Saranno momenti molto intensi quelli che vivrà Acqualagna prima, durante e dopo la 1^ Granfondo del Tartufo del 9 settembre, prova unica di Campionato italiano Granfondo e Mediofondo sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, prova del circuito Marche in Bici e della Challenge Strade e Sapori Marchigiani. Stesso stato d’animo anche per i portacolori giallorossi dell’A.S. Roma Ciclismo che hanno tutte le motivazioni per andare nuovamente a caccia della maglia più ambita a coronamento di un’intensa stagione agonistica. Saranno al via dell’appuntamento tricolore e fari puntati sulle campionesse italiane uscenti Irene Gemignani e Gabriella Asci supportate entrambe da Nazzareno Asci, Alessandro Paternostro, Marcello Innocenzi, Antonello D’Agapito, Fanus Tsegay Behre, Mawanane Hewa De Silva Sudhita Randika, Giorgio Fioretti, Riccardo Asci, Roberto Marcotullio e Massimiliano Grasso.

“Il percorso è degno di un campionato italiano molto impegnativo e duro con la salita lunga 16 chilometri del Monte Catria a quota 1348 metri per tutti e due i percorsi – afferma il responsabile del settore amatori e turisti Nazzareno Asci -. Per il resto abbiamo salite di 3 o 4 chilometri oltre ai soliti saliscendi spezza gambe con un finale pianeggiante dove serviranno molto i compagni di squadra per tenere alta la velocità. Quest'anno abbiamo già ottenuto tanto e i riflettori per questa gara saranno sui nostri centurioni”.
“Un appuntamento molto importante – sottolinea il Presidente Lorenzo Baldesi - più dei vari circuiti che abbiamo fatto fino ad ora. Una maglia tricolore, per un’atleta anche se amatore è un sogno che si realizza, ripaga dei sacrifici che si fanno ma che concretizzano una grande passione”. Tre i percorsi di questa manifestazione: il lungo di 135 chilometri, il medio di 105 chilometri e il corto cicloturistico di 47,5 chilometri.
Dopo la partenza ufficiosa alle 8,30, gli atleti affronteranno circa 4 chilometri turistici fino a prima di Smirra di Cagli, dove sarà dato il via ufficiale. Affronteranno quindi la prima salita di giornata: San Savino. Arrivati nel tratto pianeggiante dopo un paio di chilometri svolta a destra in direzione del secondo strappo di circa 700 metri. Lo scenario si allarga e si nota subito il castello di Frontone che svetta proprio davanti allo scollinamento.
Quindi discesa di un paio di chilometri e poi tratto in falsopiano con pendenza del 3% fino a Serra Sant’Abbondio, dove si terrà la destra. Discesa di circa 3 chilometri e poi tratto in pianura di 5 chilometri a cui seguirà la terza salita di giornata, che porta all’eremo di Fonte Avellana. E’ un tratto impegnativo con circa 2 chilometri di salita tra il 6 e 7% e punta del 10% in un piccolo tratto di 100 metri. Qui sarà posto il primo controllo. A questo punto discesa di circa 5 chilometri fino a raggiungere di nuovo l’abitato di Frontone. Svolta a sinistra per Buonconsiglio e ancora a sinistra per poi attaccare, dopo circa 6 chilometri di falsopiano (pendenze intorno al 2/3%) la salita del Mandrale: 3,2 chilometri con pendenza media del 12% fino a Val Piana (primo ristoro) e poi altri 7 chilometri di ascesa al 6% fino al Gpm del Monte Catria (controllo).
A questo punto i corridori si tufferanno in una discesa di 12 chilometri toccando Chiaserna e Cantiano. Raggiunta la frazione di Palcano svolta a sinistra e quindi salita di 3 chilometri fino a Moria. Da qui discesa di 2,8 chilometri fino alla separazione tra i due percorsi: svolta a destra per il corto e a sinistra per il lungo. I mediofondisti scenderanno ad Acqualagna passando per l’abitato di Secchiano, dove sarà posto il cip di controllo. Toccheranno poi Cagli e Smirra e infine raggiungeranno Acqualagna, tagliando il traguardo posto in via Aldo Gamba nel rettilineo del Palazzetto dello Sport.
Fonte: Luca Alò
< Prec. | Succ. > |
---|