Egro di Cesara - Dici Iride Cycling Team e la mente corre a Paolo Frigerio, l’uomo senza il quale la stessa squadra … accuserebbe qualche difficoltà per continuare la sua attività. Presidente tutto anima e cuore, a volte si sofferma a riflettere sul suo impegno nel ciclismo e qualche volta si domanda : “ma chi me lo fa fare”? Ma poi gli basta guardare i suoi Primavera e i suoi collaboratori e cambia subito idea.
La bella gara di Egro , terza prova del Master Barbo GM Ceramiche, è stata disegnata in uno scenario incantevole gradito da tutti, anche da quei trenta ciclisti Baby che hanno … scimmiottato i grandi ricevendo in cambio una marea di applausi convinti. Primi a partire, stavolta sono i Veterani e subito un tandem , formato da Antonello “Roccia” Toniolo e Angelo Borini si porta al comando inseguito da Warburton e Tinti ma, quando a due giri dalla fine Angelo Borini apre il gas e aggredisce la salita posta sotto al traguardo , tutti intuiscono che sarà dura distoglierlo dalla vittoria che arriva puntuale ai danni del tenace Toniolo.
Nei Junior c’è da registrare la magistrale prova di Andrea Perini che si esibisce in una cavalcata solitaria degna di un fuoriclasse, come straordinaria è stata la prova del Cadetto Andrea Bonollo che appiedato da noie meccaniche si trova ad inseguire uno scatenato Paolo Bravini e quando mancano due giri alla fine, il ritardo tra i due supera il minuto ma, trovata una bici … di scrocco, il garbagnatese ha un’impennata d’orgoglio e al suono della campana .. lo vede, altra accelerata e la vittoria si materializza. Che dire? Complimenti. Per Massimo Rovari e Davide Brancaleon, onesti pedalatori Senior, non era una gara come tutte le altre. C’era di mezzo il prestigio, la voglia di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di Egro, di lanciare un segnale che alla fine arriva forte e chiaro.
Queste le motivazioni più che legittime che portano Rovari a lanciare il cuore oltre l’ostacolo e gridare al mondo Udacino che c’è, con quella educazione che è i suo marchio di fabbrica. Nei Gentleman invece, è sempre Massimo Valsesia il padrone del vapore e non gli importa chi si prende la briga di inseguire. Parte da .. cani ma alla prima curva è già davanti e subito Angelo Tosi si porta sulla sua ruota per condividere con lui sette giri, ma gli ultimi due sono un assolo … alla Valsesia. Nei Super “A” cosa possono fare Aldo Allegranza e Gaetano Sartor se non sperare che Superman Lucio Pirozzini abbia un calo, una noia meccanica, un influenza o una febbriciattola che lo indebolisca un po? E invece scoppia di salute il guerriero della Valdossola e stravince l’ennesima gara che dedica all’amico Claudio Giudici che non sta attraversando un buon momento e questo è un modo per dirgli che gli siamo vicini. Semplicemente entusiasmante la prova dei Super “B”, con Sua Maestà Vincenzo Vezzoli che è seriamente insidiato da Antonio Garbo, il main sponsor del Master.
Ha dovuto aspettare il suono della campana per sferrare il colpo del KO ma, diciamolo, a Garbo va riconosciuto il beneficio delle armi e se continua così ….! La stessa identica scena s’è vissuta fra le donne “B” con le due massime espressioni del ciclismo nazionale a confronto: Barbara Fanchini e Super Simo Etossi, incollate l’una all’altra come lo scotch biadesivo e solo sul finale Etossi si ricorda di essere “Super” ma soli pochi stupidi secondi le separano, mentre il distacco di Janine Jackson su Marika Paoletti è più netto e ci conferma una volta di più che l’inglesina volante è sportiva vera, pura ed emerge in qualunque sport si tuffa. Bravissimo il Debuttante Alessio Salvemini ( dov’era finito) che domina su Edo Rimoldi ma ancora di più lo sono stati i Primavera che da queste parti spuntano come i funghi pregiati di Boleto, se ne vanno subito i due … gemelli diversi Alex Viaretti e Simone Rainoldi che se la giocano tutta , fin sulla linea del traguardo che premia il miglior spunto dell’ometto Viaretti sotto gli occhi lucidi di patron Enzo Bogianchini che gongola. Termina la gara di Egro e il Presidente operaio Paolo Frigerio ringrazia tutti e lascia il microfono al Sindaco Tiziano Falda che ringrazia la Iride Cycling Team per la laboriosa opera a favore dei giovani e per aver sposato lo sport come ragione di vita , ricordando a tutti che puntare sui giovani significa avere figli migliori, sportivi altruisti e cittadini colmi di valori.
Carmine Catizzone
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