Gio03202025

Aggiornamento:12:27:01

Back Strada Altri interventi in risposta al sondaggio: partecipazione di ex professionisti o dopati alle Gran Fondo cosa ne pensate?

Altri interventi in risposta al sondaggio: partecipazione di ex professionisti o dopati alle Gran Fondo cosa ne pensate?

Perugia -Vi proponiamo il secondo capitolo del nostro sondaggio che ha coinvolto attraverso la rete organizzatori di manifestazioni fondistiche e appassionati dello sport delle due ruote che hanno risposto al nostro interrogativo: Partecipazione di ciclisti ex professionisti e di ciclisti che hanno subito squalifiche per doping alle vostre manifestazioni. Che cosa ne pensate? Da non perdere il contributo di Alessandro D'Andrea ciclista ex professionista da diverse stagioni ormai tra gli amatori con i colori della N.Limits Studio Moda. In questa stagione ha conquistato il South Africa il titolo mondiale Uwct.

Loris Perfetti: “Secondo me possono partecipare ma in una categoria dedicata per loro”.

Simone Caratto risponde a Loris Perfetti ed evidenzia un altro aspetto “Ma nemmeno, perché comunque falsano l'andamento della gara. Soprattutto quando vanno ad aiutare gli amici. Quante volte vediamo gente tirata anzi, letteralmente trascinata da questi qui? Allora io vengo con lo scooter e chi mi dice qualcosa lo prendo sotto”!

Christopher Francasi: “Secondo me non è giusto perchè le gran fondo sono dedicate agli amatori e ammettere ex professionisti e atleti squalificati per doping è inammissibile queste corse devono essere fatte da atleti che si sacrificano e sia si allenano duramente no da coloro che assumono sostanze  io sono contro il doping w il ciclismo pulito e fatto di fatica”

Alessandro D'Andrea: “Un ex corridore che smette di fare il professionista e trova lavoro per quale motivo gli si debba negare di fare sport? Ripeto, quando ho cominciato a fare il dilettante nel 1997 avevo 19 anni e gareggiavo con atleti Elite senza contratto di 30 o 35 o anche 40 anni (vedi Tonetti, Vandelli, Cataldo e via dicendo) perché per i corridori c'era la possibilità di tornare addirittura indietro dopo aver fatto i professionisti (sempre tutto nella normalità ). Poi pero' la F.C.I. ha voluto eliminare questa categoria. Perché un Torosantucci, un D'Angelo, un Muraglia devono essere costretti a non svolgere attività agonistica? Io vado a vedere le partite di calcio in promozione del Cascinare dove militava un certo Giandomenico (un vero fuoriclasse che ha giocato anche nella Juve) che in questa categoria ha permesso al Cascinare di vincere il campionato e prendendo fior di quattrini, ma svolgendo pur sempre attività amatoriale calcio. Tutto ciò nella normalità delle squadre e dei tifosi.A DIFFERENZA DEL CICLISMO”

Andrea Copparo: “Io penso che dovrebbero stare tutti a casa. Ex professioni in particolare non dovrebbero correre tra gli amatori tolgono all'amatore tutto il divertimento di gareggiare sapendo che dovrà solo rincorrere . Io infatti me la prendo con gli enti che fanno i tesserini a queste persone, questi fenomeni che da professionisti non arrivavano neanche in gruppo e poi vengono tra gli amatori e fanno gli sborroni. Pensa te che divertimento! Così io penso che il movimento amatoriale stradale va a scomparire. Gli amatori veri si stanno rompendo. Il dopato va allontanato dalle competizioni. Per me 2 anni sono anche poco. I controlli chi li fa ? nelle gare amatoriali ce ne sono pochissimi. Penso che  sono i prof che si immettono nel circuito amatoriale che spingono gli amatori a doparsi, inoltre credo che gli ex professionisti devono almeno avere una categoria a parte, che la federazione e tutti gli enti debbano tesserare questi atleti in una categoria separata per almeno 5 anni. Bisogna cambiare qualcosa, se continuiamo a parlare del passato non risolviamo nulla. Per quanto riguarda il calcio, è uno sport di squadra, il ciclismo è uno sport individuale. E poi del calcio mi interesso poco.

Redingòcycling Redingò Cosa ne pensate invece degli amatori professionisti?????

Ducci Loris “Sono e continuerò a battermi per un ciclismo pulito e da oggi visto che faccio parte del direttivo pesarese della FCI, inizieremo a promuovere e comunicare sia nel settore amatoriale ma soprattutto nel settore giovanile, fino ad arrivare agli sponsor, che devono capire cosa significa sapere i rischi d'immagine che una squadra con dopati può nuocere alla propria azienda, il nostro motto è: Sponsor pulito, sport pulito...a buon intenditore....poi ne parleremo meglio e approfondiremo l'argomento nella giusta sede”

Asd Cooperatori: “Siamo del parere che le manifestazioni amatoriali debbano essere riservate agli amatori, nel senso più stretto del termine, cioè persone che amano il ciclismo e lo praticano per diletto. Tutto ciò è in netto contrasto con le pratiche dopanti; dobbiamo però necessariamente uniformarci ai regolamenti, perciò chi non è squalificato può iscriversi e gareggiare alle nostra manifestazioni.

Crediamo però che le regole dovrebbero essere più stringenti e che gli Enti di promozione sportiva dovrebbero essere più incisivi nel punire, in tempi assolutamente rapidi, chi si è lasciato tentare dalle sirene del doping ed ha macchiato il nostro sport. Per quel che concerne gli ex pro, chi maramaldeggia fra gli amatori un anno dopo "aver smesso di lavorare" a mio avviso si comporta come chi ruba le caramelle ai poppanti...forse dovrebbe rendersi conto di qualcosa...ma che gusto prova a "schiantare" muratori, idraulici, impiegati???...bah!!!

Sarebbe bene che un ex pro attenda di diventare ex per davvero...conosciamo ex pro che gareggiano fra gli amatori 10 o 20 anni dopo aver terminato la carriera ed essersi trovati una professione, e sono i benvenuti. Chi continua a fare il professionista fra gli amatori, dopo averlo fatto sul serio, non è sicuramente gradito, ma anche qua i regolamenti non recitano così, e dobbiamo adeguarci...non sarà il benvenuto, bensì sopportato”

Angelo Curi: "Qualcuno dice:" perchè negare a chi vuole di fare sport".....Ma partecipare ad una manifestazione e successivamente essere trovato positivo....significa fare sport?  Perchè non sento mai nessun ex corridore(prof. o dil.), commentare e criticare quando tizio e caio (soprattutto se ex corridore), viene trovato positivo? Questo lascia adito a male interpretazioni ed alla convinzione che sia così che va il mondo dello sport! Dai miei 57 anni e 40 di ciclismo posso solo dire che CICLISMO SI PUO' FARE IN MANIERA CORRETTA, basta volerlo. Vi sembra fare sport quando un ex pro di neanche 30 anni si presenta ad una cronometro UISP che sarà stata di 20 km e la vince ma al termine risulta positivo, si fa due anni di squalifica, ritorna e ricomincia a vincere e per di più viene etichettato come "il cannibale"? Se ripenso che era il soprannome di un certo Eddy Merckx mi vengono i brividi. A proposito di ex pro alle gare amatoriali (a parte che si tratta di ex con tessera da pro, ma che in quanto a risultati ci sarebbe da discutere!), faccio solo un nome che dovrebbe essere preso da esempio da costoro: STEFANO COLAGE'. Possiamo sicuramente dire che un ex professionista, bene vorrei ricordare a chi non conosce tanto bene il mondo amatoriale che Stefano dopo un paio d'anni di riposo, proprio per la vera passione che aveva per la bici è sceso in mezzo a noi ma lo ha fatto nel vero modo in cui lo dovrebbe fare un ex, correva, si divertiva, ma per qualche anno non ha mai passato per primo il traguardo, non perché non potesse farlo, ma perché lasciava le vittorie ai CICLOAMATORI, a lui bastava il divertimento....poi rimaneva sempre tra di noi a parlare e discutere della corsa non come certi con la "puzza sotto il naso", che finita la corsa scappano a massaggiarsi".