Cisternino (Brindisi) - Non solo ciclismo per il trentanovenne Piero Zizzi, ciclista di Cisternino (Brindisi) in cui gestisce insieme al fratello e al padre un negozio di ferramente e colori, ma anche spinning, fitboxe e bootcamp discipline che da tredici anni nelle varie palestre della provincia. Grazie alla sua caparbietà e impegno, che lo contraddistinguono un tutte le attività sportive che pratica come nella vita di tutti i giorni, oggi è un "master team" della la Federazione Italiana Walking Acqua & Fitness, ovvero un’ istruttore nazionale che si occupa della formazione degli istruttori di base e che svolgono lezioni in occasioni delle convention nazionali.

Ma la sua prima passione sportiva è stata per lo sport delle due ruote. Dopo aver assistito alla conclusione del Giro di Puglia ’85 nel suo paese natale, insieme al padre, Zizzi giovanissimo decide di salire in sella al cavallo d’acciaio e inizia a svolgere tra gli esordienti. Una carriera segnata ben presto dai trasferimenti in altre regioni alla ricerca di team in grado di garantire un’attività a livello nazionale. La mancanza di uno spunto veloce nel finale di gara ha limitato il suo palmares che comunque vanta ben sei titoli tricolori tra i cicloamatori e diversi successi di caratura nazionale e internazionale.
Nel 2013 dopo due stagioni alla Melania Omm del presidente Fabrizio Petritoli Piero Zizzi difenderà i colori di una formazione pugliese, la Autotrasporti Convertini di Locorotondo dove troverà ciclisti del calibro di Borrelli, Conserva, Palmisano, Galeone "uno dei migliori team del panorama amatoriale nazionale - afferma Zizzi - costruito con grande passione, caparbietà ed entusiasmo dai fratelli Convertini titolari dell'omoninma azienda di trasporti". Poi non dimentica i due anni trascorsi alla Melania Omm. “Quelli trascorsi alla Melania Omm del presidente Fabrizio Petritoli sono state due stagioni bellissime cariche di successi ed esperienze ciclistiche indimenticabili. Alla Melania ho trovato compagni di squadra come Wladimiro D’Ascenzo e Davide Torosantucci, due ottimi ciclisti, ma soprattutto due veri amici, così come il resto del gruppo molto unito e capace di raggiungere qualsiasi risultato. Anche se le nostre strade agonistiche si dividono resta sempre e comunque il rispetto per questa società i suoi dirigenti e ciclisti”
- Come inizi ad andare in bicicletta?
“Iniziai per gioco dopo aver visto un arrivo del Giro di Puglia 1985 che si concludeva nella mia Cisternino a cui io ho assistito insieme a mio padre. La prima bici l’ho presa con i miei risparmi”
- Hai militato nelle categoria giovanili e con quali squadre e risultati?
“ Ho iniziato da esordiente con la squadra del mio paese, poi allievo fino a juniores del primo anno ho indossato i colori del Pedale Cegliese. Da Juniores del 2 anno mi sono trasferito alla Ubaldo Signori di Quarrata (Pistoia), poi due stagione tra i dilettanti con la società abruzzese Motel al Cavaliere: tanti tantissimi piazzamenti essendo uno poco veloce, ero sempre davanti ma trovavo sempre qualcuno che mi metteva la ruota avanti….”
- Quando hai iniziato a gareggiare tra i cicloamatori?
“Negli amatori ho iniziato dopo lo stop di quasi due anni per motivi di lavoro era l’ormai lontano 1996”
- Con quale squadre hai militato e vittorie?
“Tra gli amatori: Greco Benizio di Cisternino, Baser di Matera, Garofalo di Termoli, Vini Farnese di Ortona, Pedale Fermano Amatori Gi Vi di Fermo , Melania di Montegiorgio e dal 2013 Convertini di Locorotondo (ba). Ho vinti sei tra i cicloamatori granfondo, strada, montagna, cronosquadra e per due volte sono stato convocato in nazionale master per i mondiali”
- Da diverse stagioni ormai militi in formazioni marchigiane, la tua è una scelta fatta perché non vi è un adeguato movimento ciclistico e relativo calendario al Sud o per altri motivi?
“Tutto è iniziato per provare una nuova esperienza partendo dal 2003 con la Garofalo Mobili di Termoli, sono contento delle varie esperienze fatte perché nel bene e nel male mi hanno permesso di conoscere tanta gente ed avere tanti amici in diversi posti a prescindere dal lato puramente agonistico”
- Qual è il successo che rimarrà per sempre impresso nella tua mente e perché?
“La gara vinta quest’anno a Cisternino e ti spiego il perché, era la prima volta che mia figlia capiva quello che stava avvenendo (ha 3 anni) arrivare in Via Roma a braccia alzate e vedere lei in braccio a mia moglie con i pollici verso l’alto è stata una gioia indescrivibile”
- Hai fatto degli errori durante una gara che oggi non commetteresti più?
“Errori se ne fanno sempre, a volte per troppa “generosita” ho buttato gare dove sentivo di essere il più forte, devo imparare ad essere più cinico e agonisticamente cattivo”
- In questi ultimi anni il movimento amatoriale in meridione è notevolmente cresciuto sia in qualità che quantità dei ciclisti e sodalizi, che cosa manca ancora secondo te?
“ Il movimento è cresciuto tantissimo le granfondo hanno un seguito inimmaginabile solo qualche anno fa, l’entusiasmo è tanto la voglia di far bene pure, in Puglia ci sono granfondo tipo Alberobello ed Ostuni che non hanno nulla da invidiare a quelle del nord, squadre molto valide a partire dalla Convertini per arrivare alla Calcagni Rummo e Fajarama Lanotte Bike,ripeto siamo sulla giusta strada si può solo migliorare. Secondo me manca solo un po’ di coordinazione fra gli enti per non fare gare negli stessi giorni.
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