Mondiali stregati questi di Cairns per l’Italia. Dopo due quarti posti nel crosscountry (nelle gare juniores), oggi nel downhill, che ha chiuso la rassegna iridata, arrivano identici risultati con Eleonora Farina (Donne Elite) e Beatrice Migliorini (Donne Jrs), lasciando l’amaro in bocca per una medaglia lungamente cercata, ma che ci è sfuggita per una serie di episodi.
Il tecnico della Nazionale, Roberto Vernassa, non si ferma ai risultati e fa un'analisi più approfondita, di più ampio respiro: "È mancata solo la medaglia. Si sono contento del risultato delle ragazze ma nel complesso di tutto il gruppo. Si deve guardare anche l'età degli atleti e le loro prospettive di crescita. In questa ottica non mi sento di non valutare positivamente anche la prestazione di Revelli. Peccato per l'infortunio di Colombo che pur non essendo grave gli ha impedito di prendere parte alla gara. Certo, Farina ci ha fatto sognare...dopo l'oro dell'anno scorso nelle Junior (con Alessia Missiaggia, ndr) quest'anno una medaglia nelle Elite sarebbe stato una nuova dimostrazione che la downhill in Italia sta migliorando di anno in anno."
Eleonora Farina ha vissuto la non piacevole esperienza di vedersi assegnare e poi subito dopo togliere una medaglia, che sarebbe stata la prima di questi mondiali per la spedizione azzurra e avrebbe premiato un’atleta sempre protagonista in questa stagione internazionale. La campionessa europea era la speranza della spedizione azzurra della Discesa e non ha mancato di gareggiare ai suoi livelli.
Al termine della gara i due riscontri cronometrici la vedevano sul podio, alle spalle della nuova campionessa del mondo, la canadese Miranda Miller, e dell’australiana Tracey Hannah. A distanza di un’ora, e dopo il ricorso della Francia, a seguito di un ulteriore controllo, scalavano di una posizione sia l’australiana Hannah che l’azzurra. Al secondo posto è salita la francese Miriam Nicol, addirittura 18^ in un primo momento ma che, subito dopo aver tagliato il traguardo, aveva contestato il tempo a lei accreditato. Al termine delle verifiche del caso vi è stata la conferma di un errore di rilevamento. Il tempo reale della transalpina gli ha permesso di cogliere l’argento, costringendo le atlete seguenti ad un passo indietro.
Un peccato ma che non cancella la bella prova della ragazza trentina che quest’anno ha dimostrato di essere arrivata ad una maturazione fisica e tecnica notevole. La bella prova di squadra, per quanto riguarda il settore femminile élite, è completato dall’ottavo posto di Alia Marcellini.
Podio sfiorato anche da Beatrice Migliorini, quarta nella gara juniores, alle spalle della francese Melanie Chappaz, nuova campionessa del mondo (argento per la neozelandese Shania Rawson e terzo posto per l’altra francese Flora Lesoin).
Meno bene gli uomini. Francesco Colombo, dopo la caduta dei giorni scorsi, non viene schierato dal CT Vernassa, mentre Loris Revelli ha chiuso la sua gara al 37° posto. Ha vinto il titolo mondiale il francese Loic Bruni, davanti all’australiano Michael Hannah e allo statunitense Aaron Gwin.
Nessun azzurro presente nella gara juniores vinta dal britannico Matt Walker davanti al connazionale Joe Breeden e al tedesco Max Hartenstern.
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