Valli  che a  Bisuschio (Va) hanno preparato l’ultimo  sussulto dell’anno, una splendida tradizione del master Garbo GM Ceramiche.

 

Gli ingredienti ci sono tutti: allegria, amicizia, rispetto,  passione per la bicicletta, capacità organizzative, un percorso  interessante e il  anche il cenone di fine anno con molti amatori invitati. Non è mancata nemmeno la benedizione di Don Giacomo, uno sportivo vero che da queste parti è un’istituzione. Agli ordini del direttore di corsa Giuseppe Pinton, partono i giovani e subito  il veterano Emilio Caroni dimostra  che ha smaltito molto bene  canditi, uvetta, arachidi e mascarpone di questi giorni festivi e si esibisce  in una  performance che è un’esplosione di scatti  e allunghi,  liberandosi già alla prima tornata dei  pur bravi  Alex Monetta  e “Roccia” Toniolo” e pone la firma su questa che non è una gara qualsiasi ma è una candidatura alle maglie che contano.

Nei Senior  è  solito Mirko Pinton, l’idolo di casa sempre pronto a ribattere colpo su colpo ogni attacco, che  ti lascia fare ma prepara l’attacco del finale di gara, anche perché sa di avere una  riserva capiente.  Anche oggi, con il generoso Edoardo Romanò che dava i cambi regolarmente,  ha esaltato le sue qualità, inseguendo  e poi staccando Claudio Pivotto ma quando tutti aspettano la volata finale fra i due, con buona pace dei teleimbonitori  che stranamente non hanno avuto nulla di ridire, arrivano insieme  mano nella mano, da  buoni amici che si rispettano. Il pubblico ha molto gradito riservando loro uno scrosciante applauso mentre la giuria di Varese decreta la vittoria del longilineo Mirko Pinton. Il Cadetto Gianluca Pivotto? Cambiato, dimagrito, cresciuto, forse anche fidanzato.

E’ stato il numero uno di quest’annata sportiva , campione italiano di ciclocross e su strada grazie ad una classe  purissima e una “testa” sopraffina. Anche oggi fa quello che vuole e se va alla sua maniera per l’ennesima vittoria, Luca Camarella e Mattia Lunardi  si giocano il podio e arrivano nell’ordine. Molto bene anche lo Junior Mamo Pagani che non ha nessuna difficoltà a liberarsi di Fabio Marchiotti e Francy Scapin correndo una gara diligente  ma ora deve pensare al campionato italiano dove l’aspetta il guerrigliero Diego Lavarda e Mamo, si sa, è uno dei pochi che può tendergli  l’imboscata e  non sarebbe la prima volta. Parlare di sorpresa per il Debuttante Christian  sarebbe persino riduttivo per il “rampollo” della dinastia  Rizzotto, un ragazzotto talmente  alto che sembra essere andato in canna e con quelle leve imprime pedalate possenti che alla lunga schiantano le velleità di Edo Bertami e Edo Rimoldi.

Cambia la musica e con essa gli spartiti, cambiano gli strumenti e le platee ma quello che non cambia mai è l’artista che interpreta la parte principale, stiamo parlando di Lucio Pirozzini, Super “A”, che si esibisce in un assolo da brividi e quando arrivano Aldo Allegranza e Franco Buttò , il Piro ha già messo via lo strumento. Netta la vittoria nei Super “B” di Claudio Guarnieri  su Vincenzo Vezzoli che fa quello che può ma alla fine deve cedere il passo allo scatenato e più giovane avversario  mentre Gianpaolo Rizzotto si gode un bel terzo posto e si tuffa in un 2012 impegnativo e colmo di gare importanti da organizzare.

Quando si è nettamente più forti, si può vincere senza nemmeno fare notizia. Lo ha dimostrato il Gentleman Massimo Valsesia che gira l’Italia con un trolley molto grande perchè deve metterci dentro molte vittorie e tante soddisfazioni di enorme  cabotaggio e deve contenere anche le molte maglie che puntualmente vendemmia nella vigna rigogliosa dell’Udace. Non possono fare nulla Roby Stagnoli e Denny Savio contro un Valsesia che pesta duro come un fabbro ma con le qualità di un architetto e devono accontentarsi del podio.  Nell’emisfero rosa, Janine Jackson deve sentirsi come Alice nel paese delle meraviglie: “per me il ciclocross è un sogno che non finisce il mattino seguente - dice convinta -  mi diverto e mi sento come a casa”. Vince anche oggi sulla rientrante Cristina Cortinovis che chiude un anno da dimenticare ma ricomincia con la grinta di sempre, solo si spera, con un pizzico di fortuna in più. Nelle donne “B” continua l’altalena Barbara  Fanchini e Super Simo Etossi e stavolta è madame Etossi che dopo una gara senza sbavature s’incorona vincitrice. Buon anno a tutti.

Carmine Catizzone

 

Il video della manifestazione:

http://www.youtube.com/watch v=2qiZ3cR41uw&list=UUA1YpyAcE6fOUJgXKu6uztA&index=1&feature=plcp